Forma esteriore degli oggetti corporei in quanto viene percepita attraverso il senso della vista; rappresentazione con mezzi tecnici o artistici della forma esteriore di cosa reale o fittizia.
Diritto
Diritto [...] , la codifica di i. a colori o ad alta definizione, la sintesi di i. (grafica computerizzata, persecuzione contro le i. (iconoclastia) condotta dagli imperatori bizantini. Ma sotto l’imperatrice Irene il culto delle i. sacre fu ristabilito, e ...
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Livello massimo, al di sopra o al di sotto del quale si verifica un fenomeno.
Fisica
Angolo limite
In ottica, nel passaggio di un raggio da un mezzo a un altro con indice di rifrazione assoluto inferiore [...] bosco a latifoglie in quanto esso sfuma gradatamente in quello ad aghifoglie. Il l. delle foreste a conifere corrisponde abbastanza aree, volumi di figure geometriche). Fu poi ripresa e utilizzata sistematicamente da I. Newton e G. Leibniz, ideatori ...
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Termine con cui è anche chiamata l'algebra combinatoria, disciplina che studia, piuttosto che le strutture algebriche classiche (gruppo, anello, corpo, ecc.), le strutture algebriche di tipo più semplice, [...] era vera, come fu stabilito da Gaston Tarry con un’analisi dettagliata di tutti i casi possibili, la seconda invece fu dimostrata falsa da Raj interessanti della moderna combinatoria sono strettamente legate ad altre parti della matematica, e non ...
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Operazione statistica di rilevazione totale e diretta dello Stato di un fatto collettivo in un dato momento. È caratterizzato dall’istantaneità, dalla generalità e dalla periodicità. Al c., inteso come [...] della popolazione
È volto ad accertare lo stato della popo popolazione datano da epoche molto remote, già tra i Sumeri (intorno al 3800 a.C.), in Egitto l’8° c. generale della popolazione. Tale cadenza fu interrotta dalla guerra. Il 9° c. ebbe luogo ...
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Fisico e matematico (Faenza o Modigliana 1608 - Firenze 1647). Succeduto a G. Galilei nell'incarico di matematico e filosofo del granduca di Toscana (1641), dimostrò la possibilità del vuoto in natura, [...] accogliere T. nella casa di Galilei ad Arcetri, dove il giovane giunse nei primi ripercorre C in senso inverso; ossia che i fenomeni meccanici sono reversibili e che il T. e dal 1667 barometro da R. Boyle, fu descritto da T. in una lettera del 1644 a ...
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Matematico greco, autore di numerosi trattati, operò attorno al 300 a. C. nella colonia di Alessandria, allora di recente fondazione. E. è particolarmente noto per un'opera, gli Elementi (v.), contenente [...] tutto lascia supporre che gli Elementi fossero i primi ad assegnare alla matematica una struttura così rigorosamente assiomatica del sec. 19°; dal Medioevo fin quasi al sec. 19°, fu ritenuta un modello di ragionamento e, in una certa misura, del ...
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Biologia
L’accrescimento numerico degli organismi viventi mediante la riproduzione biologica. Il coefficiente di m. è diverso nelle diverse specie. L’aumento degli individui di una specie, nelle successive [...] il segno × o anche un punto posto tra i numeri da moltiplicare (detti fattori). Si può però Il simbolo × fu introdotto da W. Oughtred. Moltiplicare a per b, se si tratta di numeri interi, significa addizionare b termini tutti uguali ad a:
La ...
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Matematico italiano (Pavia 1830 - Roma 1903), fratello del pittore Tranquillo. Fece i suoi studî a Pavia, interrompendoli nel 1848 per partecipare come volontario alla guerra per l'indipendenza. Fu prof. [...] 1873 direttore della scuola degli ingegneri; fu membro del Consiglio superiore dell'istruzione procedimenti di geometria pura (Introduzione ad una teoria geometrica delle curve piane attività (che ha inizio con i Preliminari di una teoria geometrica ...
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sistema Nell’ambito scientifico, qualsiasi oggetto di studio che, pur essendo costituito da diversi elementi reciprocamente interconnessi e interagenti tra loro e con l’ambiente esterno, reagisce o evolve [...] susseguiti, ma senza dar luogo ad assetti stabili e duraturi, se . Il primo s. delle belle arti fu proposto da C. Batteux (Les beaux- relativamente al mezzo in cui essa si trova, s distanza fra i vertici; quanto alla distanza focale si ha: f(n−1)[s ...
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Letteratura
Disciplina che ha per oggetto lo studio della versificazione, fondata su un complesso di norme che variano secondo la natura di ciascuna lingua e le convenzioni che si stabiliscono in rapporto [...] variabilità melodica, con esso destinato ad armonizzarsi naturalmente nella canzone e, nel primo dell’Adelchi) non fu alieno A. Manzoni, che però 8, 11 o 12), in base al quale si distinguono i vari tipi di strofe; quelli di uso più frequente sono la ...
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i, I
s. f. o m. (radd. sint.). – 1. Nona lettera dell’alfabeto latino, che nell’uso ortografico odierno sostituisce anche, per tutte le parole italiane (eccezion fatta per pochi nomi proprî che conservano la grafia tradizionale), il segno...
persóna s. f. [lat. persōna, voce di origine prob. etrusca, che significava propr. «maschera teatrale» e poi prese il valore di «individuo di sesso non specificato», «corpo», e fu usata come termine grammaticale e teologico]. – 1. a. Individuo...