Figlio (Milano 1392 - ivi 1447) di Gian Galeazzo e di Caterina Visconti, nel 1402, morto il padre, assisteva impotente allo sfacelo dello stato, mentre Facino Cane, che già dominava sulla corte ducale [...] in Romagna e contro Verona, assediò vanamente Brescia, e, passato in Toscana, fu sconfitto ad Anghiari. F. M. fu allora indotto alla pace (Cavriana, 1441) anche per i buoni uffici di Francesco Sforza che ebbe in compenso la città di Cremona, sposando ...
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Giovanni Maria Mastai Ferretti (Senigallia 1792 - Roma 1878). Il suo pontificato (1846-78) è stato uno dei più lunghi della storia della Chiesa: furono decenni particolarmente densi di avvenimenti che [...] di Rossi (15 nov.), abbandonò Roma, ove, il 9 febbr. 1849, fu proclamata la repubblica; da Gaeta, ospite di Ferdinando II di Borbone, sollecitò pontificia, proclamato nel concilio Vaticano I (1870). Le sue Litterae ad Orientales del 6 genn. 1848 ...
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Medico e biologo (Crevalcore 1628 - Roma 1694). Addottoratosi in medicina e filosofia a Bologna (1653), decisivo per la sua formazione scientifica fu il periodo trascorso a Pisa (1656-59) come [...] (1662-66), dove ebbe la cattedra primaria di medicina. Dal 1666 fu ancora a Bologna, lettore di medicina pratica, finché, nel 1691, 1666), senza avvedersi peraltro che i suoi risultati erano in realtà dovuti ad artefatti. Nondimeno egli riuscì a ...
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Alessandro I Pavlovič zar di Russia. - Sovrano riformista e di spirito sostanzialmente liberale, ebbe rapporti ora di alleanza ora di conflitto con la Francia napoleonica, del cui crollo finì per essere [...] la cavalleresca condotta in Parigi occupata (1814) conquistarono ad A., salutato da alcuni come liberatore dell'Europa, l . portò alla rivolta decabrista. Uomo facile a subire i più diversi influssi, fu però sempre fermo nella sua idea di fare della ...
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Toscano (m. 461), forse di Volterra, successe a Sisto III (440). Nel suo lungo pontificato, a fronte della profonda decadenza delle strutture politiche dell'Impero, L. affermò vigorosamente l'unità della [...] di L., anche da motivi di natura diversa. L. non fu in grado invece di evitare il terribile saccheggio che Roma subì da importanti sono i suoi scritti, per illuminare le varie dispute dogmatiche: di particolare rilievo il Tomus ad Flavianum, in ...
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Uomo politico romano (forse 82 a.C. - 30 a.C.) . Buon politico e valente comandante, fu stretto collaboratore di Cesare. Dopo la morte di questi, mirando alla successione, entrò in conflitto con il legittimo [...] di trasformazione dell'impero, ripudiata Ottavia, riconosciuti i figli avuti da Cleopatra, suscitò di nuovo l'opposizione di Ottaviano, che poté facilmente farlo apparire nemico di Roma. Ad Azio (31) la flotta egiziana fu vinta da Ottaviano e A. e ...
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Attrice italiana (Vigevano 1858 - Pittsburgh, Pennsylvania, 1924). Lavorò soprattutto per il teatro, imponendosi con un tipo di recitazione febbrile e di forte impatto emotivo e visivo, lontano dai consueti [...] L. Pezzana, I. Brunetti, A. fu da questo segnalata a Giacinta Pezzana che la volle con sé e le fufui quali poi la D. predilesse H. Ibsen di cui fu mirabile interprete (Casa di bambola, Rosmersholm, La donna del mare). Iniziò nel 1890 ii Scotti fu ...
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Cardinale e storico (Sora 1538 - Roma 1607); autore di una monumentale storia della Chiesa, comparsa come Historia ecclesiastica controversa e comunemente nota con il nome di Annales ecclesiatici, scritta [...] polemica dei diritti dalla Chiesa (fu poi confutato da P. Giannone). Bar-le-Duc, 1864-83; confutazioni celebri quelle di I. Casaubon e di S. Basnage). Già il titolo Venezia, il B. esortò Paolo V ad assumere una posizione intransigente: contro la ...
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Imperatore romano (Roma 39 - Cotilia 81), Figlio di Vespasiano, quando il padre fu eletto imperatore nel 69, egli divenne Cesare. Aveva già partecipato a varie campagne, fra queste la guerra giudaica, [...] licenziosa e la relazione con la giudea Berenice, che fu costretto ad allontanare da Roma. Ma da imperatore T. seppe liberarsi tempio di Giove sul Campidoglio, la domus Tiberiana sul Palatino, i Saepta, il Pantheon e le terme di Agrippa (80). Verso ...
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Tribuno e riformatore di Roma (Roma 1313 - ivi 1354). Figlio di un Lorenzo taverniere, benché più tardi lasciasse credere d'essere figlio illegittimo dell'imperatore Arrigo VII, Nicola si diede agli studî [...] romano. Obbligò allora i potenti baroni a sottomettersi, e cercò di legare a sé i comuni e i signori italiani, specialmente come sospetto d'eresia dall'arcivescovo di quella città, fu tradotto ad Avignone, e quindi liberato per intercessione di Carlo ...
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i, I
s. f. o m. (radd. sint.). – 1. Nona lettera dell’alfabeto latino, che nell’uso ortografico odierno sostituisce anche, per tutte le parole italiane (eccezion fatta per pochi nomi proprî che conservano la grafia tradizionale), il segno...
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre...