CASTELLANI, Castellano
Claudio Mutini
Figlio di Pierozzo e di Ginevra di Pancrazio d'Empoli, nacque a Firenze nel 1461. La famiglia apparteneva a un ramo collaterale - ed economicamente debole - dei [...] che lo legarono con Giovanni de' Medici. La funzione di sostegno che il giovane canonista assolve in questo aveva esitato a risarcire la sostanza del sacrificio con gli smaglianti segni della visione profetica ("Ebro di caritate così 'l vide Esaia: ...
Leggi Tutto
GIULIOTTI, Domenico
Giuseppe Izzi
Nacque a Luciana, frazione di San Casciano Val di Pesa, presso Firenze, il 18 febbr. 1877 da Giuseppa Aretini e da Francesco, fattore presso la tenuta di Verrazzano, [...] cui si può dire che La Torre togliesse il segno immanente per sostituirlo con uno trascendente. Così, in cui avrebbe voluto dedicare un libro e il valore della cui funzione sacerdotale gli sembrava non compreso e non vissuto proprio da troppi preti ...
Leggi Tutto
Poeti Minori del Trecento – Introduzione
Natalino Sapegno
II Trecento è caratterizzato, a paragone del secolo precedente (in cui acquista un rilievo predominante l'esperienza della lirica d'amore, dai [...] supremo di una civiltà viene così a coincidere con i primi segni della decadenza, in un'atmosfera di decoro e di raffinatezza e dall'interna corruzione, ha smarrito il senso della sua funzione: in alto, prelati lussuriosi e simoniaci; in basso, preti ...
Leggi Tutto
PARADISI, Agostino
Alessandra Dattero
– Nacque il 26 aprile 1736 a Vignola, nei pressi di Modena, da Gianmaria, governatore della città, originario di Città di Castello, e da Teresa Gastaldi. Fu battezzato [...] si fondava su un piacere tutto razionale, con cui egli segnò la via per un’evoluzione del gusto estense verso il Essi potevano collaborare a realizzarla esercitando una essenziale funzione di critica e di stimolo, per esempio attraverso ...
Leggi Tutto
Formalismo
Pietro Montani
Con il termine formalismo ci si riferisce a un insieme di innovative ricerche sulla letteratura e la poesia elaborate in Unione Sovietica nel corso degli anni Venti del Novecento [...] come non sfugge, d'altra parte, lo spettatore dei film più segnati (in modo diretto o indiretto) dall'influenza del f. quali Ejchenbaum scriveva nel 1927), "ma questo non annulla la funzione della parola, la pone semplicemente su un altro piano", ...
Leggi Tutto
Storia letteraria del Trecento - Introduzione
Natalino Sapegno
Lo storico della letteratura che, dallo studio e dalla descrizione dei documenti della civiltà letteraria del secolo XIII, passa a quelli [...] di valutarne primamente l'importanza e la vastità e di segnare le grandi linee del processo in corso, fino ad uscirne nostri ordini politici e, in ultima istanza, della nostra stessa funzione culturale.
Intanto è tipico del secolo l'intrecciarsi e il ...
Leggi Tutto
L’esegesi di Eusebio e la figura di Costantino
Manlio Simonetti
L’interpretazione eusebiana della Scrittura ha rappresentato uno snodo importante nella storia dell’esegesi patristica, in quanto ha valorizzato [...] nel Vangelo di Matteo, a interpretare la Scrittura giudaica in funzione di avallo di Cristo e del suo messaggio, si era per conoscere il vero Dio, Eusebio parla di un segno evidentissimo indicatore del tempo in cui questa profezia si sarebbe ...
Leggi Tutto
LAZZARELLI, Ludovico
Guido Arbizzoni
Nacque a San Severino Marche il 4 febbr. 1447 da Alessandro, medico, e da Lorenza Tosti, di nobile famiglia di Campli. La tradizionale data di nascita (1450) è stata [...] et simulachra deorum", per restituirle alla loro funzione astrologica e sapienziale di rivelare il vero "obliquis alcuni esorcismi, vaticini e guarigioni, ma sempre attraverso il segno della Croce e la mediazione dell'assistenza divina.
Bertolini ha ...
Leggi Tutto
MITO
Cosimo Damiano Fonseca
È ben chiaro, se non addirittura ovvio, che disquisendo del 'mito di Federico II', si intende riferirsi a quello che gli epistemologi classificano come 'mito storico', nel [...] convincimento di essere il riformatore della Chiesa e l'alta funzione che egli attribuiva alla dignità dell'Impero di cui si Gli oracoli sibillini, in Federico II e l'Italia. Percorsi, luoghi, segni e strumenti, Roma 1995, pp. 175-178.
N.R. Vlora-G ...
Leggi Tutto
MANZINI, Giovanni Battista
Luigi Matt
Nacque a Bologna il 22 ag. 1599, da Geronimo e da Camilla Vitali.
La prima notizia certa - tra le poche rimaste - sulla sua vita riguarda la nomina a cavaliere [...] . vergine Colomba, la sennonense, Bologna 1644), in segno di riconoscenza gli fu attribuita la cittadinanza di Rimini; sia d'esempio per tutti: è questa l'unica possibile funzione positiva concessa al savio. Ragioni d'opportunità, peraltro, inducevano ...
Leggi Tutto
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
sìmbolo s. m. [dal lat. symbŏlus e symbŏlum, gr. σύμβολον «accostamento», «segno di riconoscimento», «simbolo», der. di συμβάλλω «mettere insieme, far coincidere» (comp. di σύν «insieme» e βάλλω «gettare»)]. – 1. Nell’uso degli antichi Greci,...