Filosofo (Wrington, Somersetshire, 1632 - Oates, Essex, 1704), uno dei promotori dell'Illuminismo inglese ed europeo, il primo teorico del regime politico liberale, l'iniziatore dell'indirizzo critico [...] analizzate e definite: tale è il caso della matematica e dei problemi morali. La scienza naturale fondata in quello religioso, l'ideale educativo che ha di mira la funzione sociale dell'uomo e i compiti che lo attendono nella vita associata ...
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Logico e filosofo del linguaggio (Vienna 1889 - Cambridge, Inghilterra, 1951). Interruppe gli studî d'ingegneria iniziati all'univ. di Manchester, per dedicarsi alla matematica e ai suoi fondamenti logici; [...] invece le proposizioni della logica formale e della matematica pura, non avendo significato empirico, sarebbero pure tradizionali problemi metafisici, e in questo senso acquista una funzione terapeutica. Importanti, da questo punto di vista, le ...
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Critico, scrittore e filosofo tedesco (Hannover 1772 - Dresda 1829), figlio di Johann Adolf; studiò diritto a Gottinga e poi a Lipsia, ma i suoi interessi si rivolsero soprattutto alla letteratura e alla [...] come la mancanza di una mitologia che potesse svolgere una funzione analoga a quella della mitologia greca, su cui la nelle strettoie del finito e dei procedimenti dimostrativi proprî della matematica, o, peggio, irrigidirsi in un "sistema", dovendo ...
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Chimico e filosofo russo naturalizzato tedesco (Riga 1853 - Grossbothen, Lipsia, 1932). Premio Nobel per la chimica nel 1909, O. fu un eminente cultore di chimica generale e di chimica fisica e contribuì [...] (falso) del materialismo. Propose anche una classificazione delle scienze, con il concetto di funzione al centro delle scienze formali (logica e matematica), e quello di energia dominante nelle scienze fisiche e in quelle biologiche (dove era ...
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Filosofo e matematico tedesco (Wismar 1848 - Bad Kleinen, Meclemburgo, 1925); insegnò lungamente a Jena; erano gli anni in cui scienziati illustri come K. Weierstrass, J. W. R. Dedekind, G. Cantor davano [...] filosofico sia da quello tecnico, nel quadro storico della logica matematica. Il valore della sua opera, pressoché ignorata in vita, , espressa, sul piano logico-linguistico, da una funzione proposizionale, cioè un'espressione con una variabile non ...
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Matematico e filosofo polacco (Wolsztyn, Poznań, 1778 - Neuilly 1853). Autore di importanti studi sulle funzioni, giunse alla soluzione dei sistemi di equazioni differenziali lineari. Dette vita al movimento [...] Suvorov. Soggiornò poi in Germania e in Francia, dedicandosi alla matematica e al movimento "messianico" da lui creato.
Pensiero
Nelle polemiche dell'applicabilità della serie di B. Taylor a qualunque funzione, e con P.-S. de Laplace (Critique de ...
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Matematico (Osterfeld, Münster, 1815 - Berlino 1897). Prof. all'univ. di Berlino, membro dell'Accademia di Berlino, fu celebrato dai matematici contemporanei come il più grande analista vivente. Portano [...] un ampio carteggio, che talvolta esulò da questioni matematiche. W. apportò notevoli e geniali contributi a varie teorie: funzioni trascendenti intere, funzioni ellittiche, funzioni abeliane, calcolo delle variazioni, ecc.; presentò un interessante ...
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Ciò che rimane di un tutto, cui è stata tolta oppure è venuta meno una parte. matematica Nell’aritmetica elementare, il r. della divisione di un numero a per un numero b (a, b, interi positivi) è il numero [...] pensieri del sogno o sotto forma di desideri non realizzati della veglia o come elementi, apparentemente insignificanti, in funzione della loro associazione con il desiderio del sogno (in questo caso sono stati sottoposti al meccanismo di spostamento ...
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Matematico italiano (n. Caltagirone, Catania, 1947). Dopo essersi laureato in Matematica presso l’Università di Pisa (1969), è stato prima assistente nella stessa (1971-76) quindi docente di Analisi Matematica [...] ha dato alle stampe svariati saggi divulgativi e ha ampliato il raggio delle sue ricerche fino a occuparsi di filosofia e storia delle idee e della funzione culturale della matematica (come si evince dal suo La forma delle cose, pubblicato nel 2010). ...
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Filosofo (Tetenbüll, Holstein, 1736 - Copenaghen 1807). Professore di filosofia all'univ. di Kiel dal 1776, nel 1798 si trasferì a Copenaghen, dove occupò alte cariche amministrative. La sua opera principale, [...] polemizza anche contro ogni tendenza a fondare la filosofia e la metafisica esclusivamente sulla matematica e sui suoi metodi, e sottolinea la funzione svolta dall'intelletto nella stessa attività percettiva, come poi farà Kant. Altre opere: Gedanken ...
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funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso di un sistema sociale, burocratico, ecc....
matematica
matemàtica (ant. e raro mattemàtica) s. f. [dal lat. mathematĭca (sottint. ars), gr. μαϑηματική (sottint. τέχνη); v. matematico]. – 1. a. Originariamente, la scienza razionale dei numeri (aritmetica, intesa come scienza della quantità...