Scrittrice italiana, morta a Parigi il 14 novembre 1997. Legata agli ambienti culturali antifascisti, diresse fino al 1948 la rivista Mercurio. Collaborò inoltre a numerosi giornali e periodici.
Motivo [...] degli studenti del maggio 1968 s'ispirarono i versi di Chansons des filles de mai si era stabilita definitivamente nel 1960, fu pubblicato il romanzo Sans autre lieu que Dizionario critico della letteratura italiana del Novecento, Roma 1997, ad vocem. ...
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Filologo inglese, nato a East Sheen (Londra) il 21 maggio 1920, morto a Cambridge il 24 novembre 1998. Dal 1952 fu professore nell'università di Oxford, dove tra il 1946 e il 1952 collaborò alla redazione [...] del regno di Pilo, il modo di vita delle donne, i rapporti tra Cnosso e gli altri centri di Creta, il tipo . Killen, 1986); 2° (1064-4495) (1990). Fu il curatore insieme ad altri della serie Studies in Mycenaean inscriptions and dialect inaugurata ...
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NABOKOV, Vladimir Vladimirovič (pseudon. Sirin)
Scrittore e poeta russo, nato a Pietroburgo il 23 aprile 1899; lasciata la Russia nel 1919, visse in Inghilterra, Germania, Francia; nel 1940 si trasferì [...] 1934; Priglaèenie na kazn′, "Invito ad una esecuzione", 1936; Dar, "Il Un avvenimento", 1938) ebbe notevole successo quando fu rappresentato a Parigi. Tutti questi romanzi di N ama mostrare gli accorgimenti e i trucchi, presentano un mondo costituito ...
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Narratore colombiano, nato ad Aracataca il 6 marzo 1927. Dopo un'intensa attività di giornalista, inviato speciale a New York, L'Avana, Roma, Parigi, sedi da cui tornava puntualmente alla sua residenza [...] in Spagna; attualmente vive a Barcellona. Il primo racconto pubblicato fu La bojarasca (1955) cui seguirono El coronel no tiene quien una sorta di crocicchio del tempo, dove gli anni e i secoli s'incontrano e si mescolano, in un carosello di eventi ...
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VINCENZO di Lérins
Giuseppe De Luca
Scrittore latino cristiano del sec. V. Come dice Gennadio, De vir. ill., 64, egli fu "apud monasterium lirinensis insulae presbyter". Ma non se ne sa altro. Scrisse [...] dirige le sue "responsiones ad capitula obiectionum Vincentianarum". Egli fu infatti semipelagiano, e nettamente nel sec. XIX, tanto per il Concilio Vaticano come per i prodromi del modernismo. Scritta con propositi letterarî, non si mantiene ...
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Scrittore francese, nato a Nîmes (Gard) il 6 giugno 1900. Di antica famiglia protestante, trascorse l'infanzia nei paesi del massiccio dell'Aigoual (Cévennes), compì gli studî liceali ad Alès e a Montpellier, [...] storia dell'arte lo spinsero ad entrare nel personale delle Belle Vendredi; durante la guerra fu comandante di battaglione, poi Rien qu'un témoionage (1937), sulla guerra di Spagna, e i Fragments d'un liber veritatis (1946).
Bibl.: M. Martin du ...
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Scrittore ungherese, nato il 23 ottobre 1894 a Budapest da una ricca famiglia borghese. Durante la Repubblica dei Consigli del 1919 fu membro del direttorio letterario, poi per molti anni visse all'estero. [...] al governo, per cui dovette scontare quattro anni di reclusione. I suoi romanzi allegorico-sociali, scritti dopo la liberazione, hanno Megjegyzesék egy regényhez ("Annotazioni ad un romanzo"), in Társadalmi Szemle, 1952; I. Sőtér, A torzítások ...
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(App. III, I, p. 539)
Storico delle religioni e romanziere rumeno, morto a Chicago il 22 aprile 1986.
Trasferitosi a Parigi, pubblicò alcune delle sue opere più note e consolidò tutte le sue categorie [...] di Chicago. L'ambiente statunitense gli fu favorevole: si andavano moltiplicando in quegli anni i dipartimenti di studi religiosi e molte 86; trad. it., 1979-87). E., che fino ad allora aveva lavorato o su particolari religioni o in modo ...
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. Pseudonimo dello scrittore francese Émile-Auguste Chartier, nato a Mortagne (Orne) il 3 marzo 1868. Egli è uno dei più notevoli moralisti della Francia contemporanea, di tendenze antintellettuali. Nel [...] aderisse alle cose, accettasse i dati della comune percezione dei sensi, poco disposta ad ammettere l'inconoscibile. Assertore 'homme, 1927; Propos sur le bonheur, 1928). In politica fu assertore d'un pensiero libero per il quale giustizia e giustezza ...
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JANDOLO, Augusto
Arnaldo Bocelli
Poeta romanesco, nato il 25 maggio 1873 a Roma, dove vive. Fu per un anno (1898) attore nella compagnia drammatica di Eleonora Duse; quindi si diede al commercio antiquario, [...] primo libro di versi, Li busti ar Pincio, è del 1900. Ad esso seguì via via, in giornali e riviste (specie nel Messaggero di ritmi, non esente peraltro dalla rima.
Bibl.: E. Veo, I poeti romaneschi, Roma 1927, p. 225 segg. (con la bibliografia ...
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i, I
s. f. o m. (radd. sint.). – 1. Nona lettera dell’alfabeto latino, che nell’uso ortografico odierno sostituisce anche, per tutte le parole italiane (eccezion fatta per pochi nomi proprî che conservano la grafia tradizionale), il segno...
memòria s. f. [dal lat. memoria, der. di memor -ŏris «memore»]. – 1. a. In generale, la capacità, comune a molti organismi, di conservare traccia più o meno completa e duratura degli stimoli esterni sperimentati e delle relative risposte. In...