Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] di altri popoli di lingua indoeuropea. È solo dopo questo periodo, però, che si può cogliere il processo creativo il cui frutto sarà la religione romana.
La prima tappa di cui ci si può fare un’idea abbastanza precisa appare strettamente connessa con ...
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BERNARDI, Iacopo
Renato Giusti
Nato a Follina (Treviso) il 19 dic. 1813, da Bernardo e da Caterina Soranzo, discendeva da nobile famiglia fiorentina. Seguì gli studi classici presso il seminario di [...] R. Lambruschini, V. De Castro, N. Tommaseo, ecc., con uomini politici, giornalisti e letterati e anche anni di studio, il cui frutto più maturo e completo fu lo scritto su Vittorino da Feltre. Fu in corrispondenza con Amedeo d'Aosta, con la duchessa ...
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Teologo (Colditz 1483 - Norimberga 1547). Entrato nel 1503 nel convento agostiniano di Wittenberg, confratello di Lutero, nel 1512 era decano della facoltà teologica e priore del convento con Lutero come [...] attività, più pratica che teologica; sempre in rapporti con Lutero, L. contribuì a definire l'organizzazione ecclesiastica della regione. Delle sue polemiche teologiche il frutto più importante è una Auslegung des Alten Testaments (3 voll., 1543-45). ...
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FARNESE, Guido (Guitto, Guittone)
Angela Lanconelli
Vescovo di Orvieto dal 1302 al 1328, vicario papale a Roma (1307) e rettore della provincia del Patrimonio di S. Pietro in Tuscia (1319-1323), è generalmente [...] il papa e il re di Francia stava raggiungendo il punto di massima tensione e la sua scelta è da ritenere frutto di accurati calcoli politici. Orvieto, infatti, pur essendo una sostenitrice della causa guelfa, si era trovata a più riprese in contrasto ...
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CASTIGLIONE (Castiglioni, Castilionacus), Angelo
Albano Biondi
Nacque, da famiglia patrizia, a Genova in data non determinabile, come non precisabili sono le circostanze dei primi anni della sua vita.
Il [...] Giovan Maria Giberti chiamava in quegli anni uomini che si distinguevano per doti intellettuali e zelo religioso. Il Giberti mise a frutto le doti di predicatore del C., lo ebbe fra i suoi familiari per quindici mesi e lo raccomandò nel testamento al ...
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AVALOS, Iñigo d', marchese del Vasto
Gaspare De Caro
Figlio di Alfonso, governatore di Milano per Carlo VI e di Maria d'Aragona, nacque a Napoli molto probabilmente nel secondo decennio del secolo XVI. [...] casate del Regno di Napoli, ma privo, per la sua condizione di cadetto, di mezzi finanziari, cercò di mettere a frutto l'alta carica ottenuta: sollecitò pertanto senza requie dagli otto pontefici che si succedettero tra la sua assunzione nel Sacro ...
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Secondo la Bibbia, il primo uomo creato da Dio, progenitore del genere umano.
Il racconto biblico
Nella Bibbia (Genesi 1-5) la creazione dell'uomo è narrata in due racconti. Nel primo essa avviene il [...] bene e del male e Dio permise ad Adamo di cibarsi dei frutti di ogni albero, tranne che di quest'ultimo. Ma Adamo era solo la prima coppia umana. Eva cedette al serpente, mangiò il frutto proibito e indusse Adamo a trasgredire il divieto; con ciò " ...
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Bibbie d'Italia. La traduzione dei testi biblici in italiano tra Otto e Novecento
Daniele Garrone
Premessa
Scopo di questo mio contributo è quello di ripercorrere, seppur succintamente e selettivamente, [...] si diede agli studi biblici Carlo M. Curci perché ne’ suoi grossi volumi [Nuovo Testamento e Salterio n.d.r] potesse produrre un frutto maturo e squisito», in A. Vaccari, s.v. Bibbia, cit., p. 903.
40 Tra l’altro seguendo non il textus receptus, ma l ...
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magia
Adriano Favole
Un antico modo di controllare il mondo
La magia è un fenomeno complesso che ritroviamo nei racconti di fantasia, nel cinema ma anche nella vita reale delle società umane. Gli antropologi [...] indovini, fattucchieri e imbroglioni, dediti a pratiche occulte e malvagie. L’attribuzione della magia ad altre società è spesso frutto di ignoranza, dell’incapacità di capire linguaggi e pratiche diversi dai nostri: un uomo dell’Età della Pietra che ...
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LUDOVICO da Venezia (Ludovico Donati; Ludovicus de S. Martino de Venetiis)
Annamaria Emili
Originario di Venezia, dovette nascere tra gli anni Trenta e Quaranta del XIV secolo: l'ipotesi, in assenza [...] (Rovigo), località che nel Medioevo mai si chiamò Venetiae.
Il cognomen "Donatus", per Cenci (Promozioni agli ordini sacri() frutto di una confusione con Ludovico Donato da Venezia, vescovo di Bergamo (m. 1484), è testimoniato da una lunga tradizione ...
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frutto
s. m. [lat. frūctus -us, der. di frui «godere»]. – 1. a. In botanica, in senso stretto, è l’ovario delle angiosperme, più o meno modificato e accresciuto, che contiene i semi maturi (derivati dagli ovuli); consta del pericarpo o parete...
frutta
s. f. [lat. mediev. fructa, plur. collettivo di fructum, sostituitosi al lat. class. fructus -us per incrocio con pomum «frutto»] (pl. -a, non com., e più raro -e). – Nome collettivo dei frutti commestibili, soprattutto quelli prodotti...