. Si suole intendere per "ermetismo" quella tendenza della letteratura italiana contemporanea, quella poetica e quel gusto che, ricollegandosi alle correnti irrazionali della cultura e dello spirito europei, [...] , nel suo anelito all'ineffabile, nel suo misticismo estetico, fu ai giovani poeti d'allora, da G. Úngaretti a D è rimasta ligia ad un certo empirismo.
Senonché cotesta ansia di nuove esplorazioni ed espressioni non ha conseguito i suoi fini, non ...
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di Italo Pantani
La fortuna del D. come categoria critico-letteraria è un fenomeno soprattutto italiano, a fronte di una presenza assai modesta nel panorama storiografico delle altre letterature europee. [...] anni in cui operarono O. Wilde e i suoi sodali; in Germania il D. è decadentismo italiano, 1960, p. 9). Tale fu in particolare la tesi di C. Salinari, della Enciclopedia Italiana, 2° vol., Roma 1975, ad vocem.
G. Grana, Il "decadentismo" costruzione ...
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NOBEL
. I Premî Nobel (XXIV, p. 867; App. I, p. 899; App- II, 11, p. 409). - Nel 1949 il premio per la fisica fu attribuito a Hideki Yukawa (Giappone); quello per la chimica a William Francis Giauque [...] (Francia); quello per la pace ad Albert Schweitzer (Francia).
Nel 1953 i premî furono assegnati: per la fisica Juan Ramón Jiménez (Spagna); il premio per la pace non fu assegnato.
Nel 1957 i premî furono assegnati: per la fisica a Tsung Dao Lee ...
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Scrittore, nato a Firenze il 14 luglio 1884. Dal 1910 al 1923 fu critico letterario della Tribuna (talvolta firmando con lo pseudonimo "Il tarlo"); nel 1919 partecipò con V. Cardarelli e con altri alla [...] e stranieri. Nel 1936 gli fu conferito dall'Accademia d'Italia il vigili e agili; non mirano che ad un'animazione e contaminazione quasi magiche , Roma 1920, p. 178 segg.; A. Baldini, in I libri del giorno, giugno 1920; P. Pancrazi, Ragguagli di ...
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SCIASCIA, Leonardo
Alessandra Briganti
Scrittore, nato a Racalmuto (Agrigento) l'8 gennaio 1921. Si è dedicato, fino al 1957, all'insegnamento nelle scuole elementari e successivamente a un'intensa [...] condizione generale dell'intero Mezzogiorno.
Con i racconti Gli zii di Sicilia (1958 care a S., la tragedia di cui fu vittima l'uomo politico democristiano.
Nei racconti ed etica. Un'analoga tensione volta ad analizzare il passato in funzione del ...
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Scrittore statunitense, nato a St. Louis, Missouri, il 15 febbraio 1914. Ha vissuto a Londra, Parigi, Tangeri e soggiornato in America centrale e nelle regioni amazzoniche del Sud America. È stato uno [...] stesura, tr. it. Milano 1962) fu pubblicato nel 1953 sotto lo pseudonimo di W della sua opera è un dettato diretto di Hasan-ī-Sabbah fondatore della cultura Ismaili dell'11° secolo, della lunghezza e avvicinate ad altre pagine similmente piegate. ...
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Poeta, nato a Camerino il 4 febbraio 1892. Laureato in legge, volontario di guerra, fu per alcuni anni pretore a Parma; dal 1930 è giudice al tribunale di Roma. Ha collaborato e collabora a numerosi giornali [...] re pensieroso, Milano 1922) c'è nel B. la tendenza ad. assumere le vicende e le passioni dell'umile vita quotidiana - con il Maeterlinck. Ma via via, attraverso i racconti di Caino (Milano 1928) e i drammi La padrona (1926; in vol., Torino ...
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Scrittore, nato a Roma il 28 settembre 1899. Fu per alcuni anni redattore di varî giornali e periodici (L'Idea nazionale, Corriere italiano, La Tribuna, Il Travaso delle idee, ecc.); ora collabora specialmente [...] mi porta fortuna (ivi 1928); da Giovinotti, non esageriamo (ivi 1929) ad Agosto, moglie mia non ti conosco (ivi 1930); da In campagna è scritto che riguarda il C. è del 1927); G. Ravegnani, I contemporanei, Torino 1930, pp. 297-310; A. Bocelli, in ...
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Poeta, scrittore e critico letterario, nato a Roma il 9 dicembre 1901. Figlio di Adolfo de Bosis, sentì giovanissimo la vocazione per la poesia che costrinse, appena ventenne, alla disciplina della traduzione [...] laureò in chimica a Roma. Fu quindi direttore della Italy-America Society , Il ramo d'oro, 3 voll., Roma 1925; I. Erskine, La vita privata di Elena di Troia, Milano Corsica. Prima di partire aveva inviato ad un giornalista belga un nobile messaggio ( ...
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Scrittore e giornalista, nato a Saluggia (vercelli) il 26 aprile 1846, ivi morto il 14 aprile 1928. Collaborò a tutti i periodici letterarî dell'ultimo Ottocento, e fu corrispondente da Roma della Gazzetta [...] con lieve tratto caricaturale, secondo modi che risalgono ancora, almeno in parte, al verismo; ma la visione d'insieme sfugge ad ogni precisione etico-sociale, affidata come è al personale estro dello scrittore. Lirica è la funzione del linguaggio ...
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i, I
s. f. o m. (radd. sint.). – 1. Nona lettera dell’alfabeto latino, che nell’uso ortografico odierno sostituisce anche, per tutte le parole italiane (eccezion fatta per pochi nomi proprî che conservano la grafia tradizionale), il segno...
memòria s. f. [dal lat. memoria, der. di memor -ŏris «memore»]. – 1. a. In generale, la capacità, comune a molti organismi, di conservare traccia più o meno completa e duratura degli stimoli esterni sperimentati e delle relative risposte. In...