enologìa Tecnica di produzione del vino e industria relativa, più in partic., la disciplina che studia la preparazione e conservazione dei vini, il modo di correggerne i difetti. Gli sviluppi dell'e., [...] della qualità di un vino determinante è la qualità del frutto. Il suo valore analitico e compositivo è determinato da tre vino sono relativi alla fase di trasformazione del pigiato del frutto, prima in mosto poi in vino. Questa trasformazione è ...
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Arbusto (Punica granatum; v. fig.) detto anche melagrana o granato, della famiglia Litracee. È alto fino a 5 m, cespuglioso, con rami terminanti in una spina; ha le foglie opposte o fascicolate, di forma [...] , di colore rosso granato, con un buon sapore acidulo-dolciastro. Originario del Mediterraneo, in Italia è coltivato per i frutti e per ornamento, spesso in una forma a fiori stradoppi, ed è anche inselvatichito.
La corteccia dei rami e specialmente ...
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(tintorino, uva tintoria) Vitigno caratterizzato dall’abbondanza di colore che presenta non solo nei grappoli, ma anche nelle foglie e nel legno; dà grappoli piccoli, compatti, con pedicelli tinti di [...] sferici, con buccia di color nero e polpa e succo coloratissimi. Di scarsa produzione, è servito per creare incroci con certi vitigni a frutto povero di colore e il vino che se ne ricava serve essenzialmente per tagliare vini poco colorati (➔ vite). ...
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(o Urticacee) Famiglia di piante Dicotiledoni, ordine Rosali alla quale appartengono quasi 600 specie. Le O. comprendono piante erbacee o, più raramente, legnose, con foglie stipolate; i fiori sono minuti, [...] diclini, con perigonio di 4 o 5 tepali, stami opposti ai tepali, pistillo unico con un solo ovulo, ortotropo; il frutto è una noce o una drupa. Le O. sono probabilmente affini alla famiglia americana delle Cecropiacee, che comprende specie arboree, ...
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Nome comune della pianta erbacea (Solanum tuberosum; v. fig.) delle Solanacee, largamente coltivata, e dei suoi tuberi, ricchi di amido, molto usati nell’alimentazione umana.
Caratteristiche
La pianta [...] fino a 1 m, ramosi, con foglie pennatopartite, fiori in corimbi, bianchi, rosei o violetti a seconda della varietà; il frutto è una bacca con parecchi semi minuti. Il fusto, nella sua porzione sotterranea, emette rami (stoloni) che s’ingrossano nella ...
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Nome comune di Daucus carota (in particolare della varietà sativus) e della sua radice giallo-aranciata, dolce, mangereccia (v. fig.). Daucus carota è un’erba delle Apiacee, annua o bienne, spontanea in [...] eurasiatico, alta fino 2 m, scabra, con foglie 2-3 pennatosette, fiori per lo più bianchi in ombrelle a molti raggi, frutto ovale a coste primarie setolose, le secondarie con aculei uncinati. In Italia è comune in incolti erbosi e argini fluviali. Si ...
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spinacio Erba annua (Spinacia oleracea; v. fig.) delle Amarantacee originaria dell’Asia occidentale Le foglie basali sono lungamente picciolate, glabre, grassette, spesso rugoso-bollose, con lamina triangolare-astata, [...] , alto 3-8 dm, porta fiori dioici, gli staminiferi in spighe interrotte, i pistilliferi in glomeruli ascellari. Il frutto è un otricello chiuso nel tubo perigoniale e contiene un seme verticale, turgido. Gli s. sono abbondantemente coltivati come ...
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Genere di piante Monocotiledoni della famiglia Bromeliacee, con poche specie, dell’America tropicale; si coltivano per i frutti, per ornamento e per le fibre tessili delle foglie.
L’esponente più noto [...] spighe, stipati attorno all’asse, ciascuno all’ascella di una brattea. L’ovario è infero, i sepali e i petali sono liberi. Il frutto, lungo fino a 35 cm, è un sincarpo, simile a una pigna, sormontato da un ciuffo di foglie (corona); è formato dai ...
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(o glucidi) Sostanze ternarie composte di carbonio, idrogeno e ossigeno, dette anche carboidrati perché molte di esse contengono idrogeno e ossigeno nelle stesse proporzioni dell’acqua. Dal punto di vista [...] dei liquidi organici. Il fruttosio (o levulosio) è un monosaccaride chetoso e si trova in natura nella maggior parte dei frutti zuccherini e nel miele. La sua struttura atomica vede un anello pentatomico, ed è quindi diversa da quella del glucosio ...
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Erba annua (Arachis hypogaea) delle Fabacee, nota anche come nocciolina americana; ha fusti eretti o prostrati, foglie composte di due paia di foglioline, fiori gialli; dopo la fecondazione lo stipite [...] ; si semina alla fine di aprile o in maggio e si raccoglie in ottobre.
I semi possono essere consumati direttamente come frutta, previa tostatura; servono anche quale surrogato del cacao, per fare il burro d’a. ecc., ma specie per l’estrazione dell ...
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frutto
s. m. [lat. frūctus -us, der. di frui «godere»]. – 1. a. In botanica, in senso stretto, è l’ovario delle angiosperme, più o meno modificato e accresciuto, che contiene i semi maturi (derivati dagli ovuli); consta del pericarpo o parete...
frutta
s. f. [lat. mediev. fructa, plur. collettivo di fructum, sostituitosi al lat. class. fructus -us per incrocio con pomum «frutto»] (pl. -a, non com., e più raro -e). – Nome collettivo dei frutti commestibili, soprattutto quelli prodotti...