Poeta e grammatico greco di Coo, vissuto fra il 330 e il 275 circa a. C., prima ad Alessandria, dove fu maestro del figlio di Tolomeo Sotere, il futuro Filadelfo, e di Zenodoto; poi, alla fine della sua [...] malaticcio, si dedicò alla poesia e agli studî eruditi; fu soprattutto poeta elegiaco, e come tale celebrato nell'antichità, insieme con Callimaco, da Teocrito, Ermesianatte e, fra i latini, da Properzio, Ovidio, Quintiliano. Delle sue opere restano ...
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Scrittore ebreo di lingua tedesca (Praga 1882 - Bad Ischl 1957). Ceco di nascita ma austriaco di adozione, studiò matematica a Vienna, entrando in contatto con i circoli letterari della città. Dal 1907 [...] al 1923 fu impiegato come statistico i successivi romanzi P. si affermò come maestro di una specie particolare di fantastico, in cui personaggi inquieti e inquietanti agiscono sullo sfondo di periodi storici minuziosamente ricostruiti. Costretto ad ...
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Benedettino (n. nel territorio di Benevento 1030 circa - m. Roma prima del 1105); monaco a Montecassino dal 1060 circa sotto l'abate Desiderio, al quale fu legato da grande amicizia, vi fu maestro di grammatica [...] e retorica (tra i suoi allievi va ricordato Giovanni di Gaeta, poi papa Gelasio II del suo insegnamento di retorica nella scuola cassinese fu il Breviarium dictaminis, che fa di A. Altre opere note di A. sono i Flores rhetorici, il trattatello De ...
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Scrittore francese (n. Tours 1905 - m. durante la ritirata di Dunkerque 1940). Compagno di studî di J.-P. Sartre al liceo Henri IV e all'École normale supérieure, iscritto dal 1927 al Partito comunista, [...] (1938). Tra i suoi saggi, oltre al celebre Aden Arabie (1931; trad. it. 1961), ispirato a un viaggio ad Aden che N. . Osteggiato dagli intellettuali comunisti dopo la sua morte, fu riscoperto nel 1960 grazie alla riedizione di Aden Arabie presentata ...
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Filologo alessandrino (circa 257-180 a. C.); giovanissimo si recò ad Alessandria dove fu scolaro di Callimaco, del tragediografo Eufronio e del commediografo Macone. Dal 195 a. C. fu capo della biblioteca [...] e Callistrato. Fece edizioni critiche di Omero e di Esiodo, di Pindaro, dei tragici, di Aristofane, distinguendo le strofe e i cola metrici delle parti liriche e usando nuovi segni critici per le corruttele e le oscurità; si occupò anche delle opere ...
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Pseudonimo del pittore, scrittore e critico d'arte Fernand Louis Berckelaers (Anversa 1901 - Parigi 1999). Interessato alla poesia e all'arte contemporanea, pubblicò ad Anversa la rivista Het Overzicht [...] a Parigi (1925; nel 1964 assunse la cittadinanza francese), fu vicino all'ambiente d'avanguardia e nel 1929 fondò con J du géomètre (1974); Falaise et le grand pacifique (1992). Tra i suoi scritti dedicati all'arte: L'art abstrait, ses origines, ses ...
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(gr. Δαναός) Mitico figlio di Belo, re dell’Egitto, e di una ninfa del Nilo, e fratello di Egitto; ebbe 50 figlie ( Danaidi), come il fratello 50 figli. Nella spartizione del regno da parte di Belo, D. [...] le figlie ad Argo, sua terra d’origine ( Danai è il nome greco degli abitanti di Argo e in Omero indica spesso i Greci in generale per ordine del padre. Ipermestra, che aveva risparmiato Linceo, fu imprigionata da D. e liberata da Afrodite. Un’altra ...
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Poeta tedesco (Mansfeld 1886 - Berlino 1956). Formatosi nel clima dell'espressionismo, portò alcuni motivi di quella corrente (la diagnosi dell'individuo in chiave biologico-materialistica, la prospettiva [...] successive (Ausgewählte Gedichte, 1936) i temi più congeniali alla sua incontra con le teorie nazionalsocialiste e ad esse parzialmente si accosta: è l per breve tempo: successivamente, anzi, gli fu vietata qualsiasi attività letteraria. Durante gli ...
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Poeta tedesco (Dessau 1794 - ivi 1827). Dopo aver partecipato come volontario alla guerra di liberazione antinapoleonica, costituì a Berlino, insieme ad amici ugualmente orientati a sentimenti antireazionarî, [...] Rom, Römer und Römerinnen (1820). Di ritorno in Germania, fu insegnante di lingue classiche e bibliotecario nella nativa Dessau e 10 voll., 1822-27). Ebbero molta notorietà i canti popolareggianti raccolti in Gedichte aus den hinterlassenen Papieren ...
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(gr. ᾿Ατέλλα) Antica città osca della Campania che, per la posizione e le risorse del suo territorio, ebbe vita fiorente, sopravvivendo fino al sec. 11°. Entrò nell’orbita romana nel 338 (o 313) a.C.; [...] la prima volta nel 592 e fino al 649, fu poi ripristinata nel 1049 ad Aversa.
Ad A. ebbe origine la fabula atellana, specie di letteraria al tempo di Silla. I più noti cultori di atellana furono Novio e Pomponio. I metri più comuni erano il ...
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i, I
s. f. o m. (radd. sint.). – 1. Nona lettera dell’alfabeto latino, che nell’uso ortografico odierno sostituisce anche, per tutte le parole italiane (eccezion fatta per pochi nomi proprî che conservano la grafia tradizionale), il segno...
memòria s. f. [dal lat. memoria, der. di memor -ŏris «memore»]. – 1. a. In generale, la capacità, comune a molti organismi, di conservare traccia più o meno completa e duratura degli stimoli esterni sperimentati e delle relative risposte. In...