integrale
integrale [s.m. e agg. Der. del lat. integralis, da integer "intero"] [LSF] Relativo alla considerazione di una totalità di elementi o che concorre alla costituzione di questa totalità. ◆ [ANM] [...] superfici di Riemann: V 5 d. ◆ [ANM] I. completo: v. meccanica analitica: III 656 b. ◆ [ANM] I. curvilineo di una funzione: per una funzionef(x,y,...) di più variabili, definita in una certa regione, relativ. a un arco di curva C nella regione, è il ...
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scala
scala [Lat. scala "dispositivo per salire", dal tema di scandere "salire"] [LSF] (a) Oltre che nel signif. concreto proprio, il termine è più spesso usato per indicare, figurat., una gradazione [...] raggiungimento dell'equilibrio: v. equilibrio statistico, simulazione numerica dell'avvicinamento all': II 489 b. ◆ [ANM] S. funzionale: per una funzionef(x), la s. che s'ottiene associando ai valori 1, 2, ecc. di una s. metrica (v. oltre) i valori ...
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integrazione
integrazióne [Der. del lat. integratio -onis, dal part. pass. integratus di integrare (←), "atto ed effetto dell'integrare"] [ANM] (a) Per una funzione, l'operazione che porta a determinarne [...] per parti: se l'integrando è riducibile al prodotto di una funzionef (detta fattore finito) per la derivata g' di un'altra funzione g (g'dx è detto fattore differenziale), è ∫f g'dx= fg-∫g df=fg-∫f' gdx, con la possibilità che l'integrale a secondo ...
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omogeneo
omogèneo [Der. del lat. homogeneus, dal gr. homog✄enés "della stessa stirpe", comp. di homo- "omo-" e del tema g✄en- "generare"] [LSF] Qualifica di un corpo, un sistema, una sostanza (un mezzo) [...] un coefficiente non nullo. ◆ [CHF] Equilibrio o.: quello tra componenti tutti nella stessa fase (per es., tutti gassosi). ◆ [ANM] Funzione o.: una funzionef di più variabili xi (i=1,2,...) tale che, per ogni scelta del valore delle variabili e di ...
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differenza
differènza [Der. del lat. differentia, da differens -entis "differente", part. pres. di differre "essere differente"] [ALG] Il risultato dell'operazione di sottrazione. ◆ [EMG] D. di potenziale [...] o ragione, di una progressione aritmetica: la quantità costante di cui differiscono due termini consecutivi. ◆ [ANM] D. finita: di una funzionef(x), simb. Δf(x), l'incremento da essa subito quando alla variabile indipendente x si dà l'incremento Δx ...
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Wien Wilhelm
Wien 〈vìin〉 Wilhelm [STF] (Gaffken, Prussia, 1864 - Monaco di Baviera 1928) Prof. nel politecnico di Aquisgrana (1896), poi nelle univ. di Geissen (1899), Würzburg (1900) e Monaco (1920); [...] e della termodinamica; la determinazione della funzionef invece esula dalla fisica classica: v. -11 T5 [W m-2], relazione nota come legge di W. del massimo, o seconda legge di Wien. ◆ [MCQ] Regime di W.: v. meccanica quantistica: III 703 f. ...
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modulo
mòdulo [Der. del lat. modulus, dim. di modus "misura"] [LSF] Termine, accompagnato da opportune qualificazioni, per indicare grandezze caratteristiche di certi fenomeni o di certi congegni: m. [...] rappresentazione di essa su A può essere estesa a un omomorfismo di F su A. ◆ [ALG] Principio del m. massimo: detto anche teorema di Cauchy-Liouville, afferma che se una funzionef(z) analitica per ogni z è limitata, allora è necessariamente costante ...
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lagrangiano
lagrangiano [agg. Der. del cognome di G.L. Lagrange] [MCC] Qualifica delle grandezze descrittive della dinamica di un sistema materiale continuo quando sono riferite non al generico punto [...] [ALG] Spazio l.: particolare spazio di Hausdorff, i cui elementi sono le funzioni di punto f(P) definite in un medesimo dominio D dello spazio euclideo, e nel quale per intorno di una funzionef₀(P) s'intenda l'insieme (detto intorno l.) di tutte le ...
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autocorrelazione
autocorrelazióne [Comp. di auto- e correlazione] [PRB] [ELT] Correlazione di grandezze con sé stesse, largamente utilizzata per mettere in evidenza particolarità altrimenti difficilmente [...] fortemente esaltata, emergendo dal rumore. Se f(t) è la funzione, per es. del tempo t, rappresentante la grandezza utile, si chiama funzione di a. la funzione ∫+∞-∞f(t)f(t+τ)dt, con τ costante; tale funzione assume forme particolari nei vari casi ...
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derivazione 1
derivazióne1 [Der. del lat. derivatio -onis, dall'agg. derivatus (→ derivato)] [ANM] L'operazione che, seguendo apposite regole di d., dà come risultato una derivata, nei vari signif. di [...] punto medio M₂ dell'arco 12, e così via. Si può allora costruire il diagramma della funzionef'(x) riportando i segmenti O1', O2', ..., a partire dall'asse x, sulle parallele all'asse y per i punti M₁, M₂, ... e congiungendo gli estremi dei segmenti ...
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f, F
(èffe) s. f. o m. – Sesta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola deriva dal segno Ϝ (digamma) dell’alfabeto greco primitivo, segno ch’era usato per indicare la semivocale u̯, conservatasi fino ai tempi storici in varî dialetti;...
funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso di un sistema sociale, burocratico, ecc....