Capillare
Gabriella Argentin
I capillari (dal latino capillus, "capello") sono condotti anatomici di forma cilindrica e di dimensioni microscopiche. Rappresentano i più piccoli vasi dell'apparato circolatorio [...] Il termine capillare fu coniato dall'anatomista M. Malpighi, che nel 1661 individuò per la prima volta i capillari sanguigni ingresso e l'uscita delle sostanze. I capillari partecipano intensamente ad alcuni processi fisiopatologici e patologici: per ...
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FIORAVANTI, Leonardo
Anna Mainardi
Nacque a Bologna presumibilmente nel 1517 (sembra infatti identificabile col figlio di Gabriele e Margherita, battezzato nella parrocchia di S. Pietro il 10 maggio). [...] viaggio e descrisse poi scrupolosamente fu l'asportazione della milza ad una giovane donna in fin Furfaro, Le terme italiane del '500 nell'opera di L. F., in I Congresso italiano di studi storici termali, Salsomaggiore Terme, 5-6 ott. 1963, Fidenza ...
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ARANZIO (Aranzi), Giulio Cesare
Felice Mondella
Nacque a Bologna, probabilmente nel 1530, e si adottorò, il 20 maggio 1556, in filosofia e medicina presso lo Studio petroniano, dove era stato allievo [...] di chirurgia e tale incarico sostenne finché non gli fu affidata la cattedra di anatomia, il 27 sett. esperienza e dalle esigenze di medico che fra i primi nel '500 esercita quell'arte ostetrica lasciata natura, quale si ha ad esempio in Vesalio, un ...
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BENEVOLI, Antonio
Domenico Celestino
Nato nel 1685 a Castel delle Preci, presso Spoleto, da famiglia originaria di Norcia, apprese i primi rudimenti dell'arte chirurgica nella terra natale; successivamente, [...] progressi e poteva vantare tra i suoi cultori nomi illustri, come del cristallino fosse la causa della cataratta fu enunciata all'inizio del sec. XVIII da tale dettagliato reperto anatomopatologico chiama ad arbitro sulla validità delle due dottrine ...
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Dialisi
Carlo Umberto Casciani
Massimo Morosetti
Con il termine dialisi (dal greco διάλυσις, "scioglimento") si indica, in chimica, la separazione di soluti in base alla loro diversa velocità di diffusione [...] intervento terapeutico per la depurazione del sangue nell'uomo fu compiuto nel 1913 da J.J. Abel, B.B allo stadio terminale. Al contrario, i pazienti in cui la malattia viene riconosciuta permesso trattamenti sul tumore ad alte dosi di chemioterapici ...
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D'URSO, Gaspare
Giuseppina Bock Berti
Nacque a Trapani l'11 maggio 1861. Iscrittosi alla facoltà di medicina e chirurgia dell'università di Napoli, vi si laureò nel luglio del 1885 con lode e giudizio [...] in tale insegnamento, tenuto fino ad allora per incarico, succedeva al clinico chirurgo F. Durante. Fu merito dei D. l' del gomito, in Memorie chirurgiche pubblicate in onore di E. Bottini, I, Palermo 1903, pp. 356-360) e quella delle vie biliari: la ...
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DUBINI, Angelo
Luigi Belloni
Nato a Milano l'8 dic. 1813 da Angelo e da Maria Cerini, si laureò in medicina all'università di Pavia nel 1837.
Iniziata la carriera medica all'ospedale Maggiore di Milano, [...] a Parigi, dove frequentò anche i corsi di G. Andral. Nel verme, non era propenso ad attribuire all'Agchylostoma duodenale un D. si era dedicato all'apicoltura).
Il D. fu membro corrispondente di numerose società scientifiche italiane e straniere. ...
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D'APOLITO, Nicola
Vincenzo Busacchi
Nacque a Cagnano Varano (Foggia) il 19 marzo 1815 da Francescantonio, medico, e da Bartolomea Curatolo, ultimo di nove figli. Alla sua nascita, i genitori, secondi [...] allora in uso dei quali riassumeva i vantaggi eliminando gran parte degli inconvenienti sierose lese messe a contatto tra loro. Fu soprattutto Alfred Velpeau a dare la dimostrazione dal Velpeau e le altre fino ad allora usate.
Il nuovo metodo di ...
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BARDELLI, Lorenzo
Domenico Celestino
Nacque a Montevettolini (Pistoia) il 30 giugno 1869. Nel 1893 si laureò in medicina presso l'università di Siena; nello stesso anno venne nominato assistente della [...] tracoma. Manuale pratico ad uso dei medici generici e degli studenti (Firenze 1940), in cui sono esposti i criteri fondamentali per la diagnosi e la cura del tracoma. Purtroppo egli non poté terminare l'opera.
Il B. fu socio fondatore della Società ...
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BRERA, Valeriano Luigi
Egisto Taccari
Nato a Pavia il, 7 giugno 1772, studiò medicina nell'università della sua città, allievo di A. Volta, di L. Spallanzani, di A. Scarpa. Laureatosi nel 1793, fu subito [...] e per un certo tempo viaggiò, visitando i maggiori centri medici europei: tra l'altro fu a Vienna, a Lipsia, a Londra, medicina in Italia, V, Napoli 1848, ad Indicem;B. Zaniboni, La clinica medica di Padova, in La medicina ital., I (1920), 7, p. 57; A ...
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i, I
s. f. o m. (radd. sint.). – 1. Nona lettera dell’alfabeto latino, che nell’uso ortografico odierno sostituisce anche, per tutte le parole italiane (eccezion fatta per pochi nomi proprî che conservano la grafia tradizionale), il segno...
memòria s. f. [dal lat. memoria, der. di memor -ŏris «memore»]. – 1. a. In generale, la capacità, comune a molti organismi, di conservare traccia più o meno completa e duratura degli stimoli esterni sperimentati e delle relative risposte. In...