Ramo delle biologia che si occupa del materiale ereditario, cioè della sua struttura, del suo modo di funzionare, delle modalità della sua trasmissione, sia da una cellula alle sue discendenti (se si tratta [...] biochimica abbia fatto da ponte tra la g. formale e la g. molecolare.
La g. molecolare
Ha portato alla conoscenza della natura chimica e del modo di funzionare dei geni, o meglio del DNA nel suo complesso. In una prima fase, detta proteica (iniziata ...
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Biologia e medicina
Gruppo di organismi di natura non cellulare e di dimensioni submicroscopiche costituiti da un acido nucleico rivestito da un involucro proteico (capside) incapaci di una sintesi proteica [...] morfologicamente apprezzabili. Il v. della rabbia, per es., quando si moltiplica nei neuroni, ne altera le funzioni recettoriali portando al quadro clinico drammatico che caratterizza la malattia.
Le conseguenze dell’azione diretta dei v. dipendono ...
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Macromolecole costituite da una, o più, lunghe catene polipeptidiche (dette anche protidi). Le p. costituiscono la classe di molecole organiche più abbondanti in tutti gli organismi viventi; si trovano [...] una catena polipeptidica da molecole di RNAt che hanno la funzione di molecole adattatrici. Le molecole di RNAt sono corte ansa costituita da 7 o 8 basi. Al centro dell’ansa, portata dallo stelo centrale, vi sono 3 basi, che costituiscono l’anticodone ...
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di Rita Levi-Montalcini (da Enciclopedia della Scienza e della Tecnica, vol. II, 2007, pp. 177-188)
Non è azzardato affermare che la scoperta del Nerve growth factor (NGF), presto seguita dall'identificazione [...] di quelle del sistema nervoso centrale, implicate nelle funzioni cognitive (elaborazione di pensiero, memoria, creatività e, nel complesso, delle funzioni psicoemotive). La scoperta del NGF ha portato alla luce l'esistenza di un'intera classe di ...
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In biologia animale e vegetale, organismo in via di sviluppo, derivato dall’uovo fecondato, dopo che dalla condizione unicellulare è passato a quella pluricellulare.
In particolare, nell’uomo è detto e. [...] questa ipotesi. Un’altra è che alcuni tratti del DNA siano funzionanti in certe cellule e altri in altre cellule e in realtà si deve autocostruire e crescere sulla base di un piano-programma che porta in sé. L’e., quindi, fin dalla fusione dei gameti, ...
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radicale lìbero Atomo o aggruppamento di atomi originato dalla rottura di una molecola in corrispondenza di un legame di valenza formato da una coppia di elettroni, uno solo dei quali resta su ognuno dei [...] eccitato di singoletto, che può subire molte evoluzioni, di cui alcune portano alla formazione di radicali liberi, come negli esempi che seguono:
[3 del gene della SOD 1, che alterano la funzione dell’enzima diminuendola o affiancandola a una nuova ...
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Liquido organico, opaco, viscoso, di colore rosso che, sotto l’impulso dell’attività cardiaca, circola nell’apparato cardiovascolare (cuore, arterie, capillari, vene), distribuendosi in tutti i distretti [...] protezione del dio. La grande potenza del s. si manifesta anche nei riti in cui esso assume funzioni apotropaiche (per es., si unge la porta con s. per tener lontani dalla casa gli influssi demoniaci), purificatrici, espiatorie. Ugualmente, solo il s ...
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Disciplina biologica di sintesi che integra campi diversi della biologia come biochimica, biologia molecolare, fisiologia, biologia cellulare, genetica, anatomia, ricerca sul cancro, neurobiologia, immunologia, [...] nello sviluppo della testa in entrambi gli organismi. Le funzioni di questi geni sono così conservate che i geni Otx assunto la facies tipica di vertebre toraciche e come queste portano coste. In concomitanza con questa variazione, l’espressione dei ...
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Biologia
Il processo o l’insieme dei processi mediante i quali gli esseri viventi perpetuano la propria specie, producendo nuovi individui che ripetono ciclicamente le medesime fasi di sviluppo fino al [...] fa sì che ogni cellula della nuova generazione aploide porti un nuovo assortimento di geni, derivanti in parte un complesso di ghiandole e organi vari che contribuiscono alla funzione riproduttiva e vengono indicati come organi sessuali accessori.
Ma ...
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porta1
pòrta1 s. f. [lat. pŏrta, affine a pŏrtus -us «porto3»] (pl. -e; pop. ant. le pòrti). – 1. a. Vano aperto in un muro o altra struttura per crearvi un passaggio costituito da un elemento orizzontale (soglia) posto a livello del pavimento,...
portiere
portière s. m. [dal fr. portier, che a sua volta è dal lat. mediev. portarius]. – 1. a. In genere, chi ha la custodia di una porta (di un edificio, di una città, ecc.). Nell’uso ant., denominazione anche del gabelliere che riscuoteva...