GROSOLANO (Grossolano)
Gabriele Archetti
Non si hanno notizie sicure su G. prima della sua nomina a vescovo di Savona nel 1098. La sua conoscenza del greco e il nome "Crisolao", con cui è indicato nell'epitaffio, [...] , subito dopo l'arcivescovo Anselmo, il documento istitutivo della festa del S. Sepolcro. Al contrario, risulta essere frutto di una probabile interpolazione successiva la sottoscrizione che lo registra ancora soltanto vescovo di Savona, e come tale ...
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GALIANI, Celestino
Eugenio Di Rienzo
Nacque l'8 ott. 1681 a San Giovanni Rotondo presso Foggia da Domenico, commerciante di lana, e da Gaetana Tortorelli. Venne chiamato Nicola Simone Agostino, nome [...] , Giovanni Poleni, autore del De vorticibus coelestibus dialogus, edito a Padova nel 1712.
La notorietà che la disputa col Caloprese fruttò al G. non mancò di produrre i suoi effetti. Tra essi vi fu la nomina ufficiale di insegnante di filosofia nel ...
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MALASPINA, Germanico
Alexander Koller
Nacque intorno al 1547, secondogenito di Girolamo Ambrogio, detto Comparino, dei marchesi di Malaspina del ramo di Tresana e Lusuolo che si estinse nel 1651, e [...] dal confessore di Carlo, il provinciale dei gesuiti P. Blyssem, e dalla moglie di Carlo, Maria di Wittelsbach. Un frutto di questo impegno fu il decreto religioso emesso il 10 dic. 1580, che tuttavia venne contrastato dai protestanti. Le visite ...
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CAROLI, Giovanni
Valerio Marchetti
Nato a Firenze nel 1428 da Carlo della famiglia borghese dei Berlinghieri, è noto nella bibliografia sotto il patronimico "Caroli", creduto cognome. Entrò giovanissimo [...] de moribus bonorum et malorum, che fu pubblicato anonimo a Parigi nel 1478. Inoltre nel decennio 1470-1480, mettendo a frutto i suoi interessi per le "vitae" dei "praestantes patres" predicatori e una lunga serie di ricerche agiografiche conservateci ...
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BRASCHI, Giovanni Battista
Augusto Campana
Di nobile e ricca famiglia di Cesena, nacque da Benedetto e da Francesca Bellagamba l'11 giugno 1656. Abbracciò in giovane età lo stato ecclesiastico e fece [...] Libro dei privilegii e di altri monumenti, II, 1704); cfr. P. F. Kehr, Italia pontificia, V, pp. 116 s.
Il frutto più rilevante della sua formazione canonistica, della sua esperienza diretta di affari ecclesiastici, e anche degli anni di quiete nella ...
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CIERA, Paolo
Gino Benzoni
Nato nel 1575 a Venezia, discende probabilmente da una famiglia che ebbe, nel sec. XV, un certo peso (ne furono membri i banchieri Bernardo e Agostino).
Entrato nell'Ordine [...] , la precedettero quelle svolte "Genuae, Senis, Arimini, Pisis, Perusiae". A Roma il suo esibito curialismo ricevette il maggior frutto: "conosciuto - scrive ancora il Contarini - padre di non ordinario valore e dottrina, gli fu data la catedra di ...
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GUAITOLI, Paolo
Mario Pecoraro
Nacque il 24 nov. 1796 a Sozzigalli (allora frazione di Carpi, oggi di Soliera), nel Modenese, da Giuseppe e Giovanna Furgieri, in una famiglia di umile condizione.
Preso [...] erudite, dalla paleografia all'archeologia, dalla filologia alla numismatica e alla genealogia.
Tale sua erudizione era il frutto di una immane opera di raccolta e di trascrizione di documenti, di un sistematico spoglio dell'Archivio notarile ...
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CASINI, Francesco Maria
Claudio Mutini
Nacque ad Arezzo l'11 nov. 1648 da Carlo e Olinipia Albergotti. Apprese nella città natale i primi rudimenti di grammatica e di retorica risolvendosi assai presto [...] l'adesione dell'ascoltatore tramite la sorpresa per l'invenzione verbale. Simili attenuazioni dello stile barocco potevano anche essere frutto dell'attenzione rivolta dal C. alle nuove leggi dell'Arcadia, di cui egli fu membro col nome di Aretino ...
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GIOVANNI da Salerno
Sergio Raveggi
Poco si sa circa la sua origine se non qualche cenno tramandato, in epoca molta tarda, da biografi d'ambiente domenicano, secondo i quali sarebbe nato, presumibilmente [...] traccia in documenti coevi e l'appellativo di "martello degli eretici" a lui (come a molti altri) attribuito è probabilmente frutto dell'agiografia più tarda.
Sotto il magistero di G. si formò Ruggero Calcagni, che fu poi a capo dell'Inquisizione a ...
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Lutero e il luteranesimo
Paolo Ricca
La fine dell’unità religiosa della Chiesa d’Occidente
Martin Lutero era un monaco tedesco che nella prima metà del 16° secolo, a cavallo tra il Medioevo e l’età [...] di Lutero si svolse da allora lungo tre direttrici: l’insegnamento universitario, l’attività pastorale, l’elaborazione teologica. Frutto dell’insegnamento sono i suoi commenti ai libri della Bibbia, ai quali bisogna affiancare la sua traduzione della ...
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frutto
s. m. [lat. frūctus -us, der. di frui «godere»]. – 1. a. In botanica, in senso stretto, è l’ovario delle angiosperme, più o meno modificato e accresciuto, che contiene i semi maturi (derivati dagli ovuli); consta del pericarpo o parete...
frutta
s. f. [lat. mediev. fructa, plur. collettivo di fructum, sostituitosi al lat. class. fructus -us per incrocio con pomum «frutto»] (pl. -a, non com., e più raro -e). – Nome collettivo dei frutti commestibili, soprattutto quelli prodotti...