CAMBINI, Andrea
Mirella Giansante
Nacque a Firenze da Antonio. Si ignorano notizie sulla sua famiglia e la data della sua nascita, che comunque si può approssimativamente collocare intorno agli anni [...] questo grave episodio non si ha più traccia di alcuna partecipazione del C. alla vita politica di Firenze.
Unico frutto di questi trent'anni di completo silenzio rimane una sua operetta storica incompiuta, Della origine de Turchi et imperio delli ...
Leggi Tutto
GIOLITTI, Antonio
Piero Craveri
Nacque a Roma il 12 febbraio 1915 da Maria Tami, figlia del senatore Antonio Tami, già presidente della Corte dei conti e da Giuseppe, magistrato, poi direttore della [...] , Mario Alicata, Pietro Ingrao.
La militanza comunista
L’adesione al Partito comunista di Giolitti fu solo in parte il frutto di una maturata convinzione ideologica ma, come in altri giovani di famiglie liberali, piuttosto di un meditato impulso ...
Leggi Tutto
GRAZIANI, Rodolfo
Angelo Del Boca
Nacque a Filettino l'11 ag. 1882 da Filippo, medico condotto, e da Adelia Clementi, figlia di un allevatore di bestiame.
Quarto di nove fratelli, il G. trascorse l'infanzia [...] Giggiga e poi Harar negli stessi giorni in cui Badoglio si impadroniva di Addis Abeba.
Per conseguire queste vittorie, che gli fruttarono il bastone da maresciallo e il titolo nobiliare di marchese di Neghelli, il G. adottò i metodi più spietati.
Fu ...
Leggi Tutto
CONCINI, Concino
William Monter
Figlio di Giovan Battista, uditore e primo segretario del granduca di Toscana, e di Camilla Miniati, nacque a Firenze dopo il 1570. Già suo nonno Bartolomeo era stato [...] a corte che il C. sarebbe stato assassinato. Infine, nel marzo 1608, don Giovanni tornò a Firenze, senza avere messo a frutto la sua influenza.
Anche la salute di Leonora dava al C. motivo di preoccupazione. Nel 1604 ella era gravemente malata e fu ...
Leggi Tutto
GROSOLI PIRONI, Giovanni
Francesco Malgeri
Nacque a Carpi il 31 ag. 1859 da Giuseppe Grosoni e da Livia Pironi.
Il padre, avvocato di origine ebraica, si era convertito al cristianesimo, abbracciando [...] congressi in sostituzione di Paganuzzi.
In realtà, le attese e il compiacimento dei democratici cristiani per questa scelta erano il frutto di un equivoco e soprattutto della convinzione che il G. fosse l'uomo in grado di far proprie e assecondare ...
Leggi Tutto
DAUFERIO, detto il Muto
Paolo Bertolini
Uomo politico beneventano, nacque intorno al 775, probabilmente nella capitale del principato, da nobilissima e potente famiglia di stirpe longobarda senza dubbio [...] appare probabile - anche forze esterne al principato. Il racconto del Chronicon Salernitanum, ricco di particolari romanzeschi certo frutto della fantasia dell'autore o dei suoi informatori, così come quello più asciutto ed essenziale di Erchemperto ...
Leggi Tutto
DELLA VALLE, Claudio
Marina Caffiero
Sono assai scarse le notizie sul suo conto, eccezion fatta per gli anni 1796-99. Romano, nato probabilmente fra il 1755 e il 1765, di condizione abbastanza agiata [...] anche di giurisdizione. L'operetta, che fu definita a torto dal Giornale ecclesiastico di Roma (12 e 19 ag. 1797) frutto della scuola giansenistica pavese del Tamburini, rifletteva invece l'avvenuta maturazione di idee che fanno del D., secondo il De ...
Leggi Tutto
CORSI, Giovanni
Paolo Malanima
Nacque a Firenze nel 1472 da Bardo (del ramo di Domenico) e Francesca Tedaldi.
Non sembra probabile che, come ipotizza Iacopo Gaddi, il padre sia da identificare con quel [...] governo dei Medici, in questo, come in altri casi, affidando al C. un incarico diplomatico, sapeva mettere a frutto le capacità oratorie di un uomo di lettere che dai contemporanei veniva spesso "udito disputare ornatamente nelle pubbliche ringhiere ...
Leggi Tutto
CEGIA (Del Cegia, Cegi, il Cegino), Francesco
Renzo Ristori
Nacque a Firenze il 14 maggio 1460 da Agostino di Domenico e da Lena (Maddalena) Nuti. Negli anni intorno al 1460 la sua famiglia si avviava [...] il C. ebbe poi una società per l'esercizio dell'arte della lana, in un'impresa che doveva essere piuttosto redditizia se fruttò solo a lui, nel 1492, un guadagno di 1.800 fiorini. Un segno della accresciuta agiatezza dei due fratelli è anche l ...
Leggi Tutto
BALDINI, Nullo
Gian Paolo Nitti
Nacque a Raverma il 30 ott. 1862, in contrada Mangagnina, sobborgo popolato di braccianti. Il padre Oreste, piccolo commerciante di grani, apparteneva a una famiglia [...] lavoro era particolarmente duro: nei primi anni la mortalità per malaria fu del 20% circa; il successo però fruttò all'associazione altri incarichi nell'Agro romano (manutenzione della bonifica a Terracina e Pantano; enfiteusi trentennale sui terreni ...
Leggi Tutto
frutto
s. m. [lat. frūctus -us, der. di frui «godere»]. – 1. a. In botanica, in senso stretto, è l’ovario delle angiosperme, più o meno modificato e accresciuto, che contiene i semi maturi (derivati dagli ovuli); consta del pericarpo o parete...
frutta
s. f. [lat. mediev. fructa, plur. collettivo di fructum, sostituitosi al lat. class. fructus -us per incrocio con pomum «frutto»] (pl. -a, non com., e più raro -e). – Nome collettivo dei frutti commestibili, soprattutto quelli prodotti...