Scrittore tedesco (Colonia 1917 - Borheim, Bonn, 1985). Cattolico, moralista impegnato, rivisse nelle sue prime opere la condizione umana della guerra e dell'immediato dopoguerra: Der Zug war pünktlich, [...] ohne Hüter, 1954, romanzi e racconti presto famosi. I racconti Das Brot der frühen Jahre (1955) e nella produzione di B., volta ad analizzare in chiave critica, e spesso tradotta in italiano. Nel 1972 gli fu assegnato il premio Nobel per la ...
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Pseudonimo dello scrittore islandese H. K. Guđjónsson (Reykjavík 1902 - ivi 1998). Fra i massimi esponenti della sinistra islandese, introdusse nel suo paese i più avanzati orientamenti spirituali e artistici [...] in Europa e in America, si convertì al cattolicesimo e fu oblato benedettino nel Lussemburgo (1923-24), per abbracciare poi la con la narrativa e con la saggistica ad acclimatare nel suo paese i più vivi orientamenti spirituali e artistici dell' ...
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Oratore attico (n. dopo il 440 a. C. - m. poco dopo il 380 a. C.). Fu anteposto a Demostene dalle correnti estreme dell'atticismo come rappresentante del cosiddetto stile attico per la semplicità, purezza [...] povertà, privo della cittadinanza e per questo impossibilitato ad accedere alla politica, visse facendo il maestro di retorica è un epitaffio per i morti della guerra corinzia. Delle altre, giudiziarie, solo la 12a fu pronunciata dall'oratore contro ...
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Scrittore russo (Zapoljarnyj, Murmansk, 1938 - Mosca 1990), uno dei più irregolari e originali autori del dopoguerra. La sua opera maggiore è il romanzo Moskva-Petuški (1970), che conobbe una grande popolarità.
Vita [...] altre repubbliche sovietiche, fino ad assumere un'occupazione più it. Mosca sulla Vodka, 1977), che fu diffuso in dattiloscritto nei circuiti non ufficiali , solo nel 1988-89 sulla rivista Trezvost´i kul´tura ("Sobrietà e cultura"). Moskva-Petuški ...
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Poeta statunitense (San Francisco 1874 - Boston 1963). Dopo la morte del padre (1884) visse con la madre nel Massachusetts, suo luogo d'origine. Studiò a Darmouth e a Harvard (1897-99) senza conseguire [...] nel 1915, i due libri vi furono ristampati e la sua fama si diffuse. Nel 1916 si stabilì ad Anherst, tornando Vincitore più volte del premio Pulitzer (1926, 1931, 1937, 1943), fu definito "poeta nazionale" degli USA. Ultime sue raccolte: You come too ...
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Favolista greco, di lui si sono conservate circa 400 narrazioni appartenenti a questo genere letterario. Presso i Romani la favola esopica, volgarizzata e accresciuta da Fedro, servì ad usi scolastici, [...] schiavo a Samo nel 6° sec. a. C.; già popolare ad Atene nel 5° sec., divenne presto un personaggio leggendario e sulla Delfi; fu messo in relazione con Creso e con i sette sapienti, specie con Solone. Fino dal tempo di Aristofane, E. fu considerato ...
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Uno degli uccisori di Cesare (85-42 a. C.); ebbe un'elevata educazione retorica e filosofica, che affinò ad Atene; la sua formazione politica risale allo zio Catone Uticense, che lo allevò partigiano dell'oligarchia [...] Tentò allora di trascinare il popolo con la sua oratoria, ma non fu ascoltato e dovette fuggire da Roma. In Oriente preparò un forte esercito nel De libertate. Grande favore ebbe anche presso i rivoluzionarî francesi della fine del sec. 18º.
Alla ...
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Scrittore francese (Sacy, Yonne, 1734 - Parigi 1806). Talento paradossale e fecondissimo, autore di successo e al tempo stesso controverso, lasciò nei suoi libri prolissi, tortuosi e licenziosi un'immagine [...]
Vita e opere
Abbandonati gli studi religiosi, lavorò come tipografo ad Auxerre e poi a Parigi, conducendo una vita irregolare; caduto gli accordò un sussidio, e sotto Napoleone Ifu per breve tempo funzionario di polizia. Considerazioni ...
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Poeta preromantico danese (Copenaghen 1743 - Humlebaek, Zelanda, 1781), formalmente ancora legato all'educazione classicistica settecentesca, ma, nelle confessioni autobiografiche, già assertore del predominio [...] primo avvio a quella lingua poetica eletta, colorita, musicale, che fu poi il sommo ideale dei romantici. Così nel 1779 pubblicò ancora versi, Fiskerne ("I pescatori"), significativo per gl'intenti popolareggianti destinati ad aver fortuna presso ...
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Nella Grecia antica, canto corale celebrativo di azioni insigni. In Pindaro è equivalente a epinicio per una vittoria agonale, ma fu detto e. anche il canto conviviale laudativo a solo, più breve, che [...] nelle Chiese ad ascoltare i sermoni dei vescovi . Si moltiplicano così gli e. in onore dei santi più venerati nelle diverse città e santuari e quelli in onore della Vergine, degli apostoli, degli angeli. Meno diffuso fu ...
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i, I
s. f. o m. (radd. sint.). – 1. Nona lettera dell’alfabeto latino, che nell’uso ortografico odierno sostituisce anche, per tutte le parole italiane (eccezion fatta per pochi nomi proprî che conservano la grafia tradizionale), il segno...
memòria s. f. [dal lat. memoria, der. di memor -ŏris «memore»]. – 1. a. In generale, la capacità, comune a molti organismi, di conservare traccia più o meno completa e duratura degli stimoli esterni sperimentati e delle relative risposte. In...