L'Ottocento: matematica. Dalla geometria proiettiva alla geometria euclidea
Jeremy Gray
Dalla geometria proiettiva alla geometria euclidea
La geometria proiettiva
La carriera del matematico francese [...] del piano è il baricentro di un'unica terna di pesi (a meno di un multiplo comune). Möbius riuscì a dare una semplice non euclidea, teoria dei gruppi e teoria delle funzionidi una variabile complessa. Poincaré affermava correttamente, senza ...
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BATTAGLINI, Giuseppe
Nicola Virgopia
Nacque a Napoli l'11 genn. 1826. Trascorse la sua prima fanciullezza a Martina Franca (Lecce) nella casa del nonno paterno presso cui fece i primi studi. Ritornato [...] funzione delle coordinate del suo punto di applicazione".
Il B. coltivò anche con profondo interesse gli studi di geometria non euclidea e fu di conica, estendendo così l'affinità circolare di A. F. Möbius alla geometria non euclidea. Sulla geometria ...
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L'Ottocento: matematica. Immagini della matematica nell'Ottocento
Umberto Bottazzini
Immagini della matematica nell'Ottocento
Il panorama della matematica negli ultimi decenni del XIX sec. è per molti [...] si contrappone all'indirizzo 'analitico' perseguito da Ferdinand Möbius (1790-1868), il cui Barycentrische Calcul (1827) 'algebra superiore. La teoria delle funzionidi variabile complessa, la teoria delle funzioni ellittiche e abeliane, il calcolo ...
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nastro
s. m. [dal got. *nastilō «cinghia»]. – 1. a. Tessuto liscio o operato, di piccola altezza, comunem. di seta o di cotone, fabbricato con particolari telai e usato per guarnizioni, orlature, legature: un metro, un pezzo di n.; orlare,...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...