Terapia genica
Arturo Falaschi
Mauro Giacca
La terapia genica si è sviluppata, a partire dalla fine degli anni Ottanta del XX sec., grazie ai progressi compiuti nella comprensione delle basi molecolari [...] quelli che mirano ad aumentare l'efficienza di riconoscimento del tumore da parte del sistema immunitario. I primi, infatti, il 1987 una prima sperimentazione clinica di trasferimento genico fu praticata negli Stati Uniti, in modo surrettizio, su un ...
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La teoria di Haller: fibra, irritabilità e sensibilità
Il meccanicismo, com'è noto, si definì in modo compiuto e si pose di diritto come la nuova struttura di base per ogni scienza all'incirca nel corso [...] organi ‒ egli sostenne ‒ e non i tessuti specifici), e l'orrore per il sistema fu aggravato dal 'tradimento' che de Haen e dice "c'è uno spirito che la muove […] ed è pronto ad adorarlo" (ibidem, IV, p. 114). Con molta lucidità, Haller si assunse ...
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Neuroni e sinapsi
Fabio Benfenati
Ottavio Cremona
I neuroni sono i componenti fondamentali del tessuto nervoso e formano circuiti complessi in grado di ricevere, elaborare, conservare e trasmettere [...] per quasi quindici anni, fino a quando fu notato che tali cellule proliferanti erano perfettamente i neurotrasmettitori devono essere raggruppati in una zona che sia alla minima distanza dalla zona attiva presinaptica, così da essere esposti ad ...
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Biomateriali
PPaolo Ferruti
di Paolo Ferruti
SOMMARIO: 1. Introduzione. ▭ 2. Definizioni: a) biomateriale e dispositivo medico; b) biocompatibilità; c) degradazione dei materiali in ambiente biologico. [...] cuore e polmoni isolati, noto oggi come 'macchina cuore-polmoni', fu sviluppato nel 1937 da John Gibbon e introdotto nella pratica clinica nel ad esempio, le polianidridi, i poliacetali, i poliortoesteri, il chitosano e i suoi derivati, i ...
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La grande scienza. Neurofisiologia
Francesco Lacquaniti
Neurofisiologia
La neurofisiologia è una disciplina scientifica relativamente giovane dal punto di vista delle metodologie impiegate. Le tematiche [...] della 'localizzazione' delle funzioni, Wernicke fu anche tra i primi a suggerire come essa dovesse essere particolari regioni cerebrali, la teoria della 'localizzazione' tendeva ad assumere un'enunciazione così rigida da suscitare le reazioni di ...
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Apprendimento e controllo degli atti motori
Emilio Bizzi
(Department of Brain and Cognitive Sciences, Massachusetts Institute of Technology Cambridge, Massachusetts, USA)
Ferdinando A. Mussa-Ivaldi
(Department [...] gomito, Q2. Le variabili Ij e 1₂ indicano i momenti di inerzia dei due segmenti; mj e m2 e collaboratori (1976). Uno di questi studi fu condotto da A. Polit e Bizzi (1979) diverse parti del cervello ad apprendere e ad assemblare frammenti diversi e ...
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Verso un sistema immunitario artificiale: le immunotecnologie
Silvia Biocca
(Dipartimento di Neuroscienze, Università di Roma Tor Vergata Roma, Italia)
Antonino Cattaneo
(Settore di Biofisica, Scuola [...] .
In generale, tutti i metodi menzionati permettono di arrivare ad anticorpi con affinità nanomolare, la potenzialità del sistema immunitario come sorgente di anticorpi con attività catalitica fu sfruttata, nel 1986, dai gruppi di P.G. Schulz e R ...
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Farmacologia e sperimentazione animale
Silvio Garattini
sommario: 1. Premesse generali. 2. Gli argomenti degli oppositori. a) Differenze e similitudini tra l'uomo e gli animali. b) Le tecniche alternative. [...] alcune malattie. Basti pensare al ruolo che hanno avuto i vaccini; ad esempio, prima del vaccino contro la poliomielite, solo in esame; ciò tuttavia fu possibile solo impiegando dei ratti, il cui fegato poteva fornire i cosiddetti enzimi microsomiali ...
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Sars
Minacce globali da virus emergenti
L'emergenza dell'infezione da Coronavirus SARS-CoV
di Maria Rapicetta
15 marzo
L'Organizzazione mondiale della sanità lancia l'allarme per il diffondersi di una [...] con l'ausilio di una rete informatica istituita ad hoc. I dati delle notifiche hanno costituito la base per mondiale quando, in seguito alla creazione della Società delle Nazioni, fu fondata l'Organizzazione di igiene della Società delle Nazioni, che ...
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Udito
GGeorg von Békésy
di Georg von Békésy
SOMMARIO: 1. Cenni storici. □ 2. L'orecchio medio: a) elementi di anatomia; b) meccanismi di trasmissione dei suoni. □ 3. L'orecchio interno: a) generalità [...] .
Uno dei maggiori ostacoli allo sviluppo della fisiologia dell'udito fu l'opera di Aristotele: egli infatti introdusse il concetto che per dell'atomo di idrogeno, cosa che i fisici atomici hanno difficoltà ad ammettere ma che può essere con facilità ...
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i, I
s. f. o m. (radd. sint.). – 1. Nona lettera dell’alfabeto latino, che nell’uso ortografico odierno sostituisce anche, per tutte le parole italiane (eccezion fatta per pochi nomi proprî che conservano la grafia tradizionale), il segno...
memòria s. f. [dal lat. memoria, der. di memor -ŏris «memore»]. – 1. a. In generale, la capacità, comune a molti organismi, di conservare traccia più o meno completa e duratura degli stimoli esterni sperimentati e delle relative risposte. In...