Scrittore e oratore latino (Arpino 3 genn. 106 a. C. - Formia 7 dic. 43 a. C.). Nato da agiata famiglia equestre, ebbe a Roma maestri di diritto i due Scevola, l'augure e il pontefice, di filosofia l'accademico [...] seguito, nell'aprile del 46, C. scrisse i Paradoxa Stoicorum ad Marcum Brutum, illustrazione di sei principî della dottrina per questo tramite sulle artes dictandi del Medioevo. Più forte ancora fu l'influsso di C. sullo stile degli umanisti (v. ...
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Scrittore (Certaldo o Firenze 1313 - Certaldo 21 dic. 1375). Tuttora sostenuta da alcuni la nascita a Parigi, da un'ignota francese, certo è comunque che il B. nacque da un amore illegittimo d'un mercante [...] 1328), fu mandato a Napoli, prima per impratichirsi nel commercio, probabilmente presso la casa dei Bardi, i famosi dell'età, il miraggio della lieta e feconda vita napoletana torna ad allettarlo ancora due volte: nel 1362 e nel 1370, quando ...
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Scrittore e filosofo (Parigi 1694 - ivi 1778). Nato da famiglia borghese, ricevette un'eccellente educazione umanistica al collegio Louis-le-Grand tenuto dai gesuiti. Precocissimo autore di versi leggeri [...] ambiente della corte francese, fino ad allora a lui piuttosto ostile: filosofo. V. tornò in Francia, ma non gli fu permesso di stabilirsi a Parigi. È questo il periodo la forza rappresentativa e artistica, anima i romanzi: Zadig (1747), Candide (1759 ...
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Poeta (Reggio nell'Emilia 1474 - Ferrara 1533), figlio di Niccolò e Daria Malaguzzi Valeri. È il maggiore poeta italiano dell'epica cavalleresca. Nel 1516 uscì la prima edizione dell'Orlando furioso, poema [...] Ungheria e dovette lasciarne il servizio. Nel 1518 passò alla corte di Alfonso I d'Este duca di Ferrara, e ne fu contento, perché il nuovo ufficio lo costringeva di rado ad allontanarsi da Ferrara. Ma nel 1522, tornata la Garfagnana in possesso del ...
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Umanista (Rotterdam 1466 o 1469 - Basilea 1536); tradusse il nome Geert Geertsz nell'altro umanistico, con cui è universalmente noto, di Desiderius Erasmus. Orfano di padre e di madre, entrò a 12 anni [...] dopo segretario, pur mantenendo l'abito religioso (che fu autorizzato ad abbandonare soltanto nel 1517). Cominciò allora la sua impegnandosi per lunghi anni in un difficile lavoro filologico. I tratti del suo metodo critico si possono ritrovare in ...
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Uno dei continenti, congiunto con l’Eurasia mediante l’istmo di Suez fino all’anno 1869, quando l’istmo fu tagliato per la costruzione del canale omonimo.
Originariamente detta Libye (lat. Libya), l’A. [...] profilo dell’A. era così ormai completamente conosciuto. Più difficile fu l’esplorazione dell’interno (fig. 2), per la struttura tabulare in una consistente fascia dell’A. orientale; i liuti ad arco, quasi sempre monocordi, diffusi sia nella zona ...
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Stato dell’Africa orientale. Confina a N con l’Eritrea, a E con la Somalia e la Repubblica di Gibuti, a S con il Kenya, a O con il Sud Sudan.
Il paese, tipicamente di montagna, può essere sommariamente [...] strutture sociali, ancorate a profonde tradizioni classiste e ad antichi privilegi tribali. Il primo atto veramente rivoluzionario del regime d’ispirazione marxista fu la riforma agraria (1975), i cui risultati furono nel complesso deludenti, in ...
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URSS Sigla dell’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (russo SSSR, Sojuz Sovetskich Socialističeskich Respublik), Stato federale esteso in territori di solito attribuiti in parte all’Europa orientale [...]
La nuova generazione di leader che arrivò al potere fu guidata da L.I. Brežnev, primo segretario del partito (dal 1966, alterne vicende mostrano come il clima mutasse in relazione ad avvenimenti internazionali.
Nel 1969, dopo la primavera di Praga ...
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Drammaturgo e poeta inglese (Stratford-upon-Avon 1564 - ivi 1616). Terzo degli otto figli dell'agiato commerciante di pellami John (che ricoprì cariche pubbliche a Stratford durante il regno di Maria la [...] pur approssimativo, testimonia che S., oltre ad aver assicurato alla compagnia i copioni scritti in precedenza, ne aveva via histrionem - "il mondo intero è teatro" -, e fu S. a fornire i copioni inaugurali: Henry V, la conclusione del ciclo storico, ...
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Poeta (Recanati 29 giugno 1798 - Napoli 14 giugno 1837). Tra i massimi scrittori della letteratura italiana di tutti i tempi, nella sua opera risulta centrale il tema dell’infelicità costitutiva dell’essere [...] intervento di P. Colletta, che con delicati sotterfugi lo indusse ad accettare, per un anno, un aiuto pecuniario suo e di Ranieri alla fossa comune, fu tumulata a Fuorigrotta, dove più tardi fu eretto un piccolo monumento. I resti di L. furono ...
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i, I
s. f. o m. (radd. sint.). – 1. Nona lettera dell’alfabeto latino, che nell’uso ortografico odierno sostituisce anche, per tutte le parole italiane (eccezion fatta per pochi nomi proprî che conservano la grafia tradizionale), il segno...
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre...