Drammaturgo e poeta inglese (Stratford-upon-Avon 1564 - ivi 1616). Terzo degli otto figli dell'agiato commerciante di pellami John (che ricoprì cariche pubbliche a Stratford durante il regno di Maria la [...] pur approssimativo, testimonia che S., oltre ad aver assicurato alla compagnia i copioni scritti in precedenza, ne aveva via histrionem - "il mondo intero è teatro" -, e fu S. a fornire i copioni inaugurali: Henry V, la conclusione del ciclo storico, ...
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Poeta (Recanati 29 giugno 1798 - Napoli 14 giugno 1837). Tra i massimi scrittori della letteratura italiana di tutti i tempi, nella sua opera risulta centrale il tema dell’infelicità costitutiva dell’essere [...] intervento di P. Colletta, che con delicati sotterfugi lo indusse ad accettare, per un anno, un aiuto pecuniario suo e di Ranieri alla fossa comune, fu tumulata a Fuorigrotta, dove più tardi fu eretto un piccolo monumento. I resti di L. furono ...
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Poeta (Sorrento 1544 - Roma 1595). Tra i maggiori poeti italiani del Cinquecento, nelle sue opere appaiono già rappresentate le aspirazioni e le contraddizioni dell'uomo moderno. Dopo la composizione della [...] specie di Lucrezia, sorella del duca Alfonso II; intanto lavorava ad alcuni dialoghi e al poema sulla liberazione di Gerusalemme, la in questo anno si hanno i primi sintomi dell'inquietudine e dell'instabilità di propositi che fu propria di T.: avviò ...
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Genere letterario, estesosi poi al cinema, in cui l’elemento narrativo si fonda su ipotesi o intuizioni di carattere più o meno plausibilmente scientifico e si sviluppa in una mescolanza di fantasia e [...] di f. di marca realistica e oggettiva si viene ad affiancare, a partire dagli anni 1960, un filone più futuro dell’uomo, sempre più violento e irresponsabile, fu ripresa in numerose pellicole, come 2022 I sopravvissuti (1973) di R. Fleischer, Zardoz ...
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Termine usato per designare, criticamente e cronologicamente, una produzione artistica e architettonica sviluppatasi in Italia e nel resto d’Europa nel corso del sec. 17°.
Arte e architettura
Dalla fine [...] del cosiddetto tardo-b. e del rococò. Larghissima fu l’influenza del gusto b., particolarmente sulla scenografia teatrale e Concetti volgarmente si appellano, 1639, e I fonti dell’ingegno ridotti ad arte, 1650). Il concetto, detto anche vivezza ...
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Resoconto di fatti collegati alla vita di un personaggio illustre, con l’analisi e l’interpretazione della sua attività.
Cenni storici
Il concetto di b. si sviluppò prima nel mondo greco-ellenistico, [...] Aurelio – all’introspezione filosofica, fu con le Confessioni di sant’ G. Garibaldi, le Confessioni d’un Italiano di I. Nievo, implicitamente autobiografiche).
La b. romantica si rivela e particolari restringono il campo ad ambiti specifici: per le ...
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Poeta (Bosisio, od. Bosisio Parini, 1729 - Milano 1799). Ordinato, senza vocazione, prete (1754), accettò il programma dell'Illuminismo e intese la poesia come forza educativa all'«utile», adottando spesso [...] zia a condizione che si facesse prete lo aveva spinto ad abbracciare lo stato ecclesiastico, che d'altra parte era allora dei Francesi a Milano (1796), P. fu nominato membro della municipalità; ma i soprusi e il malgoverno dei demagoghi, creature ...
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Poeta latino (Venosa 65 a. C. - Roma 8 a. C.). Nacque da padre libertinus, come egli stesso dice, e fu educato a Roma, dove ebbe come primo maestro Orbilio; compiuti i vent'anni si recò ad Atene, a completare [...] ) di una villa in Sabina, presso Licenza, che fu il rifugio e la consolazione di tutta la vita di mentre egli ricerca intanto i piaceri dell'esistenza con la di stile piano, fluido ma anche curato ad arte, minuzioso nei particolari, dotto di lingua ...
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Poeta (Alfonsine 1754 - Milano 1828); iniziò gli studî sotto la guida di un prete di Fusignano e li continuò nel seminario di Faenza, dove apprese bene il latino e fu educato al gusto della poesia di Virgilio. [...] infiniti riecheggiamenti: dalla Bibbia a Milton, da Ovidio ad Ariosto e a Tasso. Al Pellegrino apostolico (1782 era caduto in di sgrazia e i nemici del poeta ne approfittarono per scatenare stesso dono di poeta, che fu appunto quello di trasformare in ...
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Commediografo (Venezia 1707 - Parigi 1793). Mostrò assai presto una viva inclinazione per il teatro, componendo verso i nove anni una commediola e prediligendo nelle sue letture gli autori comici. Nel [...] Imer, col quale tornò a Venezia, impegnandosi a scrivere per i teatri di proprietà del patrizio Michele Grimani. Del 1734 è fu costretto nello stesso anno a lasciare Venezia e ad andar vagando qua e là, finché, accolto festosamente a Pisa, dove fu ...
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i, I
s. f. o m. (radd. sint.). – 1. Nona lettera dell’alfabeto latino, che nell’uso ortografico odierno sostituisce anche, per tutte le parole italiane (eccezion fatta per pochi nomi proprî che conservano la grafia tradizionale), il segno...
memòria s. f. [dal lat. memoria, der. di memor -ŏris «memore»]. – 1. a. In generale, la capacità, comune a molti organismi, di conservare traccia più o meno completa e duratura degli stimoli esterni sperimentati e delle relative risposte. In...