Ventesima lettera dell’alfabeto latino. linguistica Ha la stessa origine remota di v, w, y, da un’unica lettera dell’alfabeto fenicio; e con v ha una storia comune fino a tempi molto vicini ai nostri. [...] vocali) dipendono, in italiano, dalla posizione e non hanno dunque funzione distintiva. L’opposizione tra una u breve (ŭ) e una u dopo consonanti velari come in acqua, lingua, guerra, continua una u semiconsonante latina o germanica; b) invece il ...
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Filosofia
G.W. Leibniz chiamò arte c. quella che R. Lullo aveva battezzato ars magna, e cioè il simboleggiamento dei vari concetti in segni geometrici o algebrici, tale che permettesse di combinarli reciprocamente [...] I suoi procedimenti e i suoi risultati trovano continua applicazione nell’algebra (coefficienti binomiali, determinanti, dall’analisi c. (con lo studio delle funzioni generatrici di G. Polya e delle funzioni di Möbius effettuato da G. Rota), e dalla ...
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Quattordicesima lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Il segno degli alfabeti semitici, da cui l’o deriva attraverso il greco e il latino, indica un’esplosiva laringale sonora o una spirante velare [...] parte chiarita dalle seguenti regole fondamentali di grammatica storica: a) l’ó italiano continua l’ó del tardo latino, in cui si erano venuti a confondere, scomparsa la funzione distintiva della quantità, ŭ e ō del latino classico (per es., gióva ...
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Quinta lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Trae origine dalla lettera E dell’alfabeto greco, che a sua volta risale a un prototipo fenicio usato dai Fenici propriamente con il valore di h.
In fonetica, [...] che sono chiarite dalle seguenti regole fondamentali di fonetica storica: a) la é italiana continua la é del tardo latino, in cui si erano venuti a confondere, scomparsa la funzione distintiva della quantità, ĭ ed ē del latino classico (es. pélo, lat ...
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Biologia
In auxologia, la cosiddetta legge delle a. definisce una legge di crescenza, secondo cui i grandi segmenti dell’organismo, come il tronco da una parte e gli arti dall’altra, non crescono simultaneamente [...] , e nella prospettiva della cosiddetta formazione continua o ricorrente.
Linguistica
Il comparire di un’opposizione sistematica di consonanti semplici e intense con funzione morfologica; accentuativa come nel greco παιδεῦσαι e παίδευσαι. ...
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Botanica
È detto ovario m. l’ovario quando sta in fondo alla coppa del ricettacolo fiorale, senza aderire alle pareti di questa; si ha nei fiori perigini.
Linguistica
Diatesi o forma verbale considerata, [...] sua individualità per confondersi come forme con il passivo, e come funzione con l’attivo. In tutte le lingue, anche moderne, si tra i due estremi, e la proporzione si dice continua.
Tecnica
Nelle telecomunicazioni, media frequenza, per un ricevitore ...
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Modo che nel sistema verbale di alcune lingue ha la funzione di esprimere il desiderio e la possibilità.
Nella famiglia linguistica indoeuropea l’o., in età storica, appare conservato in indoiranico, in [...] permissivo, e in slavo, in alcuni tipi di imperativo; in altre lingue invece è stato assimilato dal congiuntivo, che ne continua le funzioni. Nelle lingue indoeuropee il suffisso dell’o. era costituito da -i̯ē- e -ī- per la coniugazione atematica, e ...
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supino Forma della coniugazione verbale, uno dei modi infiniti che, in latino e nelle lingue baltoslave, ha la funzione di indicare lo scopo o l’avvio di un’azione: lat. dormitum ire «andare a dormire»; [...] oltre a questo, che è il s. attivo e che continua un tipo indoeuropeo in -tum (lat. -tum e -sum, lituano -tu, paleoslavo -tŭ), esiste in latino anche un s. passivo, formato con il suffisso -tū (o -sū) e usato in dipendenza da alcuni aggettivi: per es ...
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Traduzione
Sergio Marroni
(App. V, v, p. 533)
La traduzione letteraria
Se si sottopone a un approfondito esame l'idea, per molto tempo assai diffusa, che il tradurre consista nel 'trasporto' del significato [...] diversi generi, scuole, tendenze e così via gareggiano continuamente per la migliore posizione, competono fra loro per alle parti muovendo dall'insieme. Centrale diviene la nozione di funzione del testo nell'ambito del suo orizzonte di ricezione.
Se ...
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VENEZIE, TRE
Roberto ALMAGIA
Claudia MERLO
Giuseppe CARACI
Raffaello BATTAGLIA
Giuseppe FIOCCU
Carlo BATTISTI
Arnaldo FERRIGUTTO
Alfredo BONACCORSI
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M. T. D.
. L'espressione Tre Venezie è [...] dei terreni, specie carsici, vanno uniti il forte richiamo del mare e la funzione di transito internazionale che la Venezia Giulia ha esplicato e continua ad esplicare, data la sua peculiare posizione geografica.
Il territorio ha, nel complesso ...
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funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso di un sistema sociale, burocratico, ecc....
continuo1
contìnuo1 (ant. contìnovo) agg. [dal lat. continuus, der. di continere «tenere insieme, congiungere»]. – 1. a. Non interrotto nel tempo; che avviene o si succede senza mai cessare: movimento c.; un c. andirivieni di gente; un pianto...