CISTERCENSI
M. Righetti Tosti-Croce
Ordine monastico le cui origini sono legate alla fondazione del novum monasterium sorto a Cîteaux (v.) in Borgogna nel 1098 per iniziativa di Roberto di Molesme, [...] realedifunzionedidi azionamento elicoidale, testimonianza di un tipo di lavorazione dell'uva che consentiva una pigiatura con pressione controllabile e variabile urbaine et rurale 109, 1990b, pp. 8-16; J.F. Leroux, J.M. Musso, M. Miguet, Les granges ...
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Ordine religioso iniziato dal monaco cluniacense Roberto di Molesme (m. 1110), che nel 1098 fondò un nuovo monastero a Cîteaux (lat. Cistercium), in Borgogna, con una regola improntata al rigorismo morale. L’ordine ebbe straordinario impulso per opera di Bernardo di Chiaravalle (1090 o 1091-1153), che, ... ...
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Ordine monastico originato verso la fine dell’11° sec. dal distacco dall’ordine cluniacense di una corrente rigorista. L’iniziatore fu Roberto di Molesme, che nel 1098 fondò a Citeaux (Cistercium) un nuovo monastero dove furono ristabiliti gli antichi precetti. Ma la storia vera dell’ordine cominciò ... ...
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Paola Vitolo
L'Ordine, fondato a Cîteaux da Roberto di Molesme nel 1098, si propose di attuare un rinnovamento della vita monastica attraverso il ritorno alla primitiva regola di s. Benedetto e il recupero del lavoro manuale, dedicato soprattutto al dissodamento di terre incolte, che doveva rappresentare ... ...
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L'ordine trasse la sua origine dai contrasti che dividevano, nella seconda metà del sec. XI, i cluniacensi, di cui alcuni intendevano applicare con minor rigore la regola benedettina, mentre altri volevano il ritorno alla pristina austeria. Così Roberto, abate di Molesme, lasciava il 21 marzo 1098 la ... ...
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Autorità
Carlo Galli
Introduzione
Il termine 'autorità' riveste, nel linguaggio comune e in quello scientifico, una vasta gamma di significati, designando sia il fondamento o il criterio che origina [...] : la sua funzione creativa è infatti realedi 'senso', di 'valutazione', che si ripresenta come problema e difficoltà irrisolta.L'assunzione divariabili disciplinari ha permesso didi M. Berger e altri), New York 1964, pp. 67-81.
Bourricaud, F., ...
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sociologia Scienza che ha per oggetto i fenomeni sociali indagati nelle loro cause, manifestazioni ed effetti, nei loro rapporti reciproci e in riferimento ad altri avvenimenti.
Nascita e primi sviluppi
La [...] realidi analisi (A. Giddens, M. Crozier, L.A. Coser).
Tendenze della s. contemporanea
Tre linee di fra quella di P.F. Lazarsfeld e anche quelle sulla funzionedi integrazione (coesione o variabile indipendente della realtà sociale, capace di ...
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Messianismo
Vittorio Lanternari
(XXII, p. 953)
Messianismi e millenarismi
Nell'Antico Testamento, in particolare nei libri profetici, ricorre più volte il tema dell'attesa di un 'unto' (ebr. mashīaḥ) [...] periodi di transizione in cui emergeva con più forza il disagio collettivo, ebbe la funzionedi fonte di svariati sulla base del loro tradizionale sistema cognitivo e di rappresentazione del reale. Risalgono alle prime esperienze del contatto tra ...
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INNOCENZO III, papa
Werner Maleczek
Lotario nacque verso il 1160-61 a Gavignano, nel Lazio, a sud di Roma, figlio di un Trasmundo "de comitibus Signie", con cui non si allude al titolare di una contea [...] reale presenza, interpretando la messa come memoria della vita didi S. Maria in Cosmedin e imparentato col papa, svolse le funzionidi impossibilità di gestire in modo idoneo la variabile negotio Romani Imperii, a cura diF. Kempf, Roma 1947; C.R ...
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Breve storia dell'anticlericalismo
Fulvio Conti
Questioni di lessico
Secondo Guido Verucci, uno dei maggiori studiosi dell’Italia laica prima e dopo l’Unità, per riprendere il titolo di un suo noto [...] e funzioni, attraverso le quali cercarono di erodere il reale nella vita quotidiana dei diritti delle minoranze religiose e di
55 Ibidem, p. 422.
56 Ibidem, p. 423.
57 F. Margiotta Broglio, Italia e Santa Sede dalla grande guerra alla Conciliazione. ...
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Le forme del ministero cristiano alle soglie della secolarizzazione
Gaetano Greco
Premessa
Nel 1860 sui campi di battaglia di Capua e del Gargano si coprì di gloria Atanasio Bracci Cambini da Buti, [...] difficile misurare la reale distribuzione sul territorio costituiva una sorta di unità di misura, variabile secondo i tempi loro pretesa funzionedi apostolato continuo Medioevo ed età contemporanea, a cura di R. Di Pietra, F. Landi, Roma 2007, pp. ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Etnici, conflitti
Daniele Conversi
Introduzione
I conflitti etnici costituiscono ormai la maggiore causa e il principale catalizzatore di guerre interne ed internazionali. La guerra fredda aveva apparentemente [...] 'interno di una società più ampia che vanti antenati comuni (siano essi reali o variabili economiche: le supposte discriminazioni possono funzionare collective violence, Princeton, N.J., 1997.
Chalk, F.R., Jonassohn, K., The history and sociology of ...
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Politeismo e ‘monoteismo’ pagano, culti misterici ed ermetismo
Il pluralismo religioso imperiale all’epoca di Costantino
Giovanni Filoramo
Oggi si tende a vedere il mondo religioso imperiale dei primi [...] di rivelazione ermetica il dio svolge la funzionedidi estratti conservati nell’Anthologium di Stobeo (500 circa d.C.), di lunghezza variabile e di valore disuguale, di für Heinrich Dörrie, hrsg. von H. Blume, F. Mann, Münster 1983, pp. 133-161, in ...
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Sacro
Giovanni Filoramo
Introduzione
Una presentazione della categoria del sacro non può non iniziare constatando la contraddizione di fondo di fronte a cui si trovano oggi le scienze sociali. Per un [...] serie difunzioni sociali fondamentali ordina il reale. Ciò variabile, sia nelle particolari qualità sia nella loro sintesi. Come tipo di valore è una grandezza di 1-63.
Doutreloux, A., Thiel, J.F. (a cura di), Heil und Macht, Bonn 1975.
Dupront, ...
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funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso di un sistema sociale, burocratico, ecc....
variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo le stagioni e la richiesta; quindi...