Maffeo Barberini (Firenze 1568 - Roma 1644). Eletto papa nel 1623, sostenitore convinto della suprema autorità della Chiesa, si mostrò anche geloso della propria autorità personale. Attuò numerose riforme [...] potenziamento dell'Inquisizione. Riuscì ad annettere allo Stato pontificio il Ducato di Urbino (1631). Fu uomo amante del fasto della pace di Ratisbona; né privi di efficacia furono i suoi interventi nelle altre grosse e piccole questioni agitate in ...
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Nobile romano (m. Roma 757), successe ai papi Zaccaria e Stefano (752). Regnò in un momento difficile nella storia del Ducato romano a causa della politica di Astolfo re dei Longobardi, che, conquistato [...] un accordo pacifico col re longobardo, S., dopo aver saggiato i sentimenti di Pipino il Breve, si recò a Pavia (753) a Quierzy, nella quale fu decisa la guerra ad Astolfo, visto l'esito negativo delle varie ambascerie. Astolfo fu vinto sulle Alpi e a ...
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Pierre-Roger de Beaufort (Maumont 1329 - Roma 1378); nipote di Clemente VI, seguì gli studî giuridici a Perugia col celebre Baldo; cardinale diacono di S. Maria Nova dal 1348 con fama di vita integra e [...] religiosamente elevata, fu eletto papa nel 1370 e incoronato ad Avignone nel 1371. Pur essendo stato esponente, fra i cardinali, del partito limosino, sostenitore della residenza ad Avignone, comprese ben presto la necessità di tornare a Roma per ...
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Al secolo Brunone dei conti di Egisheim-Dagsburg (Egisheim, Alsazia, 1002 - Roma 1054); vescovo di Toul (1026), aderì al programma riformatore lorenese inteso ad affrancare la Chiesa dall'Impero, restituendo [...] , dagli interessi contrastanti dell'Impero. Poco fortunata fu la sua politica nei confronti dell'Italia meridionale: Fortore (1053) e liberato l'anno dopo, dovette riconoscere i dominî normanni nel principato di Benevento, esclusa la città che rimase ...
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Fabio Chigi (Siena 1599 - Roma 1667), vescovo di Nardò e inquisitore di Malta (1635), nunzio a Colonia (1639) e (1643-48) presso il congresso della pace in Münster (Vestfalia), dove, obbedendo alle istruzioni [...] stato di Innocenzo X (1651), cardinale (1652); fu eletto pontefice il 7 apr. 1655. Proseguì bolle Cum occasione (1653) e Ad Sanctam beati Petri sedem (1656); di piazza del Popolo e porta omonima, oltre i restauri alla chiesa di S. Maria del Popolo, ...
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Anselmo da Baggio presso Milano (m. Roma 21 apr. 1073), vescovo di Lucca nel 1057, legato pontificio a Milano con Ildebrando (futuro Gregorio VII) e s. Pier Damiani per promuovere la riforma della Chiesa; [...] Onorio II. Dopo una serie di scontri armati presso Roma tra i seguaci dei due avversarî, si ebbe un tentativo di mediazione , propose di sottomettere la questione ad un concilio, tenutosi a Mantova (1064); A. fu da tutti riconosciuto pontefice. Nella ...
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Teofilatto (m. 1055 circa), figlio di Alberico III, fu fatto papa in età giovanile (secondo alcune fonti all'età circa di 12 anni) dal partito dei Tuscolani nel 1032. Ligio dapprima a Corrado II, che appoggiò [...] e corrotto, costretto a fuggire da un'insurrezione popolare, fu sostituito da Giovanni vescovo di Sabina, col nome di pressioni di Bonifacio di Toscana, costretto a sua volta ad appoggiare il candidato imperiale Poppone, vescovo di Bressanone (Damaso ...
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Composto chimico di formula H2O, assai diffuso in natura nei suoi tre stati d’aggregazione: solido, liquido e aeriforme. Nel linguaggio corrente s’intende in genere l’a. allo stato liquido.
Per la sua [...] quattro elementi ed elemento l’a. fu ritenuta finché H. Cavendish (1781) se il tenore di sodio è superiore a 200 mg/l;
i) «indicata per le diete povere di sodio», se il tenore di scambio termico per impianti di riscaldamento (ad a. o a vapore acqueo) e ...
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Stato dell’Africa orientale. Confina a N con l’Eritrea, a E con la Somalia e la Repubblica di Gibuti, a S con il Kenya, a O con il Sud Sudan.
Il paese, tipicamente di montagna, può essere sommariamente [...] strutture sociali, ancorate a profonde tradizioni classiste e ad antichi privilegi tribali. Il primo atto veramente rivoluzionario del regime d’ispirazione marxista fu la riforma agraria (1975), i cui risultati furono nel complesso deludenti, in ...
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Il fondatore del cristianesimo e della Chiesa; secondo la fede cristiana, il Redentore del genere umano e, conforme alle definizioni dei primi quattro concilî ecumenici, il Figlio di Dio, Verbo incarnato, [...] e mezzo. A risolvere tale difficoltà si indicano gli accenni dei Sinottici ad altre occasioni in cui G. C. si sarebbe trovato in Gerusalemme il mondo fu fatto per mezzo di lui, eppure il mondo non lo riconobbe. Venne fra la sua gente, ma i suoi non ...
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i, I
s. f. o m. (radd. sint.). – 1. Nona lettera dell’alfabeto latino, che nell’uso ortografico odierno sostituisce anche, per tutte le parole italiane (eccezion fatta per pochi nomi proprî che conservano la grafia tradizionale), il segno...
persóna s. f. [lat. persōna, voce di origine prob. etrusca, che significava propr. «maschera teatrale» e poi prese il valore di «individuo di sesso non specificato», «corpo», e fu usata come termine grammaticale e teologico]. – 1. a. Individuo...