Filologo alessandrino (circa 257-180 a. C.); giovanissimo si recò ad Alessandria dove fu scolaro di Callimaco, del tragediografo Eufronio e del commediografo Macone. Dal 195 a. C. fu capo della biblioteca [...] e Callistrato. Fece edizioni critiche di Omero e di Esiodo, di Pindaro, dei tragici, di Aristofane, distinguendo le strofe e i cola metrici delle parti liriche e usando nuovi segni critici per le corruttele e le oscurità; si occupò anche delle opere ...
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Pseudonimo del pittore, scrittore e critico d'arte Fernand Louis Berckelaers (Anversa 1901 - Parigi 1999). Interessato alla poesia e all'arte contemporanea, pubblicò ad Anversa la rivista Het Overzicht [...] a Parigi (1925; nel 1964 assunse la cittadinanza francese), fu vicino all'ambiente d'avanguardia e nel 1929 fondò con J du géomètre (1974); Falaise et le grand pacifique (1992). Tra i suoi scritti dedicati all'arte: L'art abstrait, ses origines, ses ...
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(gr. Δαναός) Mitico figlio di Belo, re dell’Egitto, e di una ninfa del Nilo, e fratello di Egitto; ebbe 50 figlie ( Danaidi), come il fratello 50 figli. Nella spartizione del regno da parte di Belo, D. [...] le figlie ad Argo, sua terra d’origine ( Danai è il nome greco degli abitanti di Argo e in Omero indica spesso i Greci in generale per ordine del padre. Ipermestra, che aveva risparmiato Linceo, fu imprigionata da D. e liberata da Afrodite. Un’altra ...
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Poeta tedesco (Mansfeld 1886 - Berlino 1956). Formatosi nel clima dell'espressionismo, portò alcuni motivi di quella corrente (la diagnosi dell'individuo in chiave biologico-materialistica, la prospettiva [...] successive (Ausgewählte Gedichte, 1936) i temi più congeniali alla sua incontra con le teorie nazionalsocialiste e ad esse parzialmente si accosta: è l per breve tempo: successivamente, anzi, gli fu vietata qualsiasi attività letteraria. Durante gli ...
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Poeta tedesco (Dessau 1794 - ivi 1827). Dopo aver partecipato come volontario alla guerra di liberazione antinapoleonica, costituì a Berlino, insieme ad amici ugualmente orientati a sentimenti antireazionarî, [...] Rom, Römer und Römerinnen (1820). Di ritorno in Germania, fu insegnante di lingue classiche e bibliotecario nella nativa Dessau e 10 voll., 1822-27). Ebbero molta notorietà i canti popolareggianti raccolti in Gedichte aus den hinterlassenen Papieren ...
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(gr. ᾿Ατέλλα) Antica città osca della Campania che, per la posizione e le risorse del suo territorio, ebbe vita fiorente, sopravvivendo fino al sec. 11°. Entrò nell’orbita romana nel 338 (o 313) a.C.; [...] la prima volta nel 592 e fino al 649, fu poi ripristinata nel 1049 ad Aversa.
Ad A. ebbe origine la fabula atellana, specie di letteraria al tempo di Silla. I più noti cultori di atellana furono Novio e Pomponio. I metri più comuni erano il ...
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Letterato romano (109-32 a. C.); di nobile famiglia, seguace della filosofia epicurea, visse ad Atene dall'87 al 65: nelle guerre civili si mantenne neutrale; accrebbe le ricchezze ereditate col commercio [...] opere d'arte. Fu amicissimo di Cicerone, che ebbe con lui attiva corrispondenza epistolare (i 16 libri di epistole ad Atticum) e che tempi, e in greco un libro sul consolato di Cicerone. Fu il primo dei grandi editori romani e pubblicò libri latini ...
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Pseudonimo dello scrittore turco Mehmet Reşit Öğütçü (Adana 1914 - Sofia 1970). Per le sue attività politiche fu costretto a fuggire in Siria e in Libano; nel 1932, tornato ad Adana, lavorò in fabbrica [...] e a causa delle sue opere di ispirazione marxista fu imprigionato nel carcere di Bursa, dove conobbe Nazim Hikmet. I temi trattati da O. K. riguardano la vita delle classi più umili e degli operai, la lingua utilizzata è semplice e spesso arricchita ...
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1. Figlio (5º sec. a. C.) del grande tragico Eschilo; vinse quattro volte nei concorsi tragici con opere del padre, ma compose egli stesso tragedie proprie. Nel 431 a. C. vinse su Sofocle ed Euripide. [...] a. C. - m. 187 a. C.). Visse a lungo ad Atene, poi fu a capo della biblioteca di Antiochia. Scrisse opere filosofiche, erudite, poemi ladro di un vaso imitavano l'Ibis di Callimaco. Fu ammirato e imitato tra i Greci e in Roma, dai poetae novi, detti ...
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Scrittore bulgaro (Pazardžik 1855 - Grenoble 1907). Dopo gli studî a İstanbul, abbracciò la causa rivoluzionaria e fu arrestato a Plovdiv dalle autorità turche (esperienza che rievocò in V tǎmnica "In [...] sotto il regime antirusso di S. Stambolov fu costretto all'esilio: fu tra l'altro a Firenze, dove studiò pittura Ad, 1893-96) e le Pisma ot Rim ("Lettere da Roma", 1895). Tornato in patria (1894), si adoperò per le belle arti e il teatro e pubblicò i ...
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i, I
s. f. o m. (radd. sint.). – 1. Nona lettera dell’alfabeto latino, che nell’uso ortografico odierno sostituisce anche, per tutte le parole italiane (eccezion fatta per pochi nomi proprî che conservano la grafia tradizionale), il segno...
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre...