ESTE, Niccolò d'
Antonio Menniti Ippolito
Terzo di questo nome, nacque in Ferrara il 9 nov. 1383 dal marchese Alberto (V), signore di Ferrara, e da Isotta Albaresani.
Una tradizione tardocinquecentesca [...] successi, e non solo per la funzione, che il marchese esercitò, di "guardiano" ed elemento riequilibratore all' quest'ultimo ai padri conciliari di Basilea, l'E. meritò di ospitare in Ferrara l'assemblea, lì trasferita d'autorità dal pontefice il 18 ...
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ENRICO (VII), RE DI SICILIA E DI GERMANIA
WWolfgang Stürner
Nacque probabilmente nella prima metà del 1211 a Palermo o a Messina. Suo padre Federico II, allora sedicenne, dal dicembre 1208 governava [...] dei disordini e all'inizio del 1236 fece tradurre il figlio nel castello di S. Fele presso Melfi, poi nel 1240 a Nicastro (a sud di Cosenza). Durante il trasferimento nel castello di S. Marco, nel febbraio del 1242, E. probabilmente si diede la morte ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Paolo Giovio
Franco Minonzio
Storico tra i più autorevoli nell’età sua, Paolo Giovio andò incontro a un pesante e duraturo discredito a partire dalla seconda metà del Cinquecento fino alla rivalutazione [...] prevesaliana, Marcantonio della Torre (con il quale, dopo il trasferimento, o il ritorno, a Pavia, Giovio si laureò nel esplicita proposta di una forma biografica in rilievo e il taglio dell’informazione biobibliografica e storica in funzione dell’ ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Paolo Sarpi
Adriano Prosperi
L’opera di Paolo Sarpi come storico e come politico rappresentò il più alto contributo intellettuale italiano dell’età della Controriforma offerto alla riflessione europea [...] insistenza papale non furono abolite due leggi veneziane che vietavano la fondazione di monateri e chiese e altri luoghi pii senza il permesso del Senato e il trasferimentodi beni immobili a persone ecclesiastiche; e non vennero liberati dal carcere ...
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FRULLANI, Leonardo
Renato Pasta
Nacque il 13 giugno 1756 a San Giovanni alla Vena, presso Pisa, da Domenico e Rosa Batini. Appartenente a una famiglia di piccoli proprietari, ricevette i primi rudimenti [...] p. 186). L'anno seguente esercitò per qualche tempo le funzionidi vicegovernatore ed ebbe parte determinante nel ritiro della guarnigione francese, di famiglia (si veda, in particolare, la Memoria per il trasferimento del Tribunale e del Consolato di ...
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CERRUTI, Marcello
Vincenzo Clemente
Giuseppe Pirjevec
Nato a Genova il 16 luglio 1808 da Michele e da Martina Gozo, passò la sua prima giovinezza in quella città dove ebbe compagno di studi G. Mazzini. [...] lusingare il generale Urquiza, capo del governo federale, trasferì la sede della legazione da Buenos Aires, centro degli la funzione del segretario particolare, il segretario generale diveniva vero ed unico organo accentratore e supervisore di tutta ...
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MACCHI, Vincenzo
Pellegrino Gerardo Nicolosi
Nacque a Roma il 28 ott. 1866 da Giuseppe conte di Cellere e da Giulia Capranica dei marchesi del Grillo. Il 31 ott. 1888 conseguì la laurea in giurisprudenza [...] . Tra il 1897 e il 1898, il M. svolse anche funzionidi segretario particolare del ministro E. Visconti Venosta.
Sebbene il "modello della gestione di G. Prinetti, il quale fece spesso ricorso al trasferimentodi elementi dall'amministrazione ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Armando Saitta
Paolo Simoncelli
Saitta è stato uno dei maggiori esponenti del rinnovamento della storiografia italiana di questo dopoguerra. Si deve essenzialmente ai suoi studi il ripensamento del [...] Guido De Ruggiero».
Dal febbraio 1947 fu comandato presso la Scuola di storia moderna e contemporanea annessa all’omonimo Istituto storico italiano; dall’ottobre 1949 ne assunse le funzionidi segretario. A Roma entrò in contatto con don Giuseppe De ...
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CARAPELLE, Aristide
Alessandro Albertazzi
Nacque a Napoli il 18 marzo 1878 da Carlo e Ambrogia Lattuada. Laureatosi in giurisprudenza nell'università di Palermo nel 1901, l'anno dopo entrò per concorso [...] non erano esatte: non si sarebbe trattato soltanto di un mero trasferimento, degli impiegati e degli uffici dal centro alla infine, ribadendo che il separatismo irrazionale dei servizi, delle funzioni e degli uffici era il difetto che la legge doveva ...
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MANASSE
François Bougard
Figlio di Guarniero conte di Troyes e di Teutberga, nacque sul finire dell'IX secolo. Nella famiglia il nome Maginerius era stato modificato in quello, di stampo biblico, di [...] difunzioni che una vera e propria traslazione, poiché non rinunciò alla sua dignità di arcivescovo di Arles, ed è proprio contro questo cumulo di rendite che si indirizzò il biasimo di Raterio, il quale non poteva essere ostile ai trasferimenti ...
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trasferimento
trasferiménto s. m. [der. di trasferire]. – L’azione e l’operazione di trasferire, il fatto di venire trasferito. In partic.: 1. Cambiamento di sede, passaggio da una ad altra sede: t. della famiglia da Roma a Milano; il t. della...
memòria s. f. [dal lat. memoria, der. di memor -ŏris «memore»]. – 1. a. In generale, la capacità, comune a molti organismi, di conservare traccia più o meno completa e duratura degli stimoli esterni sperimentati e delle relative risposte. In...