Narrativa
Claudio Magris
di Claudio Magris
Narrativa
sommario: 1. Tramonto dell'epica e crisi del romanzo: la dissoluzione del grande stile. 2. Totalità e regressione: la cancellazione del soggetto [...] secolare e millenano di una dura separazione dallo scorrere dell'esperienza e dal fluire della natura, il frutto di un irrigidimento della metamorfosi: è la tesi che più tardi Adorno e Horkheimer esporranno nella loro Dialektik der Aufklärung (1947 ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. La struttura del sapere
Alfonso Maierù
La struttura del sapere
La classificazione delle conoscenze
Il periodo che precede la 'rinascita' [...] è il risultato delle attività didattiche. Le opere di questo periodo, a parte le raccolte di excerpta e florilegia, frutto di una pratica tradizionale, si possono distinguere in cinque grandi generi: trattati intesi all'esplicazione di una dottrina o ...
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Temistio
Città e dinastia
Federico Fatti
Costantino è, in Temistio, il creatore di Costantinopoli1. Non è l’uomo mandato dal Dio dei cristiani per la salvezza dell’Impero, come in Eusebio di Cesarea [...] apostata Giuliano. Ciononostante, egli fu ben lungi dall’essere l’elleno che Giuliano avrebbe voluto.
Giovanissimo, Temistio mise a frutto la propria paideia insegnando con successo in provincia: nella sua città natale certamente9, poi – tra il 343 e ...
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BENI, Paolo
Giancarlo Mazzacurati
Non è certa la data della sua nascita, anche se diverse testimonianze raccolte dallo Iacobillo affermano che al momento della morte, avvenuta in Padova il 12 febbr. [...] Le sue contaminazioni tra piatonismo e aristotelismo, più che il risultato di un personale ripensamento della tradizione, appaiono frutto di un, passivo conformarsi alle tendenze speculative degli ultimi decenni, quelle stesse che aveva fatte sue il ...
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GLIUBICH (Ljubić), Simeone (Šime)
Rita Tolomeo
Nacque a Cittavecchia (Starigrad) nell'isola di Lesina (Hvar) il 24 maggio 1822 da Pietro e da Apollonia Scutteri, una francese originaria di Marsiglia.
In [...] sempre per le annotazioni a margine dei suoi scritti.
Per l'avvenire il G. avrebbe però voluto mettere a frutto la propria passione per la matematica nel campo delle costruzioni ferroviarie. I genitori lo costrinsero invece, malgrado la tenuità ...
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DE LOLLIS, Cesare (Olindo Giulio Cesare)
Leandro Angeletti
Nacque a Casalincontrada (prov. di Chieti) il 13 sett. 1863, da Alceste e da Filomena Colalongo. Nella primissima formazione una notevole influenza [...] provenzali e gallego-portoghesi, dedicandosi, nello stesso periodo, allo studio del dialetto natio casalese in rapporto a quello teramano; frutto di questo studio sono i due saggi sulla metafonesi della vocale tonica davanti ad i e j, e sulle a ...
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JACOPO MOSTACCI
AAniello Fratta
Gli unici tentativi di identificazione biografica di questo poeta, sicuramente ascrivibile al nucleo storico degli intellettuali della corte federiciana, sono a tutt'oggi [...] luce di queste considerazioni crediamo inoltre che si possa definitivamente giudicare come destituita di ogni fondamento, e molto probabilmente frutto di un'erronea sovrapposizione di dati, la rubrica (messerjacopo mostacci dipisa) di P a Poi tanta ...
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BENEDETTO da Cesena
Eugenio Ragni
Non si conosce l'anno della nascita di B., presumibilmente da collocare nei primi anni del sec. XV. Alcuni accenni autobiografici possono ricavarsi dal suo poema, De [...] della sua opera.
Non potendo risalire alla fonte del Manzoni, l'ipotesi del Massera è forse la più probabile: essere la notizia frutto dell'errore di aver confuso l'incoronazione di Federico III da parte di Niccolò V, avvenuta a Roma il 19 marzo 1452 ...
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LANDI, Ferdinando
Francesco Millocca
Nacque a Piacenza il 18 febbr. 1778 da Giambattista, di famiglia nobile, di cospicuo censo e di origini risalenti all'età medioevale, e da Isotta Pindemonte, sorella [...] morì nel 1849. Professionalmente non gli mancarono soddisfazioni: la pubblicazione nel 1802 del Trattato elementare di aritmetica gli fruttò l'aggregazione all'Accademia delle scienze di Torino (cfr. in Cimmino, p. 397, la lettera di I. Pindemonte ...
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Nacque da un Domenico a Gragnara di Brisighella, in Val di Lamone, nel pressi di Faenza (Valgimigli); l'anno della nascita, non noto, si deve inscrivere nel primo terzo del sec. XV.
Il C. era chiamato [...] di commentatore dantesco, per la quale il suo nome è stato ed è quasi unicamente citato, fosse solo il frutto di una esperienza circoscritta. Se devono tuttavia farsi supposizioni sulle modalità dell'incontro dei C. con l'esegesi della Commedia ...
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frutto
s. m. [lat. frūctus -us, der. di frui «godere»]. – 1. a. In botanica, in senso stretto, è l’ovario delle angiosperme, più o meno modificato e accresciuto, che contiene i semi maturi (derivati dagli ovuli); consta del pericarpo o parete...
frutta
s. f. [lat. mediev. fructa, plur. collettivo di fructum, sostituitosi al lat. class. fructus -us per incrocio con pomum «frutto»] (pl. -a, non com., e più raro -e). – Nome collettivo dei frutti commestibili, soprattutto quelli prodotti...