ERRANTE, Vincenzo
Roberta Ascarelli
Nacque a Roma il 12 febbr. 1890 da Celidonio, dei baroni palermitani di Vannella e Calasia, e da Maria Rosmini.
La famiglia paterna poteva vantare accanto ad una [...] che sì forse che no": la terza spedizione del duca Vincenzo Gonzaga in Ungheria alla guerra contro il Turco (Milano 1915), frutto di lunghe ricerche all'Archivio di Mantova.
Accanto all'amore per il D'Annunzio, questo lavoro, eccentrico in un corso ...
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BIANCHI, Angelo (Bianchi-Giovini, Aurelio)
Piero Treves
Nacque in Como il 25 nov. 1799 dalla guardia carceraria Francesco e da Maria Zoini. Non si sa né quando né perché assumesse il nom de plume Aurelio [...] della sua attività, quella che, per le stesse condanne all'Indice eal carcere, più lo rese caro ai contemporanei.
Ne è il frutto migliore la Biografia di Fra' Paolo Sarpi (Zurigo 1836; più volte ristampata in Italia e in Svizzera), preceduta nel 1833 ...
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CAPECE (Capeci), Carlo Sigismondo
Ariella Lanfranchi
Nacque a Roma il 21 giugno 1652 da Bernardo e Teodora Stanchi. Iniziati gli studi a Roma, nel 1664 si trasferì in Spagna dove il padre, al servizio [...] a Roma nel gennaio 1709 con musica di A. Scarlatti e libretto "corretto et in più luoghi mutato…" e gli fruttò - in segno di compiaciuto apprezzamento da parte della dedicataria duchessa di Baviera - una preziosissima rosa di diamanti.
Nei teatri ...
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FACCIOLI, Carlo
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Verona, in contrada Ss. Apostoli, il 4 ag. 1840, da Giulio e da Carlotta Camuzzoni. Il padre, avvocato, patriota, fu condannato nel 1852 a 12 anni di [...] , ibid. 1868; Nozze Avanzi-Della Vedova, ibid. 1868; Nozze Caperle-Malatesta, ibid. 1868 (solo la poesia Al sole). Frutto dell'attività didattica fu la pubblicazione del Vademecum del maestro elementare..., come estratto da L'Alba (VI, Verona 1869 ...
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DEL ROSSO, Paolo
Simona Foà
Figlio di Pierozzo, nacque a Firenze nel luglio 1505. La famiglia, detta dei "vajai", di origine' fiorentina, apparteneva alla media borghesia artigiana della città ed era [...] riedizioni e ristampe di questa e delle precedenti traduzioni che si sono succedute fino al sec. XIX. Un altro frutto del lavoro di questi anni furono le Regole, osservanze, et avvertenze sopra lo scrivere correttamente la lingua volgare toscana ...
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COLOMBINO (Columbino, Columbinus) Veronese
Valentino Romani
Nacque presumibilmente intorno al 1440 a Verona, ove compì gli studi letterari e si cimentò in giovanili esperimenti poetici. Dal 1476 la [...] asai bone et utile, el qual modo non solamente a mi ma a chadauno che intende pare che debia esser de grande frutto, e maxime considerando che li ill. figlioli ... se contentano et hanno apiasir de questo suo bon modo de porzere e insignare, e ...
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FUÀ, Erminia
Luca Pes
, Nacque di religione ebraica e in condizioni agiate a Rovigo il 5 ott. 1834 da Marco, medico, e Geltrude Bianchi. Quando era ancora piccola, si trasferì con la famiglia a Padova. [...] sposarsi per convenienza. Per la F. l'occupazione principe per la donna era l'insegnamento, in cui essa poteva mettere a frutto la propria "tenerezza materna" e aumentare la vocazione di madre. Non era, invece, d'accordo con chi chiedeva per le donne ...
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CALZINI, Raffaele
Felice Del Beccaro
Nato a Milano il 29 dic. 1885 da Giovan Battista e da Orsola Calzini, si laureò in giurisprudenza nell'università di Pavia, senza poi esercitare la professione forense. [...] ), che è una vivace rappresentazione della vita teatrale a Venezia nel XVIII secolo, nella quale egli mette a buon frutto la sua esperienza della scena; ma si verifica soprattutto nel precedente Segantini, romanzo della montagna (Milano 1934), la cui ...
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CAPRIN, Giulio
Francesco Del Beccaro
Nacque a Trieste il 22 marzo 1880 da Enrico, impiegato, e da Emilia Maffei. Emigrata la famiglia in Toscana, e rimasto poco dopo orfano del padre e in precarie condizioni [...] cui geografia - come rilevò P. Pancrazi - "ha risucchiato in sé quanta più storia ha potuto". Sono pagine a lungo meditate, frutto di vigile controllo, dove l'attenzione all'uomo rappresenta il fine ultimo e la moralità stessa da cui muove talvolta ...
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CASTRIOTA, Costantino
Renato Pastore
Sono ignoti data e luogo della nascita di questo discendente indiretto di Giorgio Castriota Scanderbeg, e quindi risulta incerta anche l'attribuzione della sua paternità [...] e ornamentali, significati propiziatori e sacrali), nelle loro "origini" (derivazioni mitologiche). L'insieme risulta dunque il frutto di un accumulo indiscriminato di episodi favolistici, mitici, storico-geografici per i quali vengono utilizzati i ...
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frutto
s. m. [lat. frūctus -us, der. di frui «godere»]. – 1. a. In botanica, in senso stretto, è l’ovario delle angiosperme, più o meno modificato e accresciuto, che contiene i semi maturi (derivati dagli ovuli); consta del pericarpo o parete...
frutta
s. f. [lat. mediev. fructa, plur. collettivo di fructum, sostituitosi al lat. class. fructus -us per incrocio con pomum «frutto»] (pl. -a, non com., e più raro -e). – Nome collettivo dei frutti commestibili, soprattutto quelli prodotti...