CAVALCABÒ, Andreasio (Andrea de Cavalcabobus)
Giancarlo Andenna
Nacque prima del 1350 da Guberto, marchese di Viadana, e da Ricadona Sommi, figlia del milite cremonese Maffeo Sommi. Il C. era dunque [...] e in una lettera del 2 nov. 1388 al doge di Venezia giustificò con ferme espressioni l'operato del Cavalcabò. Il frutto di queste trattative diplomatiche fu raccolto poco dopo: il 23 novembre i Milanesi si impossessarono della rocca di Padova, e l ...
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Responsabilità della p.a. per illecito del dipendente
Carmine Russo
La Suprema Corte torna sulla questione dei limiti della responsabilità verso terzi della pubblica amministrazione per i danni cagionati [...] dell’illecito6.
Il concetto di «occasionalità necessaria», non previsto da alcuna norma di legge e frutto della mera elaborazione pretoria della giurisprudenza della Cassazione7, è, dunque, la chiave dell’attuale sistema giurisprudenziale ...
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LAVAGNA, Carlo
Fulco Lanchester
Nacque ad Ascoli Piceno il 26 maggio 1914 da Silvio, avvocato di origini sarde ma radicato nelle Marche, e da Maria Di Ré. Dopo gli studi medio-superiori a Macerata, [...] norme e alla valutazione della loro applicazione" (ibid., p. 49).
Un simile approccio metodologico, sintetizzato nel manuale (frutto di un lavoro di sedimentazione pluridecennale), può essere verificato nel corso della sua carriera di studioso e di ...
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CIANCIULLI, Michelangelo
Maria Aurora Tallarico
Secondogenito di otto fratelli, nacque in Montella (Avellino) il 1°ag. 1734 da Giovan Battista, di cospicua famiglia di proprietari, e da Eustachia de [...] sociale; la legge eversiva della feudalità dell'agosto del 1806, che reca la firma del C., fu in buona parte frutto del suo ingegno.
Egli si applicò anche con particolare cura alla riforma giudiziaria: varò una nuova legge sui delitti e sulle ...
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DI MARZO, Salvatore
Pasquale Marottoli
Nacque il 27 febbr. 1875 a Palermo da Carlo e Giovanna Martinetti, in una cospicua famiglia di patrioti e studiosi.
La sua formazione scientifica, interamente [...] da G. Baviera, e poi, nel 1917, alla morte del suo antico maestro "G. Gugino, a quella di diritto romano.
Frutto della attività didattica, a rompere il silenzio scientifico di quegli anni, furono le Lezioni sul matrimonio romano (Palermo 1919) e Le ...
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GIUNTI (Giunta), Filippo, il Giovane
Massimo Ceresa
Probabilmente il maggiore dei sette figli di Bernardo di Filippo il Vecchio, del ramo fiorentino della famiglia di tipografi, e di Dorotea Modesti, [...] sviluppando nella Toscana della seconda metà del Cinquecento e che troverà un'eco nel Trattato della coltivazione delle viti e del frutto che se ne può cavare di Giovanni Vittorio Soderini, stampato dal G. nel 1600. I Giunti stamparono, nel 1585, l ...
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FABRI, Giacomo
Hélène Angiolini
Nacque a Vicenza intorno al 1360, figlio del giudice e dottore in leggi Bartolomeo. Dopo aver frequentato l'università di Padova, ottenne la licenza in diritto civile [...] probabilmente dello stesso F., gia avezzo a tale esperienza stilisticoIétteraria e non (come ritiene Zonta, p. 46) frutto dell'eloquenza del cardinale Zabarella.
Una conferma della vocazione letteraria e professionale del F. è offerta dai contatti ...
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FALCO, Giuseppe
Giuseppe Armocida
Nacque a Lecce, da Giuseppe e da Assunta Gaballo, il 6 febbr. 1875, e si laureò in medicina e chirurgia presso l'università di Napoli nel 1900. Durante gli anni del [...] , il F. predilesse i temi dell'indagine tecnica giudiziaria, della dattiloscopia, dell'identità personale. Dopo vari contributi, frutto di osservazioni e ricerche personali, in particolare riguardanti le impronte digitali (Sulle figure papillari dei ...
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La fecondazione eterologa
Antonio Scarpa
Con ordinanza 7.6.2012, n. 150, la Corte costituzionale ha disposto la restituzione degli atti ai tribunali di Firenze, Catania e Milano, affinché i giudici [...] ., ma sempre che esso si realizzi nell’ambito di una vicenda naturale, e non artificiale10.
Cosa sarebbe, allora, il frutto umano di una fecondazione eterologa? Un essere vizioso, come ogni specie di contronatura? O forse il provento di un desiderio ...
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LIBRI, Matteo
Giorgio Tamba
Nacque a Bologna nel 1214 da Alberto da Segalara, che dalla professione di libraio aveva tratto il cognome Libri. Non si hanno dati sicuri circa il nome della madre né notizie [...] sugli esordi delle lettere (ibid., ed. del solo incipit). La terza opera ripropone il titolo Summa dictaminis ed è frutto della piena maturità intellettuale del Libri. A un breve proemio fanno seguito 355 modelli di lettere missive, ciascuna seguita ...
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frutto
s. m. [lat. frūctus -us, der. di frui «godere»]. – 1. a. In botanica, in senso stretto, è l’ovario delle angiosperme, più o meno modificato e accresciuto, che contiene i semi maturi (derivati dagli ovuli); consta del pericarpo o parete...
frutta
s. f. [lat. mediev. fructa, plur. collettivo di fructum, sostituitosi al lat. class. fructus -us per incrocio con pomum «frutto»] (pl. -a, non com., e più raro -e). – Nome collettivo dei frutti commestibili, soprattutto quelli prodotti...