Mutamento socioculturale
Piotr Sztompka
Introduzione
L'approccio classico al mutamento sociale
La sociologia è nata come studio del mutamento sociale e culturale. I fondatori della sociologia - Auguste [...] le molecole, i pianeti, le galassie. Una nozione tanto generalizzata può essere applicata alla società umana a vari livelli di caso il rapporto tra costi e benefici, tra funzioni e disfunzioni?
Tipologia dei processi sociali
Per orientarci nella ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Spazio, organizzazione sociale dello
Arnaldo Bagnasco
Premessa
Il rapporto con lo spazio e il tempo sono costitutivi del modo di essere della società. Gli uomini costruiscono case, fabbriche e templi, [...] (v. Giddens, 1984). La più elementare e generalizzata forma di regionalizzazione deriva dal fatto che, per Mela, 1996, p.158). In certa misura, per alcune funzioni la localizzazione è diventata indifferente e i mezzi di comunicazione consentono reti ...
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Tradizione
Alessandro Cavalli
Origine e storia del concetto
La parola tradizione deriva dal latino traditio. Nel diritto successorio romano, traditio indica la trasmissione di un bene, mobile o immobile, [...] posizioni di dominio e di prestigio; consenso generalizzato su un corpo di credenze tramandato; centralità o le lotte per l'indipendenza da qualche dominio straniero.
La funzione di rafforzamento e di custodia dell'identità nazionale è spesso assolta ...
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Eguaglianza
Lorenzo Ornaghi
di Lorenzo Ornaghi
Eguaglianza
sommario: 1. L'idea di eguaglianza e la sua eredità storica. 2. Equità, pluralismo e giustizia sociale nelle analisi contemporanee. 3. L'ineguaglianza [...] quella per cui Rawls si trovò a richiamare l'ambigua funzione del "velo di ignoranza", anche Dworkin muove dal presupposto può - e deve - corrispondere una disponibilità altrettanto generalizzata a farsi carico degli oneri imposti da un maggior ...
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Strutturalismo
Francesco Remotti
Struttura e strutturalismo
Una distinzione pare opportuna allorché si voglia determinare l'incidenza dello strutturalismo nelle scienze sociali: un conto è infatti stabilire [...] distanze da Radcliffe-Brown: "Non è la comparazione a fondare la generalizzazione, ma il contrario" (v. Lévi-Strauss, 1958; tr. society, Glencoe, Ill., 1952 (tr. it.: Struttura e funzione nella società primitiva, Milano 1968).
Remotti, F., Lévi- ...
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Festa
Paolo Apolito
Introduzione
Il tema della festa è stato considerato nelle sue dimensioni religiose e politiche già prima di diventare oggetto di indagine delle scienze sociali, e anche quando lo [...] scienze sociali. L'esempio più macroscopico è la confusione piuttosto generalizzata che si fa tra festa e rito. Molti discorsi universi simbolici.In casi come questo viene meno quella funzione della festa che soprattutto negli ultimi anni è stata ...
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TOMBA (τάϕος, τύμβος; sepulcrum, locus sepulturae)
G. A. Mansuelli
generalità. - La t., di cui il monumento funerario costituisce l'interpretazione architettonica (v. monumento funerario), è ancestralmente [...] personalità del defunto, non per i viventi, ma in funzione del defunto medesimo: le scene figurate assumono pertanto un corredo mantiene la specificazione dell'individuo, tende anzi a generalizzarla, a costituirne un fatto comune e inderogabile, come ...
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istituzioni
Margherita Zizi
Enti che si occupano di interessi generali
Il termine istituzione viene usato in una molteplicità di accezioni diverse. Spesso nel linguaggio comune indica gli apparati preposti [...] allo svolgimento di funzioni e di compiti di interesse pubblico, come per esempio l'istruzione, la sanità, la difesa: parliamo allora di istituzioni scolastiche, sanitarie, militari. Nell'accezione più ampia e generalizzata adottata in sociologia e ...
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preposizione
prepoṡizióne s. f. [dal lat. praepositio -onis (der. di praeponĕre «preporre», part. pass. praeposĭtus), che traduce il gr. πρόϑεσις]. – 1. Il fatto di preporre, di essere preposto a un compito, a un incarico, a una funzione;...
crisi
criṡi (ant. criṡe) s. f. [dal lat. crisis, gr. κρίσις «scelta, decisione, fase decisiva di una malattia», der. di κρίνω «distinguere, giudicare»]. – 1. Nel linguaggio medico: a. Repentina modificazione, in senso favorevole, o anche sfavorevole,...