PARISETTI, Ludovico
Achille Olivieri
PARISETTI, Ludovico. – Nacque a Reggio Emilia il 6 settembre 1503 da Girolamo; è ignoto il nome della madre. Ebbe un fratello, Timoteo.
Gli studi, a cui fu avviato [...] a ritornare a Reggio da Napoli, abbandonando il costume di viaggiare per conoscere le consuetudini delle altre città.
Un primo frutto degli studi letterari si ebbe con la Sylva quae Hadrianus, pubblicata a Roma nel 1522 per Giacomo Mazzocchi, che ...
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LUNELLI (Lunelli Spinola), Benedetta Clotilde
Allegra Alacevich
Nacque il 6 ott. 1700 a Cherasco dal conte Giovanni Francesco Lunelli (Lunel) di Cortemilia e da Maria Teresa Tapparelli di Lagnasco. [...] medaglia di rame che la raffigurava assisa a una cattedra, in atto di difendere le tesi. La protezione regale le fruttò l'aggregazione a diverse accademie italiane, spesso con il pretesto della pubblicazione delle sue opere: in occasione dell'uscita ...
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D'AMATO (Amato), Gennaro
Paola Pallottino
Nacque a Napoli il 1° apr. 1857 da Ferdinando e da Maria Raiola. Amico ed allievo di Morelli, Mancini e Gemito, fu illustratore e saggista, oltre che pittore. [...] figure appaiono più decise, rilevate e incattiVite, rispetto a quelle di qualunque altro illustratore salgariano" (Faeti, 1972).
Frutto di una instancabile osservazione della realtà, come documenta la nutrita serie di schizzi dal vero conservati al ...
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ZORRILLA y MORAL, José
Alfredo Giannini
Poeta spagnolo, nato il 21 febbraio 1817 a Valladolid da don José Zorrilla che vi rivestiva l'elevata carica di relatore della cancelleria e da doña Nicomedes [...] fino a quello solennissimo dell'incoronazione dell'alloro poetico nell'Alcázar di Granata il 21 giugno 1889, ma non gli fruttò mai tanto da vivere meno disagiatamente.
L'immensa popolarità di cui godette lo Z. gli derivò dall'essere stato il ...
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MUSIL, Robert
P. Ch.
Scrittore austriaco, nato a Klagenfurt il 6 novembre 1880, morto a Ginevra il 15 aprile 1942. Figlio d'un alto funzionario austriaco, cresciuto in un ambiente di densa e raffinata [...] , nei sistemi educativi - i tratti caratteristici dello stato autoritario nazista, dei suoi miti, dei suoi fanatismi: forse il frutto compatto e organico di un momento di grazia non più ripetutosi e condensato qui in un linguaggio di incredibile ...
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CARDUCCI, Giosue
Mario Scotti
Nacque a Valdicastello, frazione di Pietrasanta nella Versilia lucchese, primogenito del dottor Michele e di Ildegonda Celli, il 27 luglio 1835 alle undici di sera. Gli [...] , cui avevano posto fine Kant e Robespierre, decapitando l'uno Iddio l'altro il re. Di un simile modo d'intendere il frutto del terrore e del criticismo (quanto è detto di Kant è un calco dalla Germania di Heine) si è discussa piuttosto la forzatura ...
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Il Rinascimento. Il ritorno della scienza antica
Sebastiano Gentile
Il ritorno della scienza antica
Petrarca e il ritorno del 'Cicerone scettico'
Per comprendere la svolta fondamentale che la nostra [...] nemmeno pensare) non si sia trattato di errori dello stesso autore antico. Per quest'opera di restauro sono messi a frutto tutti gli strumenti della nuova filologia e in particolare i testi che gli scavi umanistici hanno messo a disposizione degli ...
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Marino e i marinisti
Giuseppe Guido Ferrerò
Intellettualistica ricerca dello stupefacente, che si affida alla singolarità di argomenti non prima trattati nella lirica d'arte e all'inconsueto modo di [...] in amore è argutamente contrapposta al riccio della castagna: «egli di fuore - aspro è ben sì, ma dentro molle ha il frutto; - tu sei molle nel volto, aspra nel core» (III). Altrove, il rimatore ha qualche schietto accento di passione: «Ahi, che non ...
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Giandomenico Romagnosi, Carlo Cattaneo, Giuseppe Ferrari: Opere
Ernesto Sestan
Che cosa significhi Gian Domenico Romagnosi nella storia della cultura italiana è rimasto alquanto nel vago, anche dopo [...] la rende versatile, o travolge la scala dei doveri e delle virtù; o fa prevalere il fogliame e l'esteriore ai solidi frutti e alla parte finale della stessa religione... V'ha ancor di più: col corrompere la morale in nome della Divinità erigono ed ...
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GUICCIARDINI, Lodovico
Dina Aristodemo
Nacque a Firenze il 19 ag. 1521, da Iacopo di Piero e da Camilla d'Agnolo Bardi, decimo di dodici figli. Le poche notizie sicure sulla sua adolescenza riguardano [...] ). Lo stesso G., in una lettera del 12 gen. 1555 (m.f. 1554) ai familiari, non escludeva l'ipotesi che l'attentato fosse frutto di un intrigo ordito dal Ducci stesso per danneggiare lui e i suoi fratelli durante il processo in corso. Gli autori dell ...
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frutto
s. m. [lat. frūctus -us, der. di frui «godere»]. – 1. a. In botanica, in senso stretto, è l’ovario delle angiosperme, più o meno modificato e accresciuto, che contiene i semi maturi (derivati dagli ovuli); consta del pericarpo o parete...
frutta
s. f. [lat. mediev. fructa, plur. collettivo di fructum, sostituitosi al lat. class. fructus -us per incrocio con pomum «frutto»] (pl. -a, non com., e più raro -e). – Nome collettivo dei frutti commestibili, soprattutto quelli prodotti...