Teorie del cinema
Francesco Casetti
Fin dalla sua prima apparizione, tra il marzo e il dicembre del 1895, il cinematografo sollecitò numerosi interventi. Vi furono presentazioni della nuova invenzione, [...] la strada può essere quella di un privilegio accordato ai motivi visivi, fatti di luce, di forme e di ritmi; ma l reale.
Balázs e Benjamin. Una riflessione ben più densa sulla funzione sociale del cinema fu quella condotta dall'ungherese Béla Balázs, ...
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Estetica del cinema
Emilio Garroni
L'espressione estetica del cinema (come ogni altra espressione che leghi la parola estetica a un'arte particolare: estetica della pittura, della musica, e così via) [...] il medesimo, e della stessa natura sono i modi (figurativi o visivi), generalmente intesi, attraverso i quali si coagula in 'forma' uno una condizione di possibilità per l'esistenza e il funzionamento di altre semiotiche umane (che si tratti di ' ...
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Architettura
Alessandro Cappabianca
Il rapporto tra architettura e cinema
Spazialità del cinema e spazio dell'architettura
Il rapporto tra a. e cinema, ricco di implicazioni, scambi e sfumature, non [...] scelta o all'invenzione degli ambienti più adatti a funzionare da sfondo o da contenitore per il movimento dei affascinato dalla figura di Wright, sceglie comunque uno stile visivo volutamente disadorno, netto e nitido che richiama le teorie ...
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Corre una singolare fatalità fra l'invenzione dei fratelli Lumière e l'alba del cosiddetto secolo breve. Il cinema ha forse inventato il Novecento: o è stato il Novecento a inventare il cinema? In modo [...] hanno impiegato millenni, il cinema qualche decennio.
L'immagine visiva dunque fu anzitutto cifrata in bianco e nero: ciò oggetti e volti, ritrovandoli nella loro possibile verità e funzione drammatico-espressiva attraverso il gioco delle luci e delle ...
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Colonna sonora
Ermanno Comuzio
Si può ragionevolmente parlare di c. s. (o traccia, o banda sonora: in inglese sound track o soundtrack, termini diventati d'uso internazionale; in francese band son, [...] vengono riprese mute (o con un sonoro in funzione di guida provvisoria) e sonorizzate successivamente. Si tratterà son au cinéma, Paris 1985.
I. Franchi, Una sonorità polifonica per partitura visiva, in "Cinema nuovo", 1985, 293, pp. 33-35.
C. Cano ...
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Gran Bretagna
Francesca Vatteroni
Cinematografia
In contrasto dialettico tra ipotesi di realismo e invenzione fantastica, il cinema britannico ha coltivato, accanto a una produzione con profonde esigenze [...] sostenere il confronto, sul piano dell'immaginazione visiva come su quello del richiamo divistico, con a numerose analoghe trasposizioni, curandone la messa in scena in funzione antiaccademica. Dal teatro viene anche Mike Leigh che, dopo una ...
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Pittura
Antonio Costa
Il rapporto tra pittura e cinema
Il pittorico e il filmico
Das Cabinet des Dr. Caligari (1920; Dott. Calligari, noto anche come Il gabinetto del dottor Caligari) di Robert Wiene [...] basi tecniche e linguistiche proprie dei due mezzi. Egli parte dal dispositivo visivo del celebre quadro di D. Velázquez Las meninas (1656) per evidenziare la funzione di sospensione di senso, di enigma, di domanda senza risposta assunta dalla ...
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Inquadratura
Serafino Murri
Per i. s'intende la porzione di spazio inclusa nel quadro visivo bidimensionale, entro la cornice rettangolare che delimita l'immagine proiettata del film, e ancora, sul [...] fuori campo. Essendo l'i. circoscritta sul versante spaziale dalla cornice del quadro visivo, e su quello temporale dagli stacchi o tagli di montaggio, essa funziona inoltre come segmento minimo significativo del 'discorso' filmico, che dà luogo a ...
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Filosofia
Redazione
Il rapporto tra filosofia e cinema
Filosofia del cinema, da una parte, ed estetica cinematografica, dall'altra, benché strettamente connesse e talora sovrapposte al punto che spesso [...] nuove soluzioni a partire dall'inedita esperienza visiva e percettiva che il cinema sembra aver reso gli dei, e infatti l'arte religiosa concepisce le sue opere in funzione di uno sguardo ex alto, come dimostra la loro collocazione, spesso in ...
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Musica
Sergio Miceli
Il rapporto tra musica e cinema
Il cinema è stato sempre in qualche misura 'sonoro', malgrado la diffusione dell'espressione 'cinema muto', che andrebbe propriamente riferita all'assenza [...] mentre nella scansione di una duplice temporalità, quella visiva e quella sonora, ha reso plausibile ‒ non tra i più attenti, per es. distinguendo tra funzione ritmica e funzione espressiva ‒ nozioni che equivalgono ai concetti odierni di ...
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visir
viṡìr (ant. viṡirre) s. m. [dal pahlavi v(i)čir, pers. vezir]. – Titolo di una sorta di gran cancelliere dell’Impero ottomano con funzioni di alter ego del sovrano, introdotto dai califfi abbasidi (750-1258), e rimesso in vigore dal...
memòria s. f. [dal lat. memoria, der. di memor -ŏris «memore»]. – 1. a. In generale, la capacità, comune a molti organismi, di conservare traccia più o meno completa e duratura degli stimoli esterni sperimentati e delle relative risposte. In...