GABETTI E ISOLA
Cinzia Corradini
Studio di architettura, aperto (1950) da Roberto Gabetti e Aimaro d'Isola, nati entrambi a Torino (il primo il 29 novembre 1925; il secondo il 14 gennaio 1928) ed entrambi [...] del movimento moderno.
Il felice connubio tra materiali antichi, come mattone piemontese e pietra di Luserna, e nuovi, frutto dei progressi tecnologici, come alluminio e perspex, inizia nella ''Bottega di Erasmo'' e percorre tutte le opere di ...
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Popolazione (p. 393). - L'aumento demografico, anche se non notevole, è stato tuttavia costante. Dal censimento 1930 sono risultati 347.392 ab. Più avanti ci sono state delle stime, che hanno dato 361.000 [...] ab.).
Condizioni economiche (p. 393). - Cereali, vite (in special modo sui versanti meridionali, vulcanici), olivo e alberi da frutto, coltivati ovunque in eguale misura, restano i maggiori prodotti. Negli ultimi cinque anni si sono avuti da 540 a ...
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GIURGOLA, Romaldo
Susanna Pasquali
Architetto, nato a Roma il 2 settembre 1920, naturalizzato statunitense nel 1959. Laureatosi nel 1949 presso la facoltà di Architettura di Roma, prosegue i suoi studi [...] sempre visto in rapporto al contesto entro cui si colloca. Il risultato non è quindi né un monumento, né il frutto delle semplici esigenze tecniche interne all'edificio, ma un'opera che partecipa dell'ambiente sociale e architettonico che lo circonda ...
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GENOVA
C. Di Fabio
A. De Floriani
(lat. Genua; Ianua nei docc. medievali)
Città della Liguria, capoluogo di regione e sede arcivescovile.Nata come oppidum ed emporio delle tribù liguri sulla collina [...] a una delle grandi famiglie ghibelline (i Doria, presso cui egli soggiornò nel 1212, i De Mari, gli Spinola), o un frutto del sacco di Vittoria, presso Parma, nel 1247, è oggetto di discussione, come da approfondire è anche la valutazione tecnica ...
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PREFABBRICAZIONE
Enrico Mandolesi
(App. III, II, p. 474; IV, III, p. 49)
Prefabbricare significa realizzare parti funzionali di un'opera edilizia prima e al di fuori della ''fabbrica'', intesa come [...] per luci di 40 m, travi reticolari a maglie triangolari per luci di 30÷120 m.
Occorre anche ricordare, in quanto frutto di un elevato grado di p. industriale, la produzione di ponti interamente in acciaio suscettibili di rapido montaggio e smontaggio ...
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Architettura
In senso generico, organismo architettonico aperto su uno o più lati, sorretto da pilastri o colonne. La l. è nota e usata in tutti i tempi (loggetta delle Cariatidi nell’Eretteo sull’Acropoli [...] della chiesa, da cui il pontefice è solito impartire la benedizione ‘urbi et orbi’.
Botanica
L. di un ovario o di un frutto è sinonimo di loculo .
La l. dell’antera è parte della teca, formata da 2 loculi, o sacchi, pollinici.
Politologia
Nella ...
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LUCCA
C. Baracchini
(lat. Luca)
Città della Toscana, capoluogo di provincia, situata al centro di una pianura alluvionale, compresa tra l'Appennino tosco-emiliano e il monte Pisano.La posizione e la [...] indurre il vescovo s. Frediano a modificare il corso del ramo occidentale del fiume - operazione ritenuta miracolosa, in realtà frutto di ingegneria idraulica - in modo da dare a esso uno sbocco autonomo al mare, onde garantire un migliore deflusso ...
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Paesaggio
Lucio Gambi
Paola Gregory
(XXV, p. 901)
Parte introduttiva
di Lucio Gambi
Occorre in primo luogo trovare un minimo comune denominatore fra i vari significati che le discipline, che più sovente [...] volte più rada, che si adagia come un manto sul pianeta; che è frutto del lavoro di centinaia di secoli (il "deposito di fatiche" di cui l'idea di spazio come p., quale luogo empirico e frutto di esperienza vissuta, nel recupero di una corporeità e ...
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VERONA
G. Valenzano
Città del Veneto, capoluogo di provincia, sita sulle rive dell'Adige, tra la pianura e il piede dei monti Lessini.La città, di origine romana, ha mantenuto l'impianto viario reticolato [...] nera di coltivo su parti di aree già pavimentate in età romana o l'esistenza di tombe in ambito urbano come frutto di un nuovo modello urbanistico e di nuova disponibilità di aree pubbliche dove era concesso inumare, seguendo un modello storiografico ...
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VARALLO (A. T., 2423-26)
Piero LANDINI
Anna Maria BRIZIO
Carlo Guido MOR
Cittadina della provincia di Vercelli (Piemonte), situata a m. 453 s. m. nella media Valsesia, là dove la valle piega a gomito [...] prati e i prati-pascoli permanenti (10%); i seminativi sono il 2% (segale, patate, fagiuoli, orti); molto diffusi, a coltura promiscua, gli alberi da frutto (meli, peri, noci); la produzione più importante è offerta dai foraggi con 18.000 q. e dalla ...
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frutto
s. m. [lat. frūctus -us, der. di frui «godere»]. – 1. a. In botanica, in senso stretto, è l’ovario delle angiosperme, più o meno modificato e accresciuto, che contiene i semi maturi (derivati dagli ovuli); consta del pericarpo o parete...
frutta
s. f. [lat. mediev. fructa, plur. collettivo di fructum, sostituitosi al lat. class. fructus -us per incrocio con pomum «frutto»] (pl. -a, non com., e più raro -e). – Nome collettivo dei frutti commestibili, soprattutto quelli prodotti...