Generale e patriota (Squillace 1783 - Torino 1855), fratello di Florestano. Combatté nella Repubblica Napoletana (1799), poi contro i Borboni a fianco di Napoleone e di G. Murat. Guidò i moti carbonari [...] Siena e ad Arezzo, quindi si portò a Milano recatosi (1803) e di là a Napoli a congiurare contro i Borboni, dove fu imprigionato nel carcere di Maretimo e liberato solo tre anni dopo da Giuseppe Bonaparte. Con l'avvento di Murat, P. fu inviato (1811 ...
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Francescano (Lisbona 1195 circa - Arcella, Padova, 1231), prima di entrare nell'ordine studiò teologia a Lisbona e Coimbra; in seguito fu predicatore, soprattutto in Italia settentrionale. Scrisse opere [...] Fu canonizzato nel maggio 1232; considerato sempre nel suo ordine dottore della Chiesa, e da tutta la Chiesa dal 1946; festa, 13 giugno.
Degli scritti attribuitigli sono autentici solo i (onde una speciale benedictio ad pondus pueri): origine prima ...
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Figlio (n. 795 - m. Prüm, Renania-Palatinato, 855) di Ludovico il Pio, che lo designò erede del titolo imperiale e re d'Italia (818); dopo essere entrato in contrasto con il padre in seguito a una nuova [...] nell'ordinatio imperii (817) erede del padre e incoronato imperatore ad Aquisgrana, ebbe poi (818) il governo d'Italia dove si e dove l'anno dopo, a Roma, fu consacrato solennemente imperatore da Pasquale I. Tornato in Italia nell'824, vi emanò la ...
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Cardinale e uomo di stato (Fiorenzuola d'Arda 1664 - Piacenza 1752). Divenne primo ministro di Filippo V di Spagna e, in seguito, legato pontificio in Romagna.
Vita e attività
Ordinato sacerdote (1689), [...] la flotta predisposta da A. per un'azione contro i Turchi in Levante d'accordo con papa Clemente XI. La facilmente ragione della Spagna e, nelle trattative di pace, Filippo fu costretto ad abbandonare le conquiste e a congedare A. (5 dic. 1719 ...
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Capitano di ventura (n. Cotignola, Ravenna, 1369 - m. presso Pescara 1424). Dopo essere stato al seguito di Boldrino da Panicale, capitano delle genti del papa, passò ad Alberico da Barbiano, poi a Francesco [...] , ma fu vinto dal condottiero umbro. Cessati i rapporti con la regina, passò dalla parte di Luigi III d'Angiò, ma fu battuto, rinforzi aragonesi, lo S. fu costretto a riparare ad Aversa con la regina, che adottato, in odio ad Alfonso, Luigi III d' ...
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Figlio (n. forse Argentan, Orne, 1182 - m. Harzburg 1218) di Enrico XII di Baviera detto il Leone e di Matilde d'Inghilterra, fu dalla tradizione familiare designato a prendere le parti dell'Inghilterra [...] re di Francia, ottenne i titoli di duca di Aquitania a Filippo di Svevia, fu riconosciuto come tale anche da ad abbandonare la Germania, tentò di recuperare il regno con l'aiuto di suo cognato Giovanni Senza Terra, ma la sconfitta di Bouvines (1214) ad ...
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Figlio ultimogenito (m. Mileto 1101) di Tancredi di Altavilla, venne in Italia (metà sec. 11º) quando il fratello Roberto il Guiscardo già aveva fatto fortuna. Rivelatosi subito guerriero capace, conscio [...] nel 1071; quindi, dopo un intervallo in cui R. prese parte ad altre guerre in aiuto del fratello, la conquista dell'isola fu completata, con la caduta di Noto (1091). Gli fu riconosciuto dal fratello il dominio dell'isola, eccetto la metà di Palermo ...
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Figlio (1332-1391) di Andronico III, gli successe nel 1341. Il consiglio di reggenza fu presto rovesciato da Giovanni VI (o V) Cantacuzeno che, incoronatosi imperatore, diede in moglie al giovane collega [...] costretto nel 1363 a dichiararsi vassallo di Murad I. In un tentativo di procurarsi altri alleati, fu trattenuto prigioniero dallo zar bulgaro Giovanni Alessandro Šišman; quindi si recò a Roma e poi ad Avignone, per stabilire le modalità dell'unione ...
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Pierre-Roger de Beaufort (Maumont 1329 - Roma 1378); nipote di Clemente VI, seguì gli studî giuridici a Perugia col celebre Baldo; cardinale diacono di S. Maria Nova dal 1348 con fama di vita integra e [...] religiosamente elevata, fu eletto papa nel 1370 e incoronato ad Avignone nel 1371. Pur essendo stato esponente, fra i cardinali, del partito limosino, sostenitore della residenza ad Avignone, comprese ben presto la necessità di tornare a Roma per ...
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Al secolo Brunone dei conti di Egisheim-Dagsburg (Egisheim, Alsazia, 1002 - Roma 1054); vescovo di Toul (1026), aderì al programma riformatore lorenese inteso ad affrancare la Chiesa dall'Impero, restituendo [...] , dagli interessi contrastanti dell'Impero. Poco fortunata fu la sua politica nei confronti dell'Italia meridionale: Fortore (1053) e liberato l'anno dopo, dovette riconoscere i dominî normanni nel principato di Benevento, esclusa la città che rimase ...
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i, I
s. f. o m. (radd. sint.). – 1. Nona lettera dell’alfabeto latino, che nell’uso ortografico odierno sostituisce anche, per tutte le parole italiane (eccezion fatta per pochi nomi proprî che conservano la grafia tradizionale), il segno...
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre...