PONZIO, Flaminio
Gianluigi Lerza
PONZIO, Flaminio. – Nacque a Viggiù, presso Varese, nel 1561, primogenito di Giovanni Antonio Ponzio maestro di scuola (nato nel 1522) e di Elisabetta Buzzi (1539-1575), [...] 1987), pp. 443-446; G. Curcio, L’Ospedale di S. Giovanni in Laterano: funzione urbana di una istituzione ospedaliera. II, in Storia dell’arte, XXXV 119-127; M. Fratarcangeli, Il trasferimento a Roma degli architetti di Viggiù: Martino e Onorio Longhi, ...
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MANFREDI, Manfredo (Manfredo Emanuele)
Raffaella Catini
Nacque a Piacenza il 16 apr. 1859 da Giuseppe e da Paolina Giuditta Bertani. Il padre, avvocato e docente di diritto civile presso la locale università, [...] con Margherita Lucca, da cui avrebbe avuto l'unico figlio, Giuseppe Salvatore, futuro storico e uomo di legge, si trasferì solo con Basevi al n. 9 di via San Martino della Battaglia.
Ancora nei primi anni Novanta il M. diede mano, in collaborazione ...
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PAOLO di Bernardino di Antonio del Signoraccio
Alessandro Nesi
PAOLO di Bernardino di Antonio del Signoraccio (Fra Paolino da Pistoia). – Figlio del pittore Bernardino di Antonio del Signoraccio e di [...] soprattutto la funzione devozionale.
Una delle ultime opere eseguite da Fra Paolino a Firenze fu il Matrimonio mistico di s. il 1526 e il 1528 avvenne il definitivo trasferimentodi Fra Paolino nel convento di S. Domenico a Pistoia, dove impiantò un ...
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GOLIA, Francesco
Tommaso Manfredi
Figlio di Paolo e della seconda moglie di questo, Maria Teresa Biglioni, nacque a Roma il 12 ott. 1712 (Roma, Arch. stor. del Vicariato, S. Lorenzo in Damaso, Libri [...] 1712-20). Dopo la morte del padre i fratelli Golia si trasferirono nella parrocchia di S. Nicola in Arcione, dove abitarono in due case poste nei presenza sulle strade di Roma e del territorio e quindi l'importanza della sua funzione nel controllo ...
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GRANELLO, Nicola
Gianluca Zanelli
Figlio del pittore Nicolosio e di Margherita, nacque a Genova intorno alla metà del XVI secolo.
La data di nascita dell'artista si deduce dal fatto che nell'aprile [...] al successivo trasferimento a Madrid che la decorazione pittorica e la funzione liturgica cui era adibito lo La pittura genovese in Spagna, in La pittura in Liguria. Il Cinquecento, a cura di E. Parma, Genova 1999, pp. 147-150, 153 s., 156, 167, ...
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GATTI, Oliviero
Matteo Lafranconi
Non si conoscono gli estremi biografici di questo incisore, originario di Piacenza ma operante prevalentemente a Bologna tra l'ultimo decennio del Cinquecento e la [...] presumibile annotazione della data di battesimo di una figlia dell'artista.
Con il trasferimento a Bologna, non dovettero e permette di qualificare la produzione dell'artista soprattutto in funzione della sua attività di illustratore di frontespizi, ...
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HOSTINI (Ostini), Pietro Erasmo
Simonetta Pascucci
Nacque a Roma nel 1690 da Francesco, architetto, e da Ursula Maria Pichi, entrambi romani (Arch. del Capitolo della Basilica di S. Pietro in Vaticano, [...] lui il tramite del trasferimentodi quest'ultimo a Roma. Sempre dal 1726 l'H. iniziò a svolgere attività di "architetto del fiume Tevere 'intero isolato, e una capacità espressiva della funzione utilitaria dell'opera nel suo importante contesto urbano ...
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FERRERI, Andrea
Anna Maria Fioravanti Baraldi
Nacque a Milano il 23 febbr. 1673 da Antonio e Isabella Gnoli. Probabilmente nello stesso anno la famiglia si trasferì a Bologna, dove successivamente il [...] di S. Guglielmo delle monache francescane, opere trasferite un secolo dopo nella parrocchiale di 'Accademia del disegno di Ferrara, in Musei ferraresi, XIII-XIV (1983-84), p. 233; S. Benassi, L'Accademia Clementina. La funzione pubblica. L'ideologia ...
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FERRI, Gaetano
Amalia Pacia
Nacque a Bologna il 23 sett. 1822 da Domenico, scenografo, pittore e architetto, e da Clementina Nicoli. Adolescente, fu avviato allo studio della pittura dal padre che seguì [...] 1), il pittore, per motivi di salute, visse alcuni anni nell'isola di Hyères e successivamente si trasferì a Nizza, ove conobbe e frequentò estere con opere improntate ad una dichiarata funzione didattica e civile della pittura, rivelandosi sensibili ...
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CANTALAMESSA, Giulio
Maria Cristina Pavan Taddei
Nacque ad Ascoli Piceno il 1º apr. 1846 da Igino, notaio, della famiglia ascolana dei Cantalamessa Carboni.
La personalità del C. venne maturando nell'ambiente [...] premio. Nello stesso anno (1869) il C. si trasferì a Firenze, alla scuola di A. Ciseri: del periodo fiorentino è il ritratto a Venezia con funzione ispettiva alle RR. Gallerie dell'Accademia e al Museo archeologico e con l'incarico di riordinare i ...
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trasferimento
trasferiménto s. m. [der. di trasferire]. – L’azione e l’operazione di trasferire, il fatto di venire trasferito. In partic.: 1. Cambiamento di sede, passaggio da una ad altra sede: t. della famiglia da Roma a Milano; il t. della...
memòria s. f. [dal lat. memoria, der. di memor -ŏris «memore»]. – 1. a. In generale, la capacità, comune a molti organismi, di conservare traccia più o meno completa e duratura degli stimoli esterni sperimentati e delle relative risposte. In...