Poeta e narratore guatemalteco, nato a Guatemala il 19 ottobre 1899, morto a Madrid il 9 giugno 1974, premio Nobel per la letteratura nel 1967. Durante gli studi universitari prese parte alle lotte degl'intellettuali [...] Lida Sal (1967) riuniscono i racconti lunghi e brevi di A., una misura in cui egli fu spesso esemplare e che la Asturias, Milano 1966; A. Melis, La parabola di M. A. Asturias, in Ad libitum, 4, 1968; C. Vian, M. A. Asturias romanziere-poeta dei Maya ...
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ZWEIG, Stefan
Scrittore austriaco, nato a Vienna il 28 novembre 1881. Dopo conseguita la laurea in filosofia, libero da preoccupazioni finanziarie, viaggiò molto e conobbe le più importanti letterature [...] E. Verhaeren, di cui lo Z. fu molto amico (trad. 1906, saggio critico al disopra d'ogni frontiera.
Con i suoi romanzi e le sue opere critiche centrale un'atmosfera d'intellettualità cosmopolita, aperta ad ogni novità come lo spirito dello stesso Z ...
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VARANO, Alfonso
Raffaele Spongano
Letterato, appartenente alla famiglia degli antichi duchi di Camerino; nacque in Ferrara il 13 dicembre 1705, vi morì il 18 giugno 1788. Educato dal 1715 al 1722 nel [...] l'amorevole abate Gerolamo Tagliazucchi. Fu poi iscritto in molte accademie, vita; ma in nessun passo esse sollevano ad altezza veramente poetica questo tema. L' sostituisce la fantasia, e ne sono indizio i nessi lenti, gli episodî diffusi, il ...
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Scrittore tedesco, nato a Kiel il 23 aprile 1898. Figlio d'un ufficiale di marina e d'una russa, mentre compiva gli studî ginnasiali fu inviato, appena sedicenne, al fronte orientale, rimanendo poche settimane [...] fatto prigioniero una seconda volta, riuscì nuovamente ad evadere stabilendosi, nel 1921, in Germania, commissario bolscevico (ma cfr. anche il romanzo Das grosse Grab, 1920, e i racconti Zug durch Sibirien, 1934). La vena più autentica di D., per ...
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Scrittore, nato a Firenze il 10 settembre 1879. Fu dapprima impiegato alle ferrovie; laureatosi quindi in legge, esercita da molti anni l'avvocatura nella sua città. Ha collaborato a numerosi giornali [...] ), tentativo giovanile in cui è più di un accento dannunziano, i primi racconti del C.: 6 storielle di nòvo cònio (ivi 1917 originario bozzettismo e colorismo in una atmosfera lirica e drammatica ad un tempo, che dà alle persone, al paesaggio, alle ...
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Scrittrice italiana, morta a Parigi il 14 novembre 1997. Legata agli ambienti culturali antifascisti, diresse fino al 1948 la rivista Mercurio. Collaborò inoltre a numerosi giornali e periodici.
Motivo [...] degli studenti del maggio 1968 s'ispirarono i versi di Chansons des filles de mai si era stabilita definitivamente nel 1960, fu pubblicato il romanzo Sans autre lieu que Dizionario critico della letteratura italiana del Novecento, Roma 1997, ad vocem. ...
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Filologo inglese, nato a East Sheen (Londra) il 21 maggio 1920, morto a Cambridge il 24 novembre 1998. Dal 1952 fu professore nell'università di Oxford, dove tra il 1946 e il 1952 collaborò alla redazione [...] del regno di Pilo, il modo di vita delle donne, i rapporti tra Cnosso e gli altri centri di Creta, il tipo . Killen, 1986); 2° (1064-4495) (1990). Fu il curatore insieme ad altri della serie Studies in Mycenaean inscriptions and dialect inaugurata ...
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NABOKOV, Vladimir Vladimirovič (pseudon. Sirin)
Scrittore e poeta russo, nato a Pietroburgo il 23 aprile 1899; lasciata la Russia nel 1919, visse in Inghilterra, Germania, Francia; nel 1940 si trasferì [...] 1934; Priglaèenie na kazn′, "Invito ad una esecuzione", 1936; Dar, "Il Un avvenimento", 1938) ebbe notevole successo quando fu rappresentato a Parigi. Tutti questi romanzi di N ama mostrare gli accorgimenti e i trucchi, presentano un mondo costituito ...
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Narratore colombiano, nato ad Aracataca il 6 marzo 1927. Dopo un'intensa attività di giornalista, inviato speciale a New York, L'Avana, Roma, Parigi, sedi da cui tornava puntualmente alla sua residenza [...] in Spagna; attualmente vive a Barcellona. Il primo racconto pubblicato fu La bojarasca (1955) cui seguirono El coronel no tiene quien una sorta di crocicchio del tempo, dove gli anni e i secoli s'incontrano e si mescolano, in un carosello di eventi ...
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VINCENZO di Lérins
Giuseppe De Luca
Scrittore latino cristiano del sec. V. Come dice Gennadio, De vir. ill., 64, egli fu "apud monasterium lirinensis insulae presbyter". Ma non se ne sa altro. Scrisse [...] dirige le sue "responsiones ad capitula obiectionum Vincentianarum". Egli fu infatti semipelagiano, e nettamente nel sec. XIX, tanto per il Concilio Vaticano come per i prodromi del modernismo. Scritta con propositi letterarî, non si mantiene ...
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i, I
s. f. o m. (radd. sint.). – 1. Nona lettera dell’alfabeto latino, che nell’uso ortografico odierno sostituisce anche, per tutte le parole italiane (eccezion fatta per pochi nomi proprî che conservano la grafia tradizionale), il segno...
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre...