Figlio di Amram e di Jochabed, fratello di Mosè e di tre anni maggiore di lui (Esodo, VII, 7), è il personaggio più eminente, dopo Mosè, nella storia dell'esodo degli Ebrei e della dimora nel deserto.
A. [...] proibito da Dio d'accostarsi al monte (Es., XXIV): cosicché fu tra i pochissimi che "videro il Dio d'Israele" (XXIV, 10) dopo la costruzione del Tabernacolo; ivi A. comincia ad esercitare le sue funzioni sacerdotali. Specialmente contro l'esclusività ...
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RUFFO, Fabrizio
Niccolò Rodolico
Cardinale. Nacque il 16 settembre 1744 nell'avito castello di S. Lucido in Calabria, morì nel 1827. Ancor fanciullo venne a Roma, dove lo zio, card. Tommaso, decano [...] Ferdinando era vinto e incalzato dai Francesi, che egli avrebbe voluto scacciare da Roma; il R. allora fu tra i pochissimi della corte a sconsigliare il re ad abbandonare Napoli. Seguì quindi la corte a Palermo. Due mesi dopo il R. partiva da Palermo ...
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, Famiglia di scultori napoletani del sec. XVI e XVII. Il più noto dei cinque artisti appartenenti ad essa è il maggiore, Gian Domenico d'Auria, che fu scolaro di Giovanni da Nola, sotto il cui influsso [...] di marmo per la chiesa dell'Annunziata; nel 1576 fuad Anversa dove avrebbe dovuto costruire, nella chiesa di per le prov. nap., XII (1887); id., Indice degli artefici napoletani, I, Napoli 1891; Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, II, Lipsia 1908, s. v ...
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Nacque a Torino nel 1780 dal marchese Lodovico Giuseppe e seguì col padre le fortune napoleoniche. Allievo di Tommaso Valperga di Caluso, ebbe dapprima l'incarico dell'istruzione religiosa nel liceo imperiale [...] non aveva esitato a esprimere all'amico suo Giuseppe Prina e ad altri critiche e dissensi, così, caduto Napoleone, a viso aperto di Sant'Elena, e tra il 1815 e il 1820 fu tra i più fieri avversarî del patriottismo ipocrita, del pedantismo accademico, ...
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POZZO di BORGO, Carlo Andrea, conte
Francesco Lemmi
Uomo politico, nato a Alata (Aiaccio) l'8 marzo 1764, morto a Parigi il 15 febbraio 1842. Studiò all'università di Pisa. Deputato all'assemblea legislativa [...] Ouen. Assistette poi al congresso di Vienna e, dopo i Cento giorni, fu a Gand presso lo stesso Luigi XVIII, col quale allora, come rappresentante dello zar, per circa 20 anni: nel 1818 fuad Aquisgrana, nel 1820 a Troppau, nel 1821 a Lubiana e a ...
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NICOTERA, Giovanni
Mario Menghini
Patriota e uomo politico, nato a Sambiase (Catanzaro) il 9 settembre 1828. Fu discepolo di L. Settembrini nel collegio di Catanzaro, e assai per tempo s'immischiò nelle [...] Salerno. L'anno appresso seguì Garibaldi in Sicilia, ma non fu presente ad Aspromonte, poiché nel frattempo Garibaldi lo aveva incaricato di sollevare i patrioti di Cosenza e Catanzaro. Fu tra i più violenti nell'attaccare alla camera U. Rattazzi per ...
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SASSETTA
Emilio Cecchi
. Stefano di Giovanni, detto il S., pittore senese, nato nel 1392, morto nel 1451. È ricordato in numerosi contratti e documenti del 1428, 1430, 1440, 1442, ecc. Probabilmente [...] la nobile tradizione senese, modificata dal gotico.
Il Berenson, che fu tra i primi e più acuti studiosi del S., indica l'influenza di Paolo avrebbe agito, secondo il van Marle, ad alterarne, temporaneamente, la tipologia; come soprattutto parrebbe ...
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Letterato, nato ad Ala (Trento) il 24 luglio 1798, morto a Roma il 14 marzo 1862. Compiuti in Verona gli studi medi e i teologici, fu ordinato sacerdote nel 1821 e 7 anni dopo entrò fra i gesuiti, rettore [...] da molti stati italiani, egli stette nascosto a lungo in Roma; dopo la restaurazione fu tra i primi redattori della Civiltà Cattolica.
Fu ardente polemista contro il liberalismo in politica e contro il romanticismo in letteratura, poiché in essi ...
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Da San Gimignano, dov'era nato di nobile famiglia nel 1437, venne a Roma, dove fu tra i discepoli di Pomponio Leto e fondò con lui l'Accademia romana, prendendo il nome di Callimaco. "Per essergli forse [...] (Jan Olbracht) salendo ad altissime cariche. Operosissimo o 1476), a Venezia e a Roma (1477); fu oratore presso Federico III (1486) e l'anno di nuovo per averne l'appoggio per una pace con i Turchi, che poi conchiuse egli stesso a Costantinopoli per ...
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Nato forse a S. Severina di Calabria, arcidiacono di Catania (1156), consigliere e, dopo la tragica morte del grande ammiraglio Maione, primo ministro di Guglielmo I (nov. 1160-1162), fu tra i migliori [...] egli s'accingeva ad accompagnare nella campagna contro la Puglia, nella primavera del 1162 fu arrestato ed inviato . Rose, Die Lücke im Diogenes Laërtius und der alte Übersetzer, in Hermes, I (1866), pp. 367-397; C. H. Haskins, Studies in the History ...
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i, I
s. f. o m. (radd. sint.). – 1. Nona lettera dell’alfabeto latino, che nell’uso ortografico odierno sostituisce anche, per tutte le parole italiane (eccezion fatta per pochi nomi proprî che conservano la grafia tradizionale), il segno...
memòria s. f. [dal lat. memoria, der. di memor -ŏris «memore»]. – 1. a. In generale, la capacità, comune a molti organismi, di conservare traccia più o meno completa e duratura degli stimoli esterni sperimentati e delle relative risposte. In...