CAMPANELLA, Tommaso
Luigi Firpo
Nacque a Stilo, in Calabria Ultra, il 5 sett. 1568, in giorno di domenica, sei minuti dopo le sei pomeridiane, in un'umile casa del "borgo" fuori mura. Non hanno fondamento [...] su quello italiano in particolare, per condurre innanzi la faticata stampa delle proprie opere. E intanto l'invidia dei per cementare l'unione della Francia col Papato in funzione antiasburgica, un manipolo di Avvertimenti a Venezia che additano ...
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D'ANNUNZIO, Gabriele
Marcello Carlino
Nacque a Pescara, il 12 marzo 1863,da Francesco Paolo e da Luisa de Benedictis. Il padre proveniva da una modesta famiglia, ma, adottato da uno zio benestante, [...] del D. fu tuttavia certamente un'officina, la cui funzione fu però più sottile del semplice "mercificare", fu piuttosto di grandi ricordi, chiusa nel ritmo operoso della tua grande fatica. Tra poco sarà l'anniversario di quella Marcia che diede ...
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CONTARINI, Gasparo
Gigliola Fragnito
Primogenito di Alvise di Federico dei Contarini del ramo della Madonna dell'Orto e di Pofissena di Tommaso Malipiero, nacque a Venezia il 16 ott. 1483 in una famiglia [...] I, alleato di Venezia, con le ingenti spese, le fatiche ed i disagi sopportati seguendo nei suoi continui spostamenti la corte degli abusi e della restaurazione della disciplina in funzione antiprotestante. E programma tracciato nel Consilium, in cui ...
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BOCCACCIO, Giovanni
Natalino Sapegno
Frutto di una libera relazione di Boccaccio, o Boccaccino, di Chellino con una donna di cui nulla sappiamo, nacque, forse a Certaldo, ma più probabilmente a Firenze, [...] del nome di Dante, dal Trattatello fino alla stanca fatica delle lezioni sull'Inferno svolte pubblicamente nella chiesa di S alla luce di una convinzione profonda del valore e della funzione educativa e religiosa della poesia, e li trasmette, con ...
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BEMBO, Pietro
Carlo Dionisotti
Nacque a Venezia il 20 maggio 1470 da Bernardo e da Elena Marcello. La personalità del padre, uno degli uomini di maggior rilievo nella storia veneziana di quell'età, [...] , e la febbrile attività diplomatica di quegli anni era in funzione del grande urto in Italia tra Francia e Spagna. Nel 1514 Ma anche era improbabile che reggesse in qualunque modo alla fatica e difficoltà del compito. Resse invece, agevolato sì per ...
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COMPAGNI, Dino (Aldebrandino, Ildebrandino, detto Dino)
Girolamo Arnaldi
Nacque a Firenze verso il 1246-47 (cfr. Ottokar, p. 90 n. 2) da Compagno di Perino e da una figlia di messer Manetto Scali; ultimo, [...] cui fu coinvolto, e dei quali la Cronica tace.
Ma a spendere tanta fatica il Del Lungo fu spinto soltanto dal fatto che il C. era l'autore supporre. Essi sono stati stabiliti a ragion veduta in funzione di un progetto, con un rigore che non manca ...
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FATTORI, Giovanni
Dario Durbè
Nacque a Livorno il 6 sett. 1825 (non il 25 di quel mese, come l'artista ebbe una volta a dichiarare, o nel 1828, come egli stesso ripeté due volte, anche se esitante). [...] del F., Rinaldo, che avrà nei confronti del fratellastro figura e funzione di padre, aveva da principio preso con sé il piccolo per a Varràmista e a Casignano per il significato profondo della fatica dell'uomo e del logorio del lavoro (l'Aratura, ...
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CATTANEO, Carlo
Ernesto Sestan
Nacque a Milano il 15 giugno 1801, da Melchiorre e da Maria Antonia Sangiorgi già vedova Cighera (Epistolario, IV, p. 260).
La famiglia era scesa nel Milanese nel secolo [...] pavesi, ciò che sembra poco compatibile con le sue funzioni d'insegnante nel ginnasio con l'obbligo di quattro dei popoli nelle loro fasi più antiche, nei loro primi passi faticosi sul cammino della civiltà e per forme desuete di civiltà, morte ...
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CAPPONI, Gino
Piero Treves
Nacque in Firenze il 13 sett. 1792, nell'avito palazzo di via S. Sebastiano, che dal giorno della sua morte perpetua il suo nome, unico figlio del marchese Pier Roberto e [...] ) l'ultima, e in certo senso la maggiore, fatica storiografica del C., quella Storia della Repubblica di Firenze che . 54). Da questo punto di vista, doveva essere rivalutata la funzione di un sistema come quello mezzadrile che, se non consentiva un ...
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ARIOSTO, Ludovico
Natalino Sapegno
Nacque a Reggio Emilia l'8 sett. 1474 da Niccolò e da Daria Malaguzzi Valeri. Il ramo degli Ariosti, da cui discendeva il padre, s'era trasferito da Bologna a Ferrara [...] da valutare per sé' sì sempre allo specchio e in funzione dell'Orlando, di cui solo in piccola parte precedono e preannunziano ancora gli ri masero, di vita.
Alle "longe vigilie e fatiche", che il libro gli aveva imposto, alludeva l'A. nella lettera ...
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fatica
s. f. [lat. *fatiga, der. di fatigare «affaticare»]. – 1. Sforzo materiale che si fa per compiere un lavoro o svolgere una qualsiasi attività, e di cui si sente il peso e poi la stanchezza: f. di braccia, di spalle, di gambe; f. grave,...
fatico
fàtico agg. [dal gr. ϕατικός «che costituisce una pura affermazione», der. del tema ϕατ- affine a ϕημί «dire, parlare»] (pl. m. -ci). – In linguistica, e più specificamente nelle teorie sul comportamento linguistico, termine coniato...