VICENTE, Gil
Mario Pelaez
Poeta e drammaturgo portoghese, vissuto fra il secolo XV e il XVI: della sua vita si sa assai poco, ché di personaggi con tal nome, contemporanei al poeta, se ne conoscono [...] forse ad Évora. Ebbe due mogli e dalla prima gli nacquero due figli, Paola e Luigi, i quali, alla morte del padre, raccolsero le sue opere in quella che fu la prima edizione del 1562. Sembra che iniziasse gli studî giuridici senza però compierli ...
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. Stile o maniera artificiale, dotta, raffinata, simile a quella considerata caratteristica della letteratura, specialmente della poesia, greca, che fiorì ad Alessandria sotto i Tolomei.
La poesia classica [...] modo ellenistico di spazieggiare e di disporre influirono sull'arte di tutti i paesi entro questa sfera d'influenza (si pensi alla scultura Gupta); analogamente ellenistica fu l'impronta lasciata dall'antichità sulle letterature occidentali. E come ...
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VALERIO Flacco (C. Valerius Flaccus Setinus Balbus)
Cesare Giarratano
Poeta latino, forse nato a Sezze, nella Campania. Della sua vita si sa solo quello che si ricava dal suo poema, cioè che apparteneva [...] consorte del re Pico e regina del mare Toscano. Né mancano accenni ad avvenimenti del suo tempo, come l'eruzione del Vesuvio (III, 208 Properzio, Orazio, e altri ancora: fra i Greci soprattutto Omero. A sua volta fu imitato da Stazio, da Silio, da ...
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SARAMAGO, José
Ettore Finazzi Agrò
Narratore, poeta e drammaturgo portoghese, nato ad Azinhaga (Ribatejo) il 16 novembre 1922. Trasferitosi con la famiglia a Lisbona, fu costretto a interrompere gli [...] , la ferace scrittura di S. ha d'altronde continuato a diramarsi in varie direzioni, invadendo e cimentandosi con tutti i generi letterari. Oltre alla narrativa (da ricordare, al di là dei testi già menzionati, il romanzo velatamente autobiografico e ...
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VERLAINE, Paul
Sergio Solmi
Poeta francese, nato a Metz il 30 marzo 1844, morto a Parigi il 7 gennaio 1896. Nel 1851 entrò in collegio a Parigi, compiendo gli studî al liceo Bonaparte. La vocazione [...] più tardi il poeta fu tradito dalle necessità di un Corbière e di un Rimbaud). Come in genere i poeti del suo tipo, egli non sa esprimersi schiettezza del suo sentimento poetico ci inducono oggi ad attenuare il peso delle sue colpe, e la ...
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(XIV, p. 414; App. I, p. 564; II, I, p. 879; v. urss, App. III, II, p. 1043; IV, III, p. 754)
Al censimento del 1989 la popolazione della Repubblica ammontava a 1.573.000 ab., corrispondenti a una densità [...] Sessanta. In quel periodo vana fu la resistenza nazionale che si espresse indirizzo ha cominciato ad affrancarsi soltanto a (1878-1940) e M. Metsanurk (1879-1957).
Nella lirica più recente spiccano i nomi di A. Sang, B. Alver (n. 1906), K. Merilas (n ...
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VARCHI, Benedetto
Roberto Palmarocchi
Storico e umanista. Nato a Firenze il 19 marzo 1503, morto nella stessa città il 18 dicembre 1565. Suo padre, ser Giovanni, procuratore dell'arcivescovado, era [...] ancora discussa, appare probabile) fu per intercessione d'illustri personaggi, tra i quali il Bembo, graziato da fu un moderato, e dopo molte esitazioni dottrinali sulla scelta del miglior governo, non ebbe difficoltà ad acconciarsi coi Medici e ad ...
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VRCHLICKÝ, Jaroslav (pseud. di Emil Frida)
Giovanni Maver
Poeta cèco, nato il 17 febbraio 1853 a Louny, morto a Domažlice il 9 settembre 1912. Ebbe un'infanzia serena - a Ovčáry presso Kolín, da uno [...] ) delle più svariate letterature. Nel 1908 fu colpito da una malattia mentale dalla quale genio, è tutta di buona lega. Ad un'enorme ampiezza di temi e inarrivabile fatto conoscere ai Cèchi quasi tutti i capolavori della letteratura italiana: dalla ...
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VILLON, François
Ferdinando Neri
Poeta francese, nato a Parigi nel 1431; il suo cognome di famiglia era Montcorbier: quello di V., ch'egli portò poi sempre, gli venne da Guillaume de V., un ecclesiastico [...] i suoi amori, le sue avventure, tutto il complesso della sua vita ancor breve, ma agitata e ricca di esperienze e di colpe. Il Lais fu sigillo originale di uno spirito inquieto, sincero, ch'è ad un tempo aggressivo e sofferente. Avvinto ai piaceri e ...
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ZRINYI, Miklós (Nicola), conte
Giulio de Miskolczy
Poeta, statista e capitano ungherese. Nato il 1° maggio 1620 nella fortezza di Ozali da Giorgio, bano della Croazia (1598-1626), e da Maddalena Széchy, [...] poeta e quella politica di capitano e statista. Nella lirica fu autore di un bel canto religioso e di parecchi epigrammi, manda una furia dell'inferno, Aletto, ad eccitare il cuore del sultano Solimano contro i Magiari. Il sultano, acceso dall'ira ...
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i, I
s. f. o m. (radd. sint.). – 1. Nona lettera dell’alfabeto latino, che nell’uso ortografico odierno sostituisce anche, per tutte le parole italiane (eccezion fatta per pochi nomi proprî che conservano la grafia tradizionale), il segno...
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre...