Uno degli uccisori di Cesare (85-42 a. C.); ebbe un'elevata educazione retorica e filosofica, che affinò ad Atene; la sua formazione politica risale allo zio Catone Uticense, che lo allevò partigiano dell'oligarchia [...] Tentò allora di trascinare il popolo con la sua oratoria, ma non fu ascoltato e dovette fuggire da Roma. In Oriente preparò un forte esercito nel De libertate. Grande favore ebbe anche presso i rivoluzionarî francesi della fine del sec. 18º.
Alla ...
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Scrittore francese (Sacy, Yonne, 1734 - Parigi 1806). Talento paradossale e fecondissimo, autore di successo e al tempo stesso controverso, lasciò nei suoi libri prolissi, tortuosi e licenziosi un'immagine [...]
Vita e opere
Abbandonati gli studi religiosi, lavorò come tipografo ad Auxerre e poi a Parigi, conducendo una vita irregolare; caduto gli accordò un sussidio, e sotto Napoleone Ifu per breve tempo funzionario di polizia. Considerazioni ...
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Poeta preromantico danese (Copenaghen 1743 - Humlebaek, Zelanda, 1781), formalmente ancora legato all'educazione classicistica settecentesca, ma, nelle confessioni autobiografiche, già assertore del predominio [...] primo avvio a quella lingua poetica eletta, colorita, musicale, che fu poi il sommo ideale dei romantici. Così nel 1779 pubblicò ancora versi, Fiskerne ("I pescatori"), significativo per gl'intenti popolareggianti destinati ad aver fortuna presso ...
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Nella Grecia antica, canto corale celebrativo di azioni insigni. In Pindaro è equivalente a epinicio per una vittoria agonale, ma fu detto e. anche il canto conviviale laudativo a solo, più breve, che [...] nelle Chiese ad ascoltare i sermoni dei vescovi . Si moltiplicano così gli e. in onore dei santi più venerati nelle diverse città e santuari e quelli in onore della Vergine, degli apostoli, degli angeli. Meno diffuso fu ...
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Scrittore tedesco (Stavenhagen, Meclemburgo, 1810 - Eisenach 1874). Pur nella ristrettezza tematica e nelle volute limitazioni dell'espressione dialettale, R. riuscì ad essere per la letteratura tedesca [...] , si dedicò a varie attività. Il successo che subito incontrarono i suoi scritti, cui si dedicò solo a partire dal 1853, non era questa la vera strada di R., e tanto meno lo fu quella teatrale, su cui pure si avviò sorretto da un immediato successo ...
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Poetessa inglese (Londra 1830 - ivi 1894), figlia di Gabriele e sorella di Dante Gabriele. Spirito profondamente religioso, la R. fu un'artista spontanea e priva di schemi letterari che si può collocare nel [...] Condusse vita ritirata; nel 1871 fu colpita dal morbo di Basedow.
volume pubblicato con questo titolo nel 1866; ad esso seguirono A pageant and other poems ( Sing-Song (1872); Speaking likenesses (1874). I versi che scrisse in italiano sono di ...
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Scrittore e pubblicista polacco (Wolborze, Sieradz, 1503 - ivi 1572). Proveniente dalla piccola nobiltà, studiò all'accademia di Cracovia (1517-22). Viaggiò in Germania, dove conobbe Lutero e Melantone; [...] natale. Incaricato di missioni diplomatiche, fu anche inviato (1552) al Concilio di l'uguaglianza delle pene per tutti i colpevoli del reato di omicidio, nel centro antitrinitario di Raków), si accostò ad alcune tesi "ariane", ponendo il dogma della ...
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Pseudonimo dello scrittore austriaco Hans Mayer (Vienna 1912 - Salisburgo 1978). Sopravvissuto all'Olocausto, nella sua opera principale, Jenseits von Schuld und Sühne, affronta in modo lucido e disperato [...] nazisti nel 1943 per aver partecipato alla Resistenza, fu deportato ad Auschwitz. Dopo il 1945 visse a Bruxelles, scrivendo quello con cui più tardi Primo Levi conduce I sommersi e i salvati (1986): la contraddizione insanabile tra il risentimento ...
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Poeta greco (n. circa 315 - m. dopo il 240 a. C.); nato forse a Tarso in Cilicia, fu però cittadino di Soli, nella stessa regione, dove ebbe un monumento e l'effige riprodotta sulle monete. Frequentò ad [...] Atene la scuola stoica di Zenone e fu amico di Callimaco; dal 276 a. C. fu a Pella poeta ufficiale della corte di Macedonia, tranne una lunga dimora in Antiochia di Siria presso Antioco I Sotere, dove pubblicò un'edizione dell'Odissea, dopo quella di ...
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(gr. Αἰγεύς) Nella mitologia greca, figlio di Pandione e di Pilia, fratello di Pallante, Niso e Lico, e re di Atene. Dopo la morte di Pandione, cui i Metionidi avevano tolto il regno dell’Attica, riconquistò [...] divise il trono con il figlio, dal quale fu aiutato a debellare la ribellione dei Pallantidi, i 50 figli di Pallante. Quando poi Teseo si gettò nel mare che da lui prese nome.
Oltre che ad Atene E. era venerato anche a Sparta (Pausania), dove era ...
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i, I
s. f. o m. (radd. sint.). – 1. Nona lettera dell’alfabeto latino, che nell’uso ortografico odierno sostituisce anche, per tutte le parole italiane (eccezion fatta per pochi nomi proprî che conservano la grafia tradizionale), il segno...
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre...