Wien Wilhelm
Wien 〈vìin〉 Wilhelm [STF] (Gaffken, Prussia, 1864 - Monaco di Baviera 1928) Prof. nel politecnico di Aquisgrana (1896), poi nelle univ. di Geissen (1899), Würzburg (1900) e Monaco (1920); [...] un plasma aumenta, come se il moto non fosse ostacolato dagli ioni di segno opposto. ◆ [EMG] [FAT] Esperimento di W.: atomi che si muovono è uν=ν3 f(ν/T), ove f è un'opportuna funzione: v. corpo nero. Questa legge è conseguenza delle leggi dell' ...
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variazione
variazióne [Der. del lat. variatio -onis, dal part. pass. variatus di variare "variare", che è da varius "vario"] [MCC] V. asincrona: v. variazionali, principi: VI 457 c. ◆ [ASF] V. della [...] segno nel passaggio da un coefficiente al successivo; vale per esse la regola di Cartesio: → Cartesio. ◆ [ANM] V. di una funzione terrestre: III 543 b. ◆ [ANM] V. totale: (a) di una funzione: v. misura e integrazione: IV 4 b; (b) di una misura: v ...
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Heaviside Oliver
Heaviside 〈hèvisaid〉 Oliver [STF] (Londra 1850 - Torquay, Devonshire, 1925) Membro della Royal Society (1891). ◆ [STF] [ANM] Calcolo operazionale simbolico di H.: ebbe origine come una [...] corrente magnetica (la derivata temporale, cambiata di segno, dell'induzione magnetica) attraverso una qualunque superficie non ha avuto peraltro alcun seguito significativo. ◆ [ANM] Funzione di H.: la funzione a gradino unitaria y(x)=1 per x>0, ...
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positivo
positivo [Der. del lat. positivus "che viene posto", der. del part. pass. positus di ponere "porre"] [LSF] (a) Che è posto come dato sul piano della realtà, che deriva dall'esperienza: per es., [...] estremità nord dei magneti. ◆ [ALG] Misura p.: una funzione a valori nell'intervallo [0, +∞]: v. misura e integrazione numero reale maggiore di zero, contraddistinto, ove occorra, con il segno +. ◆ [EMG] Polo p.: il morsetto a potenziale maggiore ...
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omogeneita
omogeneità [Der. del lat. homogeneitas -atis, da homogeneus (→ omogeneo)] [LSF] La condizione di ciò che è omogeneo, sia rispetto ad altri enti, sia rispetto alle sue parti, in quanto vi sia [...] dimensionale. ◆ [ANM] Grado di o. di una funzione: → omogeneo: Funzione omogenea. ◆ [MTR] Principio di o. dimensionale: una essa potrebbe sussistere anche in presenza di coefficienti numerici gravemente errati (tra essi comprendendo errori di segno). ...
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teorema di Fritz John
Angelo Guerraggio
Condizione necessaria che estende alla programmazione non lineare la classica condizione dei moltiplicatori di Lagrange (nota quando tutti i vincoli erano invece [...] alla precedente forma con un semplice cambiamento di segno; considereremo allora, come caso particolare, anche anche solo locale del problema di programmazione non lineare e le funzioni f e gi risultano differenziabili in x0, allora esiste un vettore ...
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virgola
vìrgola [Der. del lat. virgula "verghetta", dim. di virga "verga"] [ALG] Nell'aritmetica, il segno per separare la parte intera dalla parte decimale di un numero; nei paesi di lingua ingl. tale [...] funzione è svolta dal punto, la v. servendo a separare a gruppi di tre le cifre della parte intera, esattamente il contrario dell'uso europeo continentale; attualmente, nell'ambito scientifico e tecnico, spec. per influsso dell'uso dei calcolatori ...
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alternante
alternante [agg. Part. pres. di alternare, "che alterna o si alterna", der. del lat. alternare, da alternus "alterno"] [ALG] Applicazione a.: applicazione del prodotto cartesiano V╳V...╳V [...] di V) sono sottoposte a una permutazione pari e invece cambi segno se la permutazione è dispari; tipico esempio di applicazione a. è il prodotto vettoriale. ◆ [ALG] [ANM] Funzione a.: funzione di n variabili x₁, x₂,...,xn che rimane inalterata o muta ...
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improprio
impròprio [Comp. di in- neg. e proprio] [ALG] [ANM] Di ente definito in modo non proprio e cioè diverso da quello corretto o abituale. ◆ [ALG] Disuguaglianza i.: quella nella quale vale anche [...] il segno di uguale, cioè che è espressa dai simb. ≥ (maggiore o uguale di) o ≤ (minore o uguale di). ◆ [ALG] Frazione i.: definito, calcolato attraverso appropriati passaggi al limite, di una funzione non limitata; (b) l'integrale esteso a un insieme ...
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permanenza
permanènza [Der. di permanente "atto ed effetto del permanere"] [ALG] In una successione di numeri relativi, in partic. in un'equazione algebrica ordinata, il susseguirsi di due termini aventi [...] delle radici negative, mentre il numero delle variazioni del segno nella detta successione dà, oppure supera di un numero pari, quello delle radici positive. ◆ [ANM] Teorema della p. del segno: una funzione continua f(x) per la quale, in un punto ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
sìmbolo s. m. [dal lat. symbŏlus e symbŏlum, gr. σύμβολον «accostamento», «segno di riconoscimento», «simbolo», der. di συμβάλλω «mettere insieme, far coincidere» (comp. di σύν «insieme» e βάλλω «gettare»)]. – 1. Nell’uso degli antichi Greci,...