Storico del cristianesimo tedesco (Lubecca 1865 - Giessen 1920). Fu professore a Gottinga (1896) e a Giessen (1916). Dopo studî sulla tradizione apocalittica (Der Antichrist, 1895) e un commento all'Apocalisse [...] rispondere a questo indirizzo, che si disse storico-religioso e diede indagini per qualche verso fondamentali, ma che trovavano il loro limite nella concezione storica del cristianesimo come frutto di un incontro tra diverse culture e religioni. ...
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Africanismo
Amadou Hampâté Bâ
di Amadou Hampâté Bâ
Africanismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Eredità del passato: spirituale, sociale e culturale. a) Valorizzazione del passato. b) Senso del sacro; [...] di maa-nin per reintegrare lo stato di maa se non si è padroni di se stessi". E aggiunge: ‟Il dominio di sé è frutto della conoscenza di sé".
Ma dell'uomo che ha dominato e messo in ordine i suoi mondi interiori, che è padrone delle sue passioni ...
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GAROFALO, Biagio
Eugenio Di Rienzo
Nacque a Napoli nel 1677. Fu allievo di Domenico Aulisio, al cui magistero archeologico-erudito, ispirato ai nuovi criteri filologici e interpretativi propugnati, [...] dell'opera, dedicata alla produzione lirica ebraica, per comprendere fino in fondo la spregiudicatezza di questo libro. Mettendo a frutto tutta l'acribia del suo sapere filologico, il G. adottava in pieno, infatti, nella sua analisi dei salmi biblici ...
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Scienza indiana. Il pensiero indiano
Raffaele Torella
Il pensiero indiano
Una 'filosofia' indiana?
I diversi modi in cui nel tempo si è articolata questa domanda e le risposte date a essa sono da inquadrare, [...] di Śaṅkara è meno estrema di quella di Gauḍapāda. Il mondo della dualità non è un puro nulla, ma il frutto di un'erronea sovrapposizione concettuale (adhyāsa) che attribuisce all'unica realtà assoluta, il Brahman, dei caratteri che non gli sono ...
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peccato
Emanuela Prinzivalli
La violazione delle norme divine
Il termine peccato, rispetto ad altre parole di significato analogo – quali colpa, delitto, trasgressione, errore –, ha un’accezione religiosa [...] biblico della Genesi a proposito del peccato di Adamo, che trasgredisce con Eva l’ordine di Dio di non mangiare il frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male. L’interpretazione di Paolo considera il peccato una forza negativa entrata nel ...
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Benedettino (n. nel territorio di Benevento 1030 circa - m. Roma prima del 1105); monaco a Montecassino dal 1060 circa sotto l'abate Desiderio, al quale fu legato da grande amicizia, vi fu maestro di grammatica [...] perduta. Quasi sicuramente infondata è la notizia di una sua elezione a cardinale del titolo dei SS. Quattro Coronati. Frutto del suo insegnamento di retorica nella scuola cassinese fu il Breviarium dictaminis, che fa di A. l'iniziatore dell'ars ...
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Cardinale e uomo politico spagnolo (Torrelaguna 1436 - Roa 1517). Dopo essere stato impiegato a Roma nei tribunali ecclesiastici fino al 1465, tornò in Spagna. Fattosi (1484) francescano, nel 1492 divenne [...] intatto il potere a Carlo V. Anche come arcivescovo s'impegnò nella riforma del clero: nel 1507 fu fatto cardinale. Il frutto più importante delle sue iniziative di mecenate è costituito dalla Bibbia poliglotta di Alcalá (6 voll., 1514-17). ...
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DEL TORRE, Filippo
Tiziana Di Zio
Nacque a Cividale del Friuli il 1ºmaggio 1657 da Mario, discendente dalla nobile famiglia de' Canali, trasferitasi da Milano a Cividale nel sec. XIII, e da Camilla [...] proprio conto gli studi di matematica, fisica, astronomia ed astrologia giudiziaria. In questo stesso periodo, mettendo a frutto le lezioni del Ferrari, pose le basi per quella che, insieme alla carriera ecclesiastica, avrebbe rappresentato la sua ...
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(gr. ῎Αττις ) Antichissima divinità frigia che si diffuse dapprima in Grecia poi in Italia, a Roma e nelle province fino al sec. 5° d.C. Il suo mito e il suo culto erano strettamente associati a quelli [...] ; gli dei decidono di privarla con un tranello della sua parte maschile, che, recisa, provoca la nascita di un albero; il frutto di quest’albero è raccolto da Nana, che ne rimane gravida e dà alla luce Attis. Questi cresce, bellissimo, e Agdistis e ...
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DELLA CASA, Giovanni
Claudio Mutini
Nacque il 28 giugno 1503 da Pandolfo e Lisabetta di Giovanfrancesco Tornabuoni, probabilmente in Mugello, dove la famiglia possedeva beni ("Monsignor Della Casa - [...] che, per quanto intendo, esso e M. Galeazzo non sono però disperati dell'anima mia, studiando io l'Etica; la qual nondimeno ha fatto poco frutto in me, tanto che io ne ho letto alcuna volta di buoni pezzi in un certo loco, che io dirò a V. S. quando ...
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frutto
s. m. [lat. frūctus -us, der. di frui «godere»]. – 1. a. In botanica, in senso stretto, è l’ovario delle angiosperme, più o meno modificato e accresciuto, che contiene i semi maturi (derivati dagli ovuli); consta del pericarpo o parete...
frutta
s. f. [lat. mediev. fructa, plur. collettivo di fructum, sostituitosi al lat. class. fructus -us per incrocio con pomum «frutto»] (pl. -a, non com., e più raro -e). – Nome collettivo dei frutti commestibili, soprattutto quelli prodotti...