Teologo e scienziato (La Soultière, Maine, 1588 - Parigi 1648). Nel 1611 entrò nell'ordine dei minimi; insegnò a Nevers e a Parigi. Fu in contatto con i più noti filosofi, eruditi e scienziati del suo [...] Huygens, E. Torricelli. Come teologo, fu legato alla tradizione scolastica, ma per i suoi molteplici interessi scientifici si mostrò aperto a G. Galilei e a P. Charron, messi insieme ad altri "novatori" considerati "atei" e "libertini") in ...
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Carlo Cellucci
Teologo cattolico, logico e matematico (Praga 1781 - ivi 1848). Figlio di un emigrato italiano nativo di Nesso, nel 1805 fu nominato prof. di filosofia della religione all'univ. di Praga. [...] ordinato sacerdote. Nel 1820 fu destituito dall'insegnamento con decreto con le loro espressioni linguistiche. Mentre i pensieri hanno un carattere concreto, spazio definizione degli insiemi infiniti, e continuò ad attenersi alla dottrina che il tutto ...
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Storico, archeologo, erudito francese (Saint-Servan, Ille-et-Vilaine, 1843 - Roma 1922). Fu studioso fedele al più rigido e scrupoloso metodo storico accompagnato da una conoscenza notevolissima dei problemi [...] dopo, iniziava i suoi corsi di storia della Chiesa antica all'Institut catholique; dal 1895 alla morte fu direttore dell'École Spirito caustico, ma sostanzialmente scettico, anche rispetto ad alcuni problemi di fondo sollevati dal modernismo, dopo ...
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Storico e patriota italiano (Napoli 1811 - Montecassino 1897). Monaco nell'abbazia di Montecassino, dedito agli studi di storia, si impegnò attraverso i suoi scritti nella politica ecclesiastica del suo [...] la spedizione francese, fu costretto a trovare scampo in Toscana; tornò nel 1850 a Montecassino riprendendo i suoi studi di , La conciliazione (1887), certo già noto a Crispi e ad esponenti vaticani. Sconfessato però dal papa come dal governo italiano ...
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Mosè (ebr. Mōsheh) Nella Bibbia, liberatore del popolo d’Israele dall’Egitto e suo legislatore nel deserto. Secondo il racconto dell’Esodo, nacque dalla stirpe di Levi, mentre gli Ebrei in Egitto erano [...] nel fiume secondo i decreti della persecuzione, lo depose nella giuncaia del Nilo entro una cesta, e qui fu trovato da una del faraone, che voleva nuovamente trattenerli, riuscirono tuttavia ad attraversare il mare, che travolse invece gli inseguitori ...
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Andrèa, apostolo, santo. - Uno dei dodici apostoli, seguaci fedeli di Gesù, dal battesimo di Giovanni alla resurrezione. Fratello di Pietro, come lui pescatore a Cafarnao e con lui chiamato da Gesù all'apostolato.
Vita [...] ha i 5 pani e i 2 pesci della prima moltiplicazione. Secondo Giovanni, era discepolo del Battista e fu chiamato a Brescia, Concordia, Aquileia, Ravenna e Rouen nei secc. 5º e 6º) e ad Amalfi nel sec. 13º; la testa a S. Pietro in Vaticano (1462). Festa ...
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(gr. Θησεύς) Mitico eroe dell’Attica, figlio di Egeo, re di Atene, e di Etra. Partito per Creta con i giovani ateniesi che costituivano l’annuo tributo al Minotauro, si fece chiudere con loro nel Labirinto; [...] ’amico Piritoo, T. rapì Elena e poi discese nell’Ade, per rapire Persefone; ma i due amici vennero incatenati e liberati poi da Eracle. Tornato ad Atene, fu cacciato dal pretendente Menesteo; si recò allora in Sciro dove venne precipitato da una rupe ...
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Il primo grande profeta d'Israele (1a metà del sec. 9º a. C.); non ci restano scritti di lui, che pur ebbe nella vita politica e religiosa del suo tempo una parte eminente. Nativo, forse, di Tesbe di Galaad, [...] fu il protagonista delle più importanti vicende religiose del il profeta mosse dal monte Carmelo ad annunciare una desolante siccità inviata da di "Yahweh è il mio Dio" [in ebraico Ēliyyāhū], i 400 profeti di Baal furono giustiziati, e di lì a poco ...
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Scrittore ecclesiastico (n. verso la fine del sec. 4º presso Bordeaux - m. 460 circa). Teologicamente il punto di vista di P. d'Aquitania è quello espresso da S. Agostino specialmente nelle sue opere contro [...] fidei P. fu, contro Cassiano e Vincenzo di Lérins, il paladino deciso dell'agostinismo. Rivoltosi (428) ad Agostino per responsiones: suoi sono anche i Capitula aggiunti alla lettera con cui papa Celestino nel 431 invitava i monaci di Marsiglia e di ...
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(gr. Κυβέλη, lat. Cybĕle) Divinità identificata con la Grande Madre, dal 2° millennio a.C. oggetto di culto nel mondo antico a partire da una vasta area dell’Asia Minore, poi in Grecia e in Occidente (Kubaba).
La [...] , accolto da Roma all’inizio del 2° sec. a.C., fu poi diffuso in tutto il mondo romano, è la C. già culto era l’orgiasmo sfrenato: i devoti si esaltavano al fragore di aggiungevano le pratiche autolesive (comuni ad altri culti asiatici di grandi ...
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i, I
s. f. o m. (radd. sint.). – 1. Nona lettera dell’alfabeto latino, che nell’uso ortografico odierno sostituisce anche, per tutte le parole italiane (eccezion fatta per pochi nomi proprî che conservano la grafia tradizionale), il segno...
persóna s. f. [lat. persōna, voce di origine prob. etrusca, che significava propr. «maschera teatrale» e poi prese il valore di «individuo di sesso non specificato», «corpo», e fu usata come termine grammaticale e teologico]. – 1. a. Individuo...