PROGRAMMAZIONE NON LINEARE
Amato Herzel
(App. IV, III, p. 70)
Sia nel campo metodologico, sia in quello computazionale, si sono registrati negli ultimi tempi notevoli progressi. Ci si limiterà qui a [...] App. IV, iii, p. 70), ed è un problema convesso (cioè un problema consistente nella minimizzazione di una funzione obiettivo convessa in un insieme definito dai vincoli che è convesso), allora è possibile ottenere dalle variabili duali la soluzione ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. I problemi di Hilbert e la matematica del nuovo secolo
David E. Rowe
I problemi di Hilbert e la matematica del nuovo secolo
Problemi matematici [...] studiato da Minkowski e Hilbert, nel quale la regione è convessa e le rette all'interno di essa sono segmenti di retta dei quali era la famosa congettura di Riemann secondo cui gli zeri non banali della funzione zeta
[1] ζ(s) = 1+1/2s+1/3s+1/4s+…, ...
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singolarita
singolarità [Der. del lat. singularitas -atis, da singularis "singolare"] [LSF] Caratteristica peculiare di un ente, che presenta particolarità, eccezionalità di comportamento. ◆ [ALG] [ANM] [...] tangente alla superficie che non sia degenere; per es., nei poliedri convessi sono s. coniche i vertici del poliedro. ◆ [RGR] S. nel campo reale: II 459 b. ◆ [ANM] S. isolata: v. funzioni di variabile complessa: II 778 d. ◆ [ELT] S. non essenziale: ...
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menisco
s. m. [dal gr. μηνίσκος «lunetta», dim. di μήν μηνός «mese, luna»; l’adozione del termine nel sign. 2 è dovuta a Keplero (1611)] (pl. -chi). – 1. In geometria, la parte di piano determinata da due cerchi secanti, interna all’uno ed...
occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; è costituito...