Sagace politico ed abilissimo condottiero, fu al servizio di Filippo II, che lo nominò governatore generale delle Fiandre. Qui e successivamente in Francia riuscì a riportare notevoli successi, interrotti [...] flotta ottomana nella battaglia di Lepanto (1571). Nel 1576 fu nominato aiutante generale di don Giovanni d'Austria investito del canto i nuovi piani antinglesi del re spagnolo impedirono ad A. (che li aveva osteggiati, e dopo il loro fallimento fu ...
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Maresciallo d'Italia (Pallanza 1850 - Bordighera 1928), figlio di Raffaele. Nominato capo di stato maggiore nel luglio 1914, impose all'esercito una dura disciplina militare e fu destituito dopo la disfatta [...] attività
Nel luglio 1914 fu chiamato a sostituire il gen. A. Pollio come capo di stato maggiore, durante i dieci mesi di 1916), la conquista di Gorizia, dovuta a un'improvvisa azione ad oriente, e la vittoria alla Bansizza (estate 1917). L'offensiva ...
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Signore di Padova (Padova 1325 - Monza 1393); governò dal 1350 con lo zio Iacopino, poi dal 1355 da solo, promovendo una politica di espansione: occupò nel 1361 Feltre e Belluno, ma, assalito dai Veneziani [...] . Cacciato l'anno dopo da una rivolta popolare fomentata dai Veneziani, morì prigioniero dei Visconti. Petrarca, che fu ospite di F., a Padova e ad Arquà, negli ultimi anni della sua vita, gli dedicò il suo De viris illustribus, e gli lasciò in ...
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GUERRA (XVIII, p. 53)
ltalo BALBO
Guerra aerea (p. 92). - È vanto indiscutibile dell'Italia di aver creato una dottrina della guerra aerea, vale a dire di avere intuito e di aver diffuso intorno alle [...] il nemico per conferire maggiore libertà d'azione ad altre masse amiche operanti distintamente sulla stessa zona o con una massa superante i cento apparecchi. Dopo la guerra mondiale una grande esperienza teorica fu pure compiuta dall'Italia ...
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Storico delle dottrine politiche, nato a Torino il 4 gennaio 1915, morto ivi il 2 marzo 1989. Fu allievo di G. Solari, con il quale si laureò con una tesi su Campanella (1937), autore restato poi sempre [...] Vinci (1962), Girolamo Savonarola (1963) ed Erasmo da Rotterdam (1966). Ma i suoi interessi uscivano ampiamente dai confini dei secoli 16° e 17°, volgendosi anche ad autori quali Cesare Beccaria, Francesco Mario Pagano, Karl Marx, Francesco Saverio ...
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LABRIOLA, Arturo
Walter Maturi
Uomo politico ed economista, nato a Napoli il 22 gennaio 1873. Giovane di idee socialiste rivoluzionarie, prese parte alle agitazioni del 1898 e fu costretto ad esulare [...] Combatté il fascismo alla Camera, sulla stampa, con i libri (Le due politiche. Fascismo e riformismo, Napoli dalla cattedra venne rimosso dal ministero fascista per motivi politici, fu costretto ad esulare in Francia e nel Belgio e scrisse allora tra ...
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GALLARATI-SCOTTI, Tommaso Fulco, duca
Letterato e uomo politico, nato a Milano il 18 novembre 1878. Laureato in giurisprudenza, dopo aver esordito con uno studio su Mazzini (G. M. e il suo idealismo [...] milanese del Rinnovamento (dal gennaio 1907) e fu presente anche al convegno modernista di Molveno (fine conferenza di Versailles, dedicandosi poi ad attività letteraria, sia con interessi del Mezzogiorno, sia studiando i problemi dell'emigrazione. ...
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PERTINI, Alessandro, detto Sandro
(App. IV, II, p. 763)
Uomo politico italiano, morto a Roma il 24 febbraio 1990. Eletto l'8 luglio 1978 presidente della Repubblica con una maggioranza larghissima e [...] , quando in un messaggio alla nazione si scagliò contro i pubblici poteri per la lentezza dei soccorsi e la grave , che non riuscì nel suo intento per i veti incrociati della DC e del PCI. Fu ancora P. ad affidare l'incarico a un altro repubblicano, G ...
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Patriota, nato ad Andria il 29 dicembre 1787. Entrato nella massoneria, prese parte attivissima a quelle prime riunioni segrete, dalla corte represse come congiure. Arrestato e rinchiuso in Castel S. Elmo, [...] Ph. Duchesme la via della Puglia. Nel marzo 1799 fu a Barletta, e combatté anche contro la sua Andria ., VII 1889; Finoia, E. C. (edito da B. Maresca, in Arch. stor. prov. nap., X); anche I. Nievo, Le confessioni di un ottuagenario, II, cap. 16 e 17. ...
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Uomo politico fascista, nato a Pisa il 17 agosto 1895, fucilato a Milano il 10 luglio 1945. Fu uno dei fondatori del fascio e sindaco di Pisa nel 1923-25; deputato al parlamento, poi consigliere nazionale [...] del governo di Salò sino al febbraio 1945. Sua linea costante fu la devozione e la fedeltà a Mussolini e la difesa intransigente portò, durante il periodo della "repubblica sociale" ad affiancarsi al gruppo Farinacci e a dividerne le responsabilità ...
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i, I
s. f. o m. (radd. sint.). – 1. Nona lettera dell’alfabeto latino, che nell’uso ortografico odierno sostituisce anche, per tutte le parole italiane (eccezion fatta per pochi nomi proprî che conservano la grafia tradizionale), il segno...
persóna s. f. [lat. persōna, voce di origine prob. etrusca, che significava propr. «maschera teatrale» e poi prese il valore di «individuo di sesso non specificato», «corpo», e fu usata come termine grammaticale e teologico]. – 1. a. Individuo...