FORTINI, Giovacchino
Mara Visonà
Nacque a Settignano presso Firenze il 20 ott. 1670 da Pier Maria e da Margherita Tortoli.
Fratello maggiore di Benedetto, il F. apparteneva a una famiglia che contava [...] Ss. Annunziata.
Disegnò l'altar maggiore in marmi colorati, i cherubini alle estremità, i genietti nel terzo gradino, e i due cherubini in funzione di impugnature delle porte del coro ai lati dell'altare, realizzati in bronzo dorato dall'orafo Giovan ...
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GIUSTINIANI, Vincenzo
Simona Feci
Luca Bortolotti
Franco Bruni
, Nacque il 13 sett. 1564 nell'isola egea di Chio, territorio della Repubblica di Genova, da Giuseppe di Benedetto del ramo de Nigro [...] la fantasia nell'invenzione che esso richiede. Al nono gradino della scala vengono accostati Polidoro da Caravaggio e Antonio dell'arte della scultura.
Il G. esalta poi la funzione del mecenate, in grado di mettere lo scultore nelle condizioni ...
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GIROLAMO da Treviso, il Vecchio
Alessandro Serafini
L'identificazione dell'artista, attivo nel Trevigiano negli ultimi tre decenni del Quattrocento, al quale vanno attribuiti i dipinti accomunati dall'identica [...] Paolo da Colonia. Nel 1482, nel 1487 e nel 1492 svolse la funzione di arbitro in una serie di questioni artistiche. Nel 1488 e nel Museo diocesano d'arte sacra).
La tavola, firmata sul gradino del trono ma non datata, fu commissionata secondo Federici ...
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FRANCHI
Mara Visonà
Architetti, scultori e scalpellini, quasi tutti originari di Carrara, attivi dal Seicento all'Ottocento, i cui legami di parentela non sono sempre chiari. Fra i nativi di Carrara, [...] Filippo Corsini commissionò a Isidoro il busto di Minerva in funzione di sovrapporta nella grotta al piano terreno del palazzo, , oltre alle cartelle laterali della mensa e al secondo gradino. Il contratto di allogazione fu stipulato a Carrara. L ...
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PIETRO di Puccio
Giampaolo Ermini
PIETRO di Puccio. – È ignota la data di nascita di questo pittore e mosaicista orvietano (per i dubbi identitari: Ermini, 2007, pp. 212 s.), la cui attività documentata [...] del duomo di Orvieto (ibid.; una recente interpretazione sulla funzione di questi elementi e sulla natura dell’intervento pittorico è unica sua nota – che si trovava su un gradino del tempio nella Presentazione della Vergine, raffigurata nel timpano ...
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DE STEFANI, Sigismondo
Enrico M. Guzzo
Figlio di Stefano, fu pittore attivo a Verona nella seconda metà del sec. XVI. Dalle scarne notizie biografiche si può dedurre che nacque tra il 1520 e il 1525 [...] gloria, i simboli degli evangelisti e i santi Stefano e Vincenzo(?).
La pala è completata in basso da un gradino di legno dipinto in funzione di predella su cui sono raffigurate tre scene che, per lo più trascurate o considerate d'altro autore, sono ...
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CORDUBA, Alonso (de)
Clara Gelao
Probabilmente di origine spagnola, risiedette a Bitonto (Bari) dove tenne bottega di pittore; si sposò due volte e dalla seconda moglie ebbe il figlio Francesco, incisore. [...] con questi pittori si allinea il C., anche se un gradino più in basso: il suo linguaggio, che interpreta le esigenze manieristici conosciuti attraverso stampe e cartoni. Storicamente la funzione del C. e della colonia di pittori fiammingheggianti ...
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gradino
s. m. [dim. di grado1]. – 1. a. In architettura, dislivello fra due pavimenti contigui; usato in serie, rappresenta l’elemento costitutivo della scala e consiste in un ripiano (pedata) della profondità corrispondente alla necessità...
primo
agg. [lat. prīmus, superl. dell’avv. e prep. ant. pri «davanti», da cui anche il compar. prior]. – 1. Numerale ordinale (indicato con 1° se si utilizzano cifre arabiche, oppure con il numero romano I) che, con il suo normale uso di agg.,...