Città della Germania (Assia; 64.097 ab. nel 2007). Sorta nell’8° sec. attorno all’abbazia sulla strada Magonza-Turingia, acquistò importanza commerciale nell’11° sec. con la concessione agli abati dei diritti di mercato. Fortificata ed elevata a città nel 1208, subì gli effetti destabilizzanti della Riforma e delle guerre del 17° e 18° sec.; infine fu assegnata alla Prussia (1866). Eretta in diocesi ...
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Monaco (m. Michelsberg 1168). Dapprima nel monastero di Michelsberg, fu abate di Deggingen dal 1142 al 1150, e poi di Fulda. Questo potente monastero era allora in decadenza per le usurpazioni di cui era [...] vittima nei suoi vasti e sparsi possedimenti, e il nuovo abate si adoperò validamente per la restaurazione dei diritti calpestati. Scrisse in latino una specie di autobiografia nella quale espose l'azione ...
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Teologo, artista, agiografo (n. seconda metà del sec. 8º - m. 845), fu discepolo di Rabano Mauro cui successe (822) nella direzione della scuola di Fulda. Oltre a varî scritti agiografici in prosa e versi, [...] ci restano di lui alcuni frammenti di opere filosofiche e teologiche raccolti sotto il titolo di Dicta Candidi (ma non tutti sembrano potersi attribuire a C.): interessante è il dictum XII che vuole fornire ...
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Giovanni Filagato (m. forse Fulda 1013), greco calabrese di Rossano, abate (982) di Nonantola e vescovo di Piacenza, fu fatto pontefice (997) da Giovanni Crescenzio, arbitro della situazione politica a [...] Roma, dopo la fuga del papa "imperiale" Gregorio V. Ma, tornato (998) in Italia Ottone III, G. fu preso, mutilato e relegato in un monastero ...
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Teologo, riformatore dell'Assia (Fulda 1493 - Marburgo 1558); studiò a Erfurt e in seguito alla disputa di Lipsia aderì alle tesi di Lutero, cui rimase sempre fedele, come predicatore di corte di Filippo [...] d'Assia (1525) e professore (1527) nell'università allora fondata a Marburgo; col titolo di episcopus, o anche archiepiscopus Hessiae, diffuse la Riforma anche a Francoforte, Gottinga, ecc ...
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Riformatore luterano della Turingia (Fulda 1499 - Lipsia 1558); studente a Erfurt e Wittenberg (1519), aderì alla Riforma sotto l'influenza di Melantone; fece larga opera di apostolato e partecipò a importanti [...] diete ecclesiastiche, si oppose all'interim di Lipsia (1548), polemizzò con Amsdorf, Osiandro, Flacio Illirico, soprattutto sul valore delle opere buone, ch'egli sosteneva ...
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Ecclesiastico (m. 871), monaco di Fulda, poi vescovo di Costanza (838 o 839); durante il suo episcopato il convento di San Gallo si staccò dal vescovato (854). ...
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Monaco e cronista (n. 825 circa - m. Fulda 888). Dopo la morte del suo maestro Rodolfo fu a capo della scuola monastica di Fulda; passò poi a dirigere la scuola vescovile di Colonia, chiamatovi dall'arcivescovo [...] Guntero. Delle sue opere si ricorda la continuazione della Translatio del corpo di s. Alessandro, figlio di s. Felicita, da Roma a Wildeshausen (in cui unisce a importanti notizie storiche racconti miracolosi), ...
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Monaco (n. 850 circa - m. Magonza 913) a Fulda, abate (888) di Reichenau e poi di Ellwangen, fu consigliere del re Arnolfo che lo fece arcivescovo di Magonza (891). Durante la minore età di Ludovico il [...] Fanciullo (900-911) fu, col vescovo Salomone III di Costanza, l'effettivo reggente; anche Corrado I si giovò della sua opera. Presiedé i sinodi di Francoforte (892) e di Tribur (895) e ricevette il pallio ...
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Prelato tedesco (Duderstadt, Hannover, 1837 - Troppau 1914), vescovo di Fulda (1881), poi principe vescovo di Breslavia (1887); cardinale dal 1893. Prese parte attiva alla vita politica tedesca cercando, [...] finito il Kulturkampf, di migliorare i rapporti tra Chiesa e Stato. Fu membro della Camera dei Signori di Prussia (dal 1886) e della Dieta della Slesia austriaca ...
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