Shelley, Percy Bysshe. - Poeta inglese (n. Field Place, Horsham, Sussex, 1792 - m. mare di Versilia 1822). Di famiglia antica e facoltosa, fu educato a Eton e a Oxford, da dove fu espulso (1811) per l'opuscolo [...] e nutrì il suo amore del meraviglioso con i romanzi di A. Radcliffe, che imitò in una tempesta. Il corpo, ricuperato, fu cremato sulla spiaggia, e le ceneri del cosmo, da un altro lato si eleva ad apostolo di una nuova religione, umanizza la ...
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Scrittore austriaco (Klagenfurt 1880 - Ginevra 1942). Dopo essersi lasciato alle spalle un'insostenibile situazione familiare e la frequentazione di collegi e accademie militari, si diplomò in ingegneria [...] alla lettura dei principali scrittori tedeschi ed europei, fondamentale fu per M. la lezione tratta da Nietzsche che aveva dissolto della vita che si sottrae ad essere ordinata dal pensiero e dalla scrittura, i particolari acquistano una selvaggia ...
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Maraini, Dacia. - Scrittrice italiana (n. Fiesole 1936). Autrice di narrativa, poesia, teatro e saggistica, acuta e sensibile indagatrice della condizione della donna, ha spesso delineato nei suoi testi [...] dove, tra il 1943 e il 1946, fu internata con la famiglia nel campo di concentramento dalla madre. Nel 1957 fondò insieme ad altri la rivista letteraria «Tempo Buio (1999); La nave per Kobe (2001); i romanzi Colomba (2004). Nel 2007 ha pubblicato Il ...
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Benedettino (Magonza 784 circa - ivi 856). Enciclopedista, organizzatore e divulgatore di cultura tra i più importanti dell'alto Medioevo, operando alle frontiere della cristianità, R. portò avanti, con [...] L'ideale culturale di cui R. fu assertore consiste nella capacità di esprimersi della polisemia del testo biblico e i relativi metodi interpretativi. Funzionale e doctrina christiana di s. Agostino, oltre ad altri autori (Isidoro di Siviglia, s ...
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(gr. Μήδεια, lat. Medēa)
Mitologia
Eroina della mitologia greca, figlia di Eeta re della Colchide, fratello di Circe e di Pasifae, e della Oceanide Idyia. Ma secondo un'altra tradizione sua madre sarebbe [...] 'aratro seminasse in un campo sacro ad Ares denti di drago e combattesse poi con i giganti in armi che ne sarebbero da Iolco con Giasone, si rifugiò a Corinto e successivamente fu ripudiata dal marito del cui tradimento si vendicò facendo morire ...
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Poeta (Milano 1776 - ivi 1821). Anticlassicista, P. rappresenta, insieme con G. G. Belli, un momento essenziale, e artisticamente dei più alti, del primo Romanticismo italiano. Egli ha saputo descrivere [...] uno dei temi dominanti della sua poesia. Sui sedici anni fu mandato ad Augusta, in Germania, perché si avviasse alla mercatura. Ma sua poesia preti, nobili e prostitute del suo tempo, e i suoi don Rodrigo li trovava nella vita quotidiana, non nella ...
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Drammaturgo inglese (Londra 1930 - ivi 2008). Scrittore tra i più complessi e originali della sua generazione, P. si formò come attore per poi esordire come autore teatrale. Le sue opere sono basate su [...] Iniziò la carriera come attore radiofonico per i radiodrammi della BBC (fu attivo in compagnie di repertorio con invece un grande successo e il suo nome iniziò ad affermarsi sulla scena teatrale londinese. Associate director del National Theatre ...
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Pittore e poeta (Napoli 1615 - Roma 1673). La sua fama è legata soprattutto alla rappresentazione di paesaggi, caratterizzati da una natura aspra e selvaggia, alle scene di battaglia, contraddistinte da [...] fu in contatto con l'ambiente intellettuale della città; in questi anni iniziò a scrivere le Satire, in cui espose tra l'altro i pittura, in cui R. ripudiava la pittura di genere. Ad esse seguirono La guerra, in cui prendendo spunto dalla rivolta di ...
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Poeta tedesco (Glogau, Slesia, 1616 - ivi 1664); per la poliedricità della sua produzione (fu infatti lirico, epigrammatico, innografo, soprattutto drammaturgo), è l'autore più significativo dell'epoca [...] lui un mecenate che, morto nel 1637, gli fornì per volontà testamentaria i mezzi per perfezionare la sua formazione in università straniere. Così, nel 1638, fu prima ad Amsterdam e quindi a Leida, dove poi egli stesso insegnò. Fece ulteriori viaggi ...
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Poeta e drammaturgo tedesco (Weimar 1761 - Mannheim 1819). Scrittore estremamente prolifico e versatile, ha lasciato una serie innumerevole di lavori teatrali, affermandosi come il favorito dal pubblico [...] russa dallo zar Paolo I, indusse questo non solo a concedere a K. la grazia, ma anche ad affidargli la direzione del teatro anche la sua produzione teatrale fu in notevole parte subito trascurabile, specie i drammi storici e di polemica politica ...
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i, I
s. f. o m. (radd. sint.). – 1. Nona lettera dell’alfabeto latino, che nell’uso ortografico odierno sostituisce anche, per tutte le parole italiane (eccezion fatta per pochi nomi proprî che conservano la grafia tradizionale), il segno...
persóna s. f. [lat. persōna, voce di origine prob. etrusca, che significava propr. «maschera teatrale» e poi prese il valore di «individuo di sesso non specificato», «corpo», e fu usata come termine grammaticale e teologico]. – 1. a. Individuo...