Il clero novatore
Bruna Bocchini
Il termine ‘novatore’ si trova utilizzato prevalentemente in relazione alla crisi modernista, per indicare sacerdoti, religiosi e laici che partecipavano alle istanze [...] ». Altro tema di analisi e di intervento è la situazione politica italiana; la cultura politica proposta è frutto di un’analisi concreta della situazione contemporanea, con la riflessione sui processi sociali prodotti dalle radicali trasformazioni ...
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L'esperienza letteraria
Alberto Guasco
«Generazioni ne ho vedute molte...»
I confini di un problema
«Uomini, persone: generazioni ne ho vedute molte succedersi o variare da quelle originarie e via via [...] non gode / Del buffo suo stato: Se scende, ignoto tramonta / Nell’ingannevol natura; / Se monta, vuoto svapora nel nulla»57), frutti d’una modernità che falsa la verità del cuore e della coscienza umana. Uno sguardo intriso di pessimismo, in cerca ...
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Sorelle d’Italia: presenze e immagini femminili
Cecilia Dau Novelli
Sommario: Angeli del focolare o suffragette fra Otto e Novecento. Il primo femminismo - Le cattoliche ▭ L’emergere delle donne nella [...] per il suo proposito di riportare Cristo nella società, il che significava superare le lotte e i contrasti sociali, frutto dell’ideologia socialista, per riportare la pace che, sola, avrebbe potuto garantire il progresso di tutte le parti ...
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Reliquie e basiliche
Livia Bevilacqua
Le pagine che seguono saranno dedicate, da un lato, alla fortuna delle ‘reliquie’ di Costantino e alle manifestazioni del culto di queste dal VII secolo circa fino [...] anche su croci-stauroteca di epoca più tarda. Sui bracci patenti, su cui sono incastonate pietre preziose (ma probabilmente frutto di una sostituzione, laddove in origine dovevano apparire delle perle) corre l’iscrizione in latino che ne ricorda la ...
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Scuole cattoliche e formazione di base
Angelo Gaudio
Sommario: L’educazione cattolica in forma di scuole: geografie e tipologie. Una geografia storica delle scuole cattoliche - Una tipologia delle scuole [...] una pedagogia molto attenta alle articolazioni e alle scansioni – soprattutto per età – e munita di strumenti organizzativi frutto del contributo di un orientamento pedagogico “attivista” che stava prendendo piede nel mondo cattolico: dai “concorsi ...
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Autorità
Carlo Galli
Introduzione
Il termine 'autorità' riveste, nel linguaggio comune e in quello scientifico, una vasta gamma di significati, designando sia il fondamento o il criterio che origina [...] "autorizzati dalla comunità a far eseguire" le leggi che essa stessa si è data (Secondo trattato). L'autorità politica, frutto di un patto e rappresentativa, è, a differenza di quanto accadeva in Hobbes, limitata da istanze (individui e società ...
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La questione della liberta religiosa in Italia dalla reviviscenza concordataria del decennio freddo al dibattito conciliare
Silvia Scatena
‘Tesi’ cattolica, ‘nuova Italia’ e congelamento della Costituzione [...] ’, tanto pericoloso quanto inafferrabile e sfuggente a precise definizioni dottrinali. Si trattava di un errore che era il frutto di «un umanesimo che proclama di voler prendere in considerazione tutti i problemi umani e che pretende di capirli ...
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Sinodi, assemblee, convegni ecclesiali
Maria Teresa Fattori
L’attività sinodale e collettiva dei vescovi italiani non trova nel 1870 una data significativa: piuttosto occorre rifarsi alla lunga storia [...] sono spesso stati accompagnati dalla pubblicazione di consistenti «quaderni», di carattere pastorale più che giuridico, i cui frutti variegati e multiformi non hanno sempre avuto effetti duraturi nella vita della Chiesa diocesana. Il rinnovamento ...
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Costantino e la Riforma radicale nel Cinquecento
Il successo di un mito negativo
Marco Cavarzere
Con la comparsa della Riforma protestante sulla scena cinquecentesca, furono revocati in dubbio molti [...] loro di dotarsi di forme organizzative stabili, nonché di un’identità storica e di un apparato liturgico complessi.
Frutto di questa stagione fortunata fu il Geschichtbuech, iniziato negli anni Settanta del Cinquecento da Kaspar Braitmichael, che ...
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Anastasio Bibliotecario, antipapa
Girolamo Arnaldi
Trascorse a Roma la prima giovinezza (Epistolae, p. 440, 7-9) e sua lingua materna fu certamente il latino (ibid., pp. 423, 11-12 e 426, 6-8), non [...]
C'era insomma voluta quella fortunata coincidenza in cui A. non esita a riconoscere il segno della mano di Dio, perché il frutto di sette anni di fatiche (862-869) non venisse raccolto interamente da altri. Delle cinque lettere di Niccolò I e delle ...
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frutto
s. m. [lat. frūctus -us, der. di frui «godere»]. – 1. a. In botanica, in senso stretto, è l’ovario delle angiosperme, più o meno modificato e accresciuto, che contiene i semi maturi (derivati dagli ovuli); consta del pericarpo o parete...
frutta
s. f. [lat. mediev. fructa, plur. collettivo di fructum, sostituitosi al lat. class. fructus -us per incrocio con pomum «frutto»] (pl. -a, non com., e più raro -e). – Nome collettivo dei frutti commestibili, soprattutto quelli prodotti...