Per i grammatici antichi, il termine consonante (gr. stoikhêion [o grámma] sýmphōnon, lat. littera consonans) indicava una lettera che (per es., gr. β, γ, δ, lat. b, c, d) si riteneva non potesse essere [...] polmoni); il secondo è causato da una rarefazione dell’aria nell’apparato fonatorio, in seguito alla quale l’aria esterna vi entra (per es., foni. Ma la diversa durata ha in alcune lingue funzione distintiva e, a parità di contesto fonico, individua ...
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Tradizionalmente prosodia è un termine della metrica classica, dove designa lo studio del verso (gr. prosōidía «accento, modulazione della voce», comp. di prós «accanto» e ōidḗ «canto»). Inizialmente indicante [...] , o corde, vocali) durante il passaggio dell’aria fonatoria; la durata, dovuta al tempo impiegato a compiere il posizione fissa (come polacco e francese), l’accento non svolge funzione distintiva ma demarcativa, indicando la fine di un morfema o ...
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L’accento è uno dei tratti prosodici di una lingua (➔ prosodia) e può svolgere più funzioni: far risaltare una sillaba all’interno della parola (funzione culminativa) o indicare i confini di unità morfologiche [...] delle pliche vocali e la configurazione della cavità fonatoria (➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di). polacco o il francese, l’accento non può avere funzione distintiva, ma piuttosto funzione demarcativa, indicando la fine di un morfema o ...
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fonochirurgia
fonochirurgìa s. f. [comp. di fono- e chirurgia]. – L’insieme delle procedure di microchirurgia finalizzate al miglioramento della funzione fonatoria (modificazione o correzione della forma, dello spessore, della posizione, orientamento,...
dentiera
dentièra s. f. [der. di dente]. – 1. In odontoiatria, la protesi che sostituisce una intera arcata dentaria, ripristinandone la funzione estetica, fonatoria e masticatoria; è costituita di un supporto di resine sintetiche cui sono...