Teologo (Patcham, Sussex, 1240 circa - Mortlake 1292). Fu uno dei principali rappresentanti della reazione dell'agostinismo francescano contro l'affermarsi dell'aristotelismo domenicano che si veniva [...] arcivescovo di Canterbury (1279), iniziò una vasta azione intesa ad affermare l'autorità ecclesiastica di fronte al potere civile. Le corpo ha una sua forma propria (forma corporeitatis) sicché i rapporti tra anima e corpo sono come tra due sostanze ...
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Famiglia di maroniti libanesi, alcuni dei quali, venuti a Roma, contribuirono nel sec. 18º al diffondersi degli studi orientalistici in Italia.
1. Giuseppe Simonio (Ḥaṣrūn o Tripoli di Siria 1687 - Roma [...] Siria e in Egitto, dove riuscì ad acquistare quasi interamente la biblioteca del Nitria; inoltre portò in Europa i primi frammenti copti del Monastero Bianco Roma 1782), nipote di Giuseppe Simonio, fu interprete del Sacro Palazzo Apostolico, prof. ...
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Movimento radicale in seno alla Riforma, che prende nome dall’uso di ribattezzare gli adepti. Gli a. infatti ritenevano il battesimo non un sacramento, ma il frutto dell’attività morale e del libero arbitrio [...] ad associarsi ai contadini in rivolta (1525). La pratica del nuovo battesimo fu introdotta dagli svizzeri C. Grebel, F. Manz, G. Blaurock, i ca.) e di lì negli Stati Uniti (1874). I gruppi radicali della Renania, detti melchioriti (➔) da Melchior ...
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Comune della prov. di Frosinone (113,1 km2 con 21.023 ab. nel 2007).
È l’antica Anagnia, capitale degli Ernici, conquistata dai Romani nel 306 a. C. Comune dal 12° sec., rimase a lungo sotto la signoria [...] che aveva scomunicato Filippo il Bello re di Francia, fu catturato ad A. da emissari francesi, tra cui Sciarra Colonna; (13° sec.) e ai palazzi papali, il duomo è tra i più notevoli edifici romanico-gotici del Lazio; ricostruito a partire dalla fine ...
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Compendio dei principi della dottrina cristiana, prodotto soprattutto ai fini dell’istruzione religiosa.
Di manuali su cui fondare un insegnamento di tipo scolastico della dottrina cristiana si sentì il [...] o «Piccolo c.», cui seguì, per i parroci, il «Grande», entrambi del religiosi. Nel Concilio di Trento, fu istituita da Pio IV una commissione che sarà detto Catechismus ex decreto Concilii Tridentini ad parochos o «C. romano», approvato e pubblicato ...
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Nobili greci, detti gli "apostoli degli Slavi" (Cirillo 827-869; Metodio 815 circa - 885), erano figli del magistrato Leone, legato alla corte di Bisanzio. Alla morte del padre, sotto la protezione del [...] presso i pagani Cazari (dislocati fra il Caucaso e il Don) per convertirli, riuscirono ad attuare il loro avvicinamento politico a Bisanzio. Poi nell'863 furono inviati a predicare in Moravia, dove svolsero larga opera di proselitismo (fu ...
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Teologo e vescovo (Poitiers inizî sec. 4º - ivi 367 circa). Dottore della Chiesa (proclamato nel 1851), uno dei maggiori teologi latini. Poco dopo il battesimo fu eletto vescovo (circa 350), esiliato in [...] punti della sua cristologia non appaiono trattati perspicuamente (onde I. fu accusato di docetismo); e così il Tractatus super Psalmos e cosiddetto Liber primus ad Constantium; e degli altri scritti storico-polemici (Liber ad Constantium Augustum o ...
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(gr. Αἰγεύς) Nella mitologia greca, figlio di Pandione e di Pilia, fratello di Pallante, Niso e Lico, e re di Atene. Dopo la morte di Pandione, cui i Metionidi avevano tolto il regno dell’Attica, riconquistò [...] divise il trono con il figlio, dal quale fu aiutato a debellare la ribellione dei Pallantidi, i 50 figli di Pallante. Quando poi Teseo si gettò nel mare che da lui prese nome.
Oltre che ad Atene E. era venerato anche a Sparta (Pausania), dove era ...
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Ecclesiastico e uomo politico (Torino 1593 - ivi 1657), figlio di Carlo Emanuele I; cardinale a quindici anni, arcivescovo di Monreale, canonico di Torino e vescovo di Vercelli (1611), fu nominato altresì [...] di Francia, e suscitando un'accesa polemica con i reggenti sabaudi. Morto Vittorio Amedeo I (1637) e poco dopo (1638) il figlio occupando varie terre e città (1639), e da ultimo riuscì ad ottenere la mano della quattordicenne Luisa, figlia ed erede di ...
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Astrologo e poeta (n. forse ad Ancarano, presso Ascoli Piceno, 1269 - m. Firenze 1327). Insegnò astrologia in varie città d'Italia: da Bologna fu costretto ad allontanarsi nel 1324, come eretico, passò [...] poi a Firenze al servizio di Carlo di Calabria, ma qui, sotto la stessa accusa di eresia, fu processato e arso vivo. La sorte tragica e i suoi atteggiamenti bizzarri crearono presto intorno a lui una leggendaria fama di mago. Le sue opere (De ...
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i, I
s. f. o m. (radd. sint.). – 1. Nona lettera dell’alfabeto latino, che nell’uso ortografico odierno sostituisce anche, per tutte le parole italiane (eccezion fatta per pochi nomi proprî che conservano la grafia tradizionale), il segno...
persóna s. f. [lat. persōna, voce di origine prob. etrusca, che significava propr. «maschera teatrale» e poi prese il valore di «individuo di sesso non specificato», «corpo», e fu usata come termine grammaticale e teologico]. – 1. a. Individuo...