Figlio naturale (1431-1494) di Alfonso V re d'Aragona, divenne re nel 1458. Procedette a un efficace ordinamento amministrativo, cercando di togliere forza al baronaggio e sostenendo i diritti degli ordini [...] , che s'era mostrata favorevole a una restaurazione angioina; oltre i porti di Puglia danneggiati, ne ebbe le finanze sconvolte, sicché fu costretto ad aumentare la pressione tributaria. Annullatesi così le precedenti benefiche riforme, assunse ...
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Filosofo e uomo politico italiano (Cassino 1843 - Roma 1904). Tra i massimi studiosi italiani del marxismo, dopo aver iniziato lo studio sistematico dei testi di K. Marx e F. Engels, s'impegnò in un'opera [...] fu professore di filosofia morale e di pedagogia all'università di Roma. In questo periodo fu in corrispondenza con F. Engels (Lettere ad Engels, pubblicate la prima volta tra il il primo e certamente uno tra i maggiori studiosi del marxismo in Italia ...
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Ammiraglio e doge di Venezia (Venezia 1107 circa - Costantinopoli 1205), primo della famiglia. Iniziò la vita politica nel 1172 come ambasciatore di Venezia presso l'imperatore Manuele Comneno, e subito [...] Il 21 giugno 1192, ottantacinquenne e cieco, fu assunto al dogato e s'impegnò, primo fra i dogi di Venezia, con la promissione ducale a rispettare alcune consuetudini e ad accettare limiti alla sua autorità. Impiegò i primi anni del suo dogato nelle ...
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Figlio (Napoli 1448 - Messina 1495) di Ferdinando I, nominato principe di Capua dall'avo Alfonso I, ebbe il titolo di duca di Calabria quando il padre divenne re (1458); acquistò, dalla giovinezza, fama [...] fu nominato capitano generale della Lega contro i Veneziani. Con la sua rudezza intransigente s'inimicò il papa Innocenzo VIII, e fu Moro (secondo i propositi di Ferdinando I) a Gian consapevole della propria impopolarità tra i sudditi, A. abdicò (23 ...
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sultano Titolo del sovrano dell’Impero ottomano (fino al 1922) e di altri principi orientali.
Il termine, usato per la prima volta come titolo ufficiale nell’875 d.C., quando il califfo al-Mu‛tamid lo [...] Ṣalāḥ ad-Dīn), fondatore della dinastia ayyubita, e molti dei suoi successori, ufficialmente solo malik «re». S. fu il sua accezione più famosa, fu il titolo del sovrano ottomano, a partire forse già da Orkhān o Bāyazīd I, certo da Maometto II ...
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Doge di Venezia (Venezia 1373 - ivi 1457). Percorse rapidamente e con successo le maggiori cariche interne della Repubblica: fu capo della Quarantia nel 1401, due volte capo del Consiglio dei Dieci nel [...] fu fautore di una politica di espansione e di conquista nel retroterra veneziano, venendo perciò in conflitto con i signori di Milano. Le lotte contro i dei dieci, con una procedura inconsueta, lo costrinse ad abbandonare la carica. F. moriva di lì a ...
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Giuseppe Vacca
Uomo politico italiano (Genova 1893 - Jalta 1964). Animatore con A. Gramsci del giornale l'Ordine nuovo, aderì al Partito comunista d'Italia (1921); dopo l'arresto di Gramsci divenne segretario [...] . Estromesso Bucharin dalla guida del Comintern, nel luglio del 1929 la nuova linea dell'Internazionale fu imposta anche al PCd'I e T. fu costretto ad abbandonare la strategia gradualistica di lotta al fascismo elaborata insieme a Gramsci nel 1925-26 ...
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Comune della Campania (59,85 km2 con 131.556 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. È situata sulla costa settentrionale del golfo omonimo, sulle pendici meridionali e ai piedi di una collina alla destra [...] da Papio Mutilo (89 a.C.). Contesa fra i Bizantini e i Goti durante la guerra gotica, fu in mano a Belisario (536-539), quindi a è il duomo (1076-85), grandioso edificio, con portico ad archi con piedritti impostati su colonne antiche e interno ( ...
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Uomo politico (Arras 1758 - Parigi 1794). Fu tra le maggiori personalità della Rivoluzione francese. Divenuto capo del club dei giacobini, si oppose con intransigenza alle forze rivoluzionarie moderate. [...] le Grand, terminati gli studi, esercitò l'avvocatura ad Arras. Nel 1789 fu eletto deputato agli Stati Generali; intransigente nei suoi all'interno. Iniziate le ostilità (20 apr. 1792), i primi insuccessi militari e il veto del re ai decreti dell ...
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Figlia (Roma 1480 - castello di Belriguardo, Ferrara, 1519) di Rodrigo B. e di Vannozza Catanei, promessa allo spagnolo Don Cesare conte di Aversa, fu poi dal padre, diventato papa Alessandro VI, per suggellare [...] per volontà del papa dichiarato nullo il matrimonio, sposò secondo i nuovi disegni del pontefice, Alfonso d'Aragona, duca di Cesare Borgia il 18 ag. Lucrezia era allora data in sposa ad Alfonso d'Este, primogenito del duca di Ferrara, che dovette, ...
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i, I
s. f. o m. (radd. sint.). – 1. Nona lettera dell’alfabeto latino, che nell’uso ortografico odierno sostituisce anche, per tutte le parole italiane (eccezion fatta per pochi nomi proprî che conservano la grafia tradizionale), il segno...
persóna s. f. [lat. persōna, voce di origine prob. etrusca, che significava propr. «maschera teatrale» e poi prese il valore di «individuo di sesso non specificato», «corpo», e fu usata come termine grammaticale e teologico]. – 1. a. Individuo...