Scrittore francese, nato a Nîmes (Gard) il 6 giugno 1900. Di antica famiglia protestante, trascorse l'infanzia nei paesi del massiccio dell'Aigoual (Cévennes), compì gli studî liceali ad Alès e a Montpellier, [...] storia dell'arte lo spinsero ad entrare nel personale delle Belle Vendredi; durante la guerra fu comandante di battaglione, poi Rien qu'un témoionage (1937), sulla guerra di Spagna, e i Fragments d'un liber veritatis (1946).
Bibl.: M. Martin du ...
Leggi Tutto
Scrittore ungherese, nato il 23 ottobre 1894 a Budapest da una ricca famiglia borghese. Durante la Repubblica dei Consigli del 1919 fu membro del direttorio letterario, poi per molti anni visse all'estero. [...] al governo, per cui dovette scontare quattro anni di reclusione. I suoi romanzi allegorico-sociali, scritti dopo la liberazione, hanno Megjegyzesék egy regényhez ("Annotazioni ad un romanzo"), in Társadalmi Szemle, 1952; I. Sőtér, A torzítások ...
Leggi Tutto
(App. III, I, p. 539)
Storico delle religioni e romanziere rumeno, morto a Chicago il 22 aprile 1986.
Trasferitosi a Parigi, pubblicò alcune delle sue opere più note e consolidò tutte le sue categorie [...] di Chicago. L'ambiente statunitense gli fu favorevole: si andavano moltiplicando in quegli anni i dipartimenti di studi religiosi e molte 86; trad. it., 1979-87). E., che fino ad allora aveva lavorato o su particolari religioni o in modo ...
Leggi Tutto
. Pseudonimo dello scrittore francese Émile-Auguste Chartier, nato a Mortagne (Orne) il 3 marzo 1868. Egli è uno dei più notevoli moralisti della Francia contemporanea, di tendenze antintellettuali. Nel [...] aderisse alle cose, accettasse i dati della comune percezione dei sensi, poco disposta ad ammettere l'inconoscibile. Assertore 'homme, 1927; Propos sur le bonheur, 1928). In politica fu assertore d'un pensiero libero per il quale giustizia e giustezza ...
Leggi Tutto
JANDOLO, Augusto
Arnaldo Bocelli
Poeta romanesco, nato il 25 maggio 1873 a Roma, dove vive. Fu per un anno (1898) attore nella compagnia drammatica di Eleonora Duse; quindi si diede al commercio antiquario, [...] primo libro di versi, Li busti ar Pincio, è del 1900. Ad esso seguì via via, in giornali e riviste (specie nel Messaggero di ritmi, non esente peraltro dalla rima.
Bibl.: E. Veo, I poeti romaneschi, Roma 1927, p. 225 segg. (con la bibliografia ...
Leggi Tutto
VOITURE, Vincent
Poeta francese, nato ad Amiens nel 1598, morto a Parigi nel 1648. Figlio d'un ricco mercante di vini V. studiò in collegio, dove apprese a conoscere quella società mondana di cui egli [...] ingresso nell'Hôtel della marchesa di Rambouillet, di cui il V. fu l'anima.
In questa sua esistenza, parassitaria e inoperosa, che V. visse oblioso e inattivo, pago di scrivere, durante i suoi viaggi in Spagna e in Italia, qualche lettera piuttosto ...
Leggi Tutto
WARTON, Thomas
Ernest de Sélincourt
Poeta e storico della letteratura inglese, nato a Basingstoke il 9 gennaio 1728, morto a Oxford nel maggio 1790. Fece gli studî sotto la guida del padre e poi a Trinity [...] Newmarket nel 1751. La raccolta delle sue opere fu pubblicata nel 1777 e nel 1791. Nella prefazione amore per lo Spenser lo spinse ad esplorare le fonti sulle quali questo poeta risultato la sua History of English Poetry (I, 1774; II, 1778; III, 1781 ...
Leggi Tutto
Poeta, drammaturgo e romanziere irlandese, nato a Dublino l'8 maggio 1896, morto ivi il 21 marzo 1974. Nel 1917 pubblicò − con l'aiuto di G.W. Russell − The vengeance of Fionn, secondo la moda di riproposta [...] riuscirà a liberarsi solo dopo molti anni. Nel 1921 fu costretto ad abbandonare il suo posto di docente nel cattolico University College le ironiche liriche di A sermon on Swift (1968). I suoi drammi in versi, di straordinaria maestria tecnica, sono ...
Leggi Tutto
VIGO, Lionardo
Raffaele Corso
Scrittore, poeta ed erudito nato ad Acireale il 25 settembre 1799, morto ivi il 14 aprile 1879. Fu deputato al parlamento siciliano del 1848-49.
Temperamento strano di [...] e della provenienza dei canti, spesso sbagliate o falsate.
Il V. ebbe dapprima, a collaboratori, i giovani (il Capuana, S. Salomone Marino e G. Pitrè); ma in seguito ad aspre critiche, che attaccarono l'opera sua ed alle quali presero parte il De ...
Leggi Tutto
(App. III, I, p. 60)
Poeta spagnolo, morto a Madrid il 14 dicembre 1984. Nel 1977 gli è stato concesso il Premio Nobel per la Letteratura, che va ad aggiungersi al Premio Nacional de Literatura assegnatogli [...] opera dei surrealisti francesi come pure di S. Freud, di cui fu accanito lettore tra il 1927 e il 1928), che si chiude con della vecchiaia come obbligata rinuncia all'amore e preparazione ad affrontare la morte (il ricordo del Quevedo dei sonetti ...
Leggi Tutto
i, I
s. f. o m. (radd. sint.). – 1. Nona lettera dell’alfabeto latino, che nell’uso ortografico odierno sostituisce anche, per tutte le parole italiane (eccezion fatta per pochi nomi proprî che conservano la grafia tradizionale), il segno...
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre...